"uh, eccoti Cait! Che ne pensi?" chiese emily, guardando la diretta interessata. Il vestito le stava benissimo, era stupenda. "Wow, sei bellissima! Devi assolutamente prendertelo." Rispose Caitlyn, meravigliata. Non aveva dato quella risposta così tanto per, lo pensava davvero: le stava da dio.
"tu dici? non sembro...come dire, grossa?" chiese la bionda, guardandosi allo specchio e girandosi nelle diverse angolazioni, per vedere meglio come le stesse l'abito. "Assolutamente no! non dire scemenze! Sei stupenda!" rispose prontamente Cait, sorridendole ampiamente. "mh, va bene...allora lo prenderò!" disse Emily, ricambiando il sorriso. Entrambe dopo essersi cambiate si diressero alla cassa, pagando rispettivamente gli abiti scelti e abbandonando il negozio. "Bene, abbiamo i vestiti, ma penso ci manchi qualcosa...certo! le scarpe! Vieni con me!" disse ancora Emily, tirandola a sé per il polso. Entrarono nel negozio apposito per tale necessità, Caitlyn stava andando nel panico: non sapeva per niente al mondo portare i tacchi. "Emily, a me vanno bene le scarpe che ho." le disse timidamente, guardandosi intorno. "oh andiamo, non puoi andare ad una festa senza dei tacchi! io con quelle cose non ti faccio entrare in casa domani, e non scherzo." disse seria, indicando le scarpe della ragazza castana, che la guardò sorridendo leggermente, annuendo più che all'affermazione dell'amica a sé stessa, per autoconvincersi che quella non fosse una cattiva idea. "va bene, mi affiderò completamente a te. Ma sappi che al massimo mi prenderò un nuovo paio di scarpe sportive." Emily a quella risposta alzò gli occhi al cielo, ma decise di non arrendersi: "iniziamo a vedere un po' in giro quello che potrebbe ispirarci e poi vediamo che fine facciamo." Continuò poi la bionda, guardandosi insieme alla castana intorno. Caitlyn non aveva mai indossato un paio di scarpe col tacco, e di certo non ci teneva a fare una grandissima brutta figura alla festa della sua nuova amica, la sua prima vera festa. "emily, non ci tengo a prendere una storta e voglio stare comoda, mi farò bastare le mie sneakers." disse la ragazza castana, cercando di non risultare troppo scorbutica o antipatica. "però ti aiuterò volentieri nella scelta delle scarpe." sopraggiunse poi, prendendola a braccetto. Emily, contenta, annui, arrendendosi alla volontà dell'amica.Dopo diverso tempo, trovarono il paio di scarpe giuste e chiamarono Jacob, per poter tornare a casa.
Ormai stavano aspettando da diverso tempo il ragazzo, e di lui non c'era ancora traccia. "ma dove diavolo sarà finito quell'idiota? gli avevo detto esplicitamente di essere in orario, lo sa che odio i ritardi!" sbuffò Emily, sedendosi sulla panchina posta fuori alla sede del centro commerciale.
"non ti preoccupare, credo che tra un po' arriverà." le disse sorridendo cait,sedendole accanto. "pensa che dopo abbiamo una festa! sperando che venga gente..." continuò, guardandosi intorno. "Le persone sicuramente ci saranno, mio fratello conosce mezzo mondo. Appena vedono Jacob, lui con uno schiocco delle dita li tiene tutti sotto il suo controllo. Tranne te, tu invece no. E ringrazio il cielo, almeno tu ti sei salvata dal suo fascino!"
Caitlyn rise a quell'affermazione della bionda, molto divertita. "beh, mi sa che con te non ha funzionato, per il momento." disse poi una voce maschile, che entrambe riconobbero: Jacob.
"oh, eccoti qua finalmente! non ne potevo più di aspettare." esclamò Emily, entrando subito nella macchina. Caitlyn la seguì a ruota, sedendosi dietro insieme all'amica.
"ho fatto pochi minuti di ritardo, non rompere dai!" rispose il fratellastro, alzando gli occhi al cielo e facendo partire la macchina.il tragitto per giungere a casa di Emily non durò molto. Quando scesero, Cait prese alcune buste per aiutare l'amica, ma una presa ferrea si imbatté sul proprio polso, facendole cadere tutto per terra. "lascia fare a me, entrate a casa." pronunciò Jacob, Cait lo guardò di soppiatto, annuendo. Fece come le aveva detto il ragazzo, e la stretta di lui scomparve.
"vieni Cait! iniziamo a prepararci, sarà un lungo pomeriggio!" disse Emily, allungando di molto la "u" di "lunga", e ciò fece comparire un sorriso sul volto della ragazza castana, che scosse il capo di rimando, divertita.
Cambiò la rotta del suo sguardo verso Jacob, che ormai era dietro di lei. La sua possente figura era a pochi passi da lei, e avrebbe potuto giurare di sentire il suo respiro caldo e i battiti del suo cuore. Dopo pochi secondi anche lui la guardò dritto negli occhi, facendole poi un'occhiolino che, come aveva preveduto, provocò una forte sensazione di imbarazzo in lei. A quel punto cait, distolse il suo sguardo da lui, decidendo di voler dedicarsi completamente all'amica.sarebbe stata una "luuuunga" serata.
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a bet on us -Andrew garfield
Roman d'amourÈ nato tutto da un gioco di sguardi, che ha portato ad una scommessa...ma come finirà? "è solo una perdita di tempo, non succederà mai" lui mi sussurrò, avvicinandosi al mio orecchio: "questo lo dici tu"