“Sto camminando veloce per andarmene. Le lacrime scorrono imperterrite lungo il mio viso, ma poco importa, tanto si confondono perfettamente con la pioggia che scende senza tregua dal cielo grigio.
‘Aspetta!’ sento urlare. Continuo a correre. I passi dietro di me sono sempre più forti.
‘Ti prego ti posso spiegare!’ A queste parole un senso di rabbia pervade il mio corpo. Mi fermo, e con straziante lentezza mi giro verso di lui: i suoi occhi intrisi di senso di colpa, sono coperti dai capelli gocciolanti, le guance sono rosee e il respiro affannato per la corsa.
‘Spiegare!’ una risata esce dalle mie labbra ‘Mi hai presa in giro, hai giocato con i miei sentimenti solo per arrivare al tuo obiettivo. Cosa ci sarebbe da spiegare esattamente?’ dico cercando di trattenere le lacrime.
‘Hai ragione, come potrei darti torto? Sono solo uno stronzo opportunista.’ prova ad avvicinarsi a me e quasi inconsciamente indietreggio ‘Ma la verità è che’ ”.
“Leila ma mi senti?” una voce nelle mie orecchie mi riporta alla realtà e mi costringe ad alzare gli occhi dal libro poggiato sulle mie gambe.
“Meg non puoi interrompermi ora! James stava per confessare i suoi sentimenti a Diana!” urlo senza ritegno.
“Sempre la solita” dice Megan portandosi una mano alla fronte “Sono quasi le sette, lo sai che se ritardiamo a cena la signora Brown si arrabbia e comincia a urlare come una pazza”. In effetti non ha tutti i torti: quando la signora Brown, una delle educatrici dei Maan, si arrabbia è impossibile scappare dalla sua ira. Una volta ho accidentalmente rovesciato tutta la zuppa sul vestito e, oltre all’infinita ramanzina, sono stata costretta a lavare tutti i vestiti delle ragazze della mia camerata per un mese intero, e voi non potete nemmeno immaginare quanti vestiti riescano a consumare delle sedicenni in preda agli ormoni che cercano di conquistare un qualche ragazzo: un vero incubo.
“Eh va bene, hai vinto, James e Diana aspetteranno.” sospiro alzando gli occhi al cielo. Chiudo il libro, mi alzo dalla poltrona e vado verso la porta per uscire.
“Dove credi di andare conciata così?!” urla Meg: posso vedere il terrore nei suoi occhi. “Hai tutto il corsetto slacciato, e quei capelli! Oddio sembri uscita da un manicomio!” Non posso fare altro che ridere della sua esasperazione. Megan è la persona più precisa che conosca: una minima cosa fuori posto basta per farla andare in tilt. I suoi capelli, il suo vestito, persino la sua media scolastica sono sempre perfetti. Il mio opposto in pratica.
“Ma perché questo coso deve stringere così tanto?” dico mentre Meg mi allaccia per bene il corsetto.
”Beh è la sua funzione, cosa ti aspetti?”
“Dico solo che è ingiusto che dobbiamo subire questa tortura cinese ogni santo giorno.”“È una questione di ordine” dice con la poca pazienza che le è rimasta.
Mentre finisce di sistemare con precisione degna di un chirurgo ogni piega del mio vestito, io lego un enorme fiocco azzurro, abbinato alla gonna che mi scende morbida fino alle caviglie, nei miei lunghi capelli neri e ondulati; capelli scuri e occhi di più, non so chi sia mia madre, ma dico solo che si sarebbe potuta impegnare un po’ di più; insomma quando mai si è vista un'eroina di un libro così; Megan sarebbe una degna principessa, con quei capelli biondi come l’oro più puro che le ricadono con estrema delicatezza sulle spalle, e gli occhi così chiari che sembrano il risultato dell’unione di tutte le stelle che popolano il cielo.
“È da mezz’ora che stai sistemando quella piega della gonna! Possiamo andare? L’hai detto tu stessa che non possiamo tardare!” dico cercando di scansarmi.
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La ragazza dagli occhi color della notte
FantasyLeila è una sognatrice. Una ragazza dall'animo che vuole spiccare il volo verso una realtà diversa, verso la libertà. A Ster la libertà non esiste. La popolazione è costretta a vivere divisa. Motivo? La paura. Tre categorie di persone: gli "Iluna"...