CAPITOLO 9

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Ce l'avete presente la sensazione di rimanere bloccati senza una via di scampo nell'ultimo posto, sulla faccia della Terra, in cui vorreste essere? Ecco, è così che mi sono sentita io quando, questa mattina, la signora Wright è entrata in classe pronunciando le parole più terrificanti, le ultime che un qualsiasi essere umano vorrebbe sentirsi dire: "Oggi spiego".

Capitemi, gli argomenti potrebbero anche essere interessanti, se non fosse che una sua spiegazione è come una corsa instancabile in una grotta di cui non riesci a vedere la fine e, quello spiraglio di luce che aspetti con ansia, sembra ogni minuto più lontano. Per non parlare della quantità di informazioni che riesce a racchiudere in un discorso di soli dieci minuti, perché lei, non parla a una velocità normale, assolutamente no, sembra che riesca a raggiungere un ritmo inattuabile da noi comuni mortali.

Giuro che sto provando a seguire ma, sarà lei, o sarà che non ho dormito niente, mi sembra ancora più difficile che comprendere la lettera di Kaitlyn. Inizialmente ho anche tentato di prendere appunti per tenermi sveglia, ma non ha fatto altro che l'effetto contrario: avete presente quando, per addormentarsi, si contano le pecore? Ecco, ogni parola scritta, per me, è una pecorella che salta, e il rischio di addormentarmi si fa sempre più palese.

Ovviamente non sono l'unica messa così: mi basta voltarmi per vedere sbadigli da un capo all'altro della stanza. Nessuna delle ragazze pare davvero ascoltare, nemmeno Meg che solitamente sembra una monaca amanuense a lezione: la sento già disperarsi perché non può studiare dai suoi amatissimi appunti... aspettate ma se lei non ha preso appunti non potrò rubarglieli nemmeno io: perfetto sono rovinata.

Nonostante il livello di attenzione molto basso la signora Wright continua a spiegare, al che le mie ipotesi, sono due: o si è rassegnata, o sta cercando di convincere se stessa che qualcuno la stia ascoltando.

Intanto torno a pensare a ciò che è successo questa notte: riflettendoci, ero così presa da tutta la situazione che, pur essendo consapevole della sua assurdità, non mi ero realmente resa conto di quanto folle fosse tutto ciò . Riassumendo, un tornado, con tanto di nebbia, ha invaso la mia camera nel mezzo del nulla, facendo materializzare una lettera, nella quale, la nostra compagna morta, che apparentemente non è poi così tanto morta, dice di aver scoperto qualcosa di estremamente sconvolgente, senza specificare cosa, ovviamente. Vista alla luce del giorno, è tutto piuttosto comico, in effetti.

In tutte queste ore non siamo realmente arrivate a una conclusione, non che ce ne possa essere una, in realtà. Perlomeno sappiamo che Kaitlyn è viva e che la nostra intera vita è basata su menzogne, qualunque cosa significhi. A dire il vero, ho sempre sospettato che qui tutti esagerino un po' la realtà per tenerci tranquilli, a partire dalla storia della foresta piena di pericoli, ma ciò a cui allude Kaitlyn sembra molto più grave: insomma, per simularne la morte, ciò che ha scoperto deve essere particolarmente delicato. Chissà in quanti sanno la verità sulla sua morte, o meglio... vita. Il preside? Forse gli insegnanti? Eppure sembravano tutti così scossi quando ce l'hanno comunicato...

Inizio flashback

Sto cercando Meg da un po' e non riesco a trovarla. Solitamente, a quest'ora, sta studiando, ma stranamente, non era né in camera, né nella sala di studio. Ma è possibile che debba sparire proprio ora? Ho appena finito un libro che mi ha rapito il cuore e ho bisogno di parlarne con qualcuno, se no rischio di esplodere. Onestamente non credo che l'argomento le interessi molto, ma fa niente, dovrà ascoltarmi comunque: è a questo che servono le migliori amiche, no?

L'ultimo posto nel quale potrebbe essere è il giardino: se non è nemmeno lì, mi sentirò libera di darla per dispersa. Quando esco dal portone, l'occhio mi cade su una chioma bionda sulla scalinata.

La ragazza dagli occhi color della notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora