CAPITOLO 6

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La principessa dagli occhi color della notte e il principe del regno nemico, due animi sospesi tra realtà e immaginazione, che aspettano un soffio per prendere il volo, due animi affini separati da un muro insormontabile che sfidano le regole di un posto che sembra troppo grigio. Subiranno delle gravi conseguenze per le loro azioni?

“Leila!” la Signora Brown arriva, con passi goffi, al tavolo in cui sono seduta, facendo riemergere la mia mente dallo stato di fantasia in cui ero stata trascinata.

“Ma stai bene? Mi sembri frastornata… non è che hai la febbre?”

“No, sto bene davv-” nemmeno il tempo di finire la frase che mi ritrovo la sua mano tiepida sulla fronte.

“Non sei calda… strano” dice inarcando un sopracciglio.

“Hai visto?” Meg chiede prendendo una cucchiaiata di zuppa “Non sono l’unica a credere che tu sia strana in questi giorni!”

“Non so di cosa tu stia parlando, sono normalissima” replico quasi offesa.

“Ma se sei sempre con la testa per aria!”

Meg è piuttosto preoccupata per me, perché mi è capitato di sparire per ore per vedere Thomas. Ci stiamo vedendo ogni pomeriggio dal giorno del nostro incontro. Il giorno seguente mi sono precipitata su quell’albero subito dopo pranzo, ma il tempo passava e non c’era ancora traccia dei suoi occhi nocciola. Stavo quasi per scoraggiarmi quando è arrivato: devo essergli sembrata disperata… non che non lo sia, in realtà. Abbiamo parlato e parlato su quei rami che si incrociano, attenti a non attirare troppo l’attenzione. Non ho ancora detto nulla a Megan, perché prevedo la ramanzina che mi farebbe se lo venisse a sapere. “Ma sei pazza! È uno sconosciuto! E un Sunon soprattutto! Se qualcuno lo dovesse scoprire, puoi dire addio alla tua reputazione! E non oso nemmeno immaginare cosa farebbe il preside!” sento già la sua voce rimbombare nella mia testa. Mi dispiace nasconderle le cose, soprattutto perchè solitamente le dico davvero tutto, ma per stavolta credo che sia meglio così.

La predica di Meg sul mio comportamento anomalo continua e la signora Brown sembra molto interessata finché non decide di interromperla: “Mi sono persa in chiacchiere!" afferma portando una mano alla fronte “La vecchiaia comincia a farsi sentire… ero venuta per chiederti se volevi aiutarmi con la piccola Elena nel pomeriggio: quella bambina sta tranquilla solo con te” chiede guardandomi. 

“Non posso oggi…” mi serve una scusa veloce “devo studiare…” molto credibile Leila: dovrebbero darmi una medaglia per le scuse stupende che riesco a inventare. Tutti mi guardano come se avessi detto la cretinata del secolo e Blake che stranamente non aveva ancora detto nulla di stupido quasi scoppia a ridere.

“Ehi! Anch’io studio se voglio!” dico allora offesa.

“La cosa preoccupante è che solitamente non vuoi! L’ho detto che è strana” sussurra quest'ultima parte alla signora Brown che annuisce preoccupata per la mia incolumità.

“Devo pur alzare la mia media in qualche modo!” cerco di sviare.

“Non te ne preoccupi mai, almeno non fino a gennaio” osserva Meg:oggi è proprio agguerrita.

“Non ho tutto il giorno! Ti aspetto dopo pranzo di sopra!” conclude la signora Brown andandosene.

“Ma…” sospiro.

Vorrà dire che Thomas dovrà aspettare. E se pensasse che non voglio vederlo più? Se credesse che lo odio o che mi sia successo qualcosa? Ci conosciamo da un paio di giorni, non credo si faccia tutti questi problemi. Eppure io me li faccio… se se li facesse pure lui?

Finisco velocemente il pranzo: prima vado dalla signora Brown, prima sarò libera. Sto percorrendo velocemente il corridoio quando vado a sbattere contro qualcuno.

La ragazza dagli occhi color della notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora