Il nostro primo incontro

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Ero da poco atterrata in aeroporto quando sentì qualcuno chiamarmi. Mi voltai e vidi mia sorella che cercava di attirare la mia attenzione. Le corsi incontro con la valigia al seguito e finalmente l'abbracciai. Ero così contenta di vederla che non mi accorsi dei miei genitori che stavano dietro di lei.
Mi staccai da Chiara per abbracciare mamma e papà. Scoppiai a piangere. Quanto volevo bene alla mia famiglia!!! Mi erano mancati tantissimo così come Mattia.
In cuor mio speravo di vederlo sbucare da qualche parte magari con un mazzo di fiori. Le mie erano solo fantasie. Mattia non si vedeva da nessuna parte e questo mi rese un po' triste.
"Lo sai che sembri cambiata?" Mia sorella mi squadrò dall'alto in basso
"Dai sono sempre la stessa di prima....Non vedi?"
Eppure anche io mi sentivo cambiata. Non ero più la ragazzina spaventata che scappava da un destino incerto con un ragazzo strano. Adesso mi sentivo una ragazza che aveva imparato dai suoi errori e che si preparava ad affrontare il suo futuro. Non volevo scappare da Mattia. Non volevo scappare dai miei sentimenti. Non più almeno.
In un certo senso mi sentivo più matura.
Quando tornai a casa sentivo già la necessità di parlare con Mattia ma non sapevo cos'era successo mentre me ne ero andata.
"Chiara, sai qualcosa di Mattia?" Lei cercò di evitare il mio sguardo
"Com'è la Spagna? Dai raccontami tutto..."
"Chiara cos'è successo?"
"Ma niente. Voglio solo che mi racconti un po' del viaggio.."
"Smettila di fare la finta tonta....Dì la verità, Mattia ha un'altra?"
Quella domanda mi risuonava in testa da ore ormai. Era strano che mia sorella non avesse cominciato subito a parlare di lui.
"No" sorrise "Lui ama solo te tranquilla"
"E allora perché tutto questo mistero? Cosa mi stai nascondendo?"
Lei non mi rispose e mi consegnò una lettera che non avevo notato.
"Eh no ancora lettere...è sua vero?"
"Eh sì. Ed è così bella..."
"Cosa? L'hai letta???"
In questa casa non c'era mai un po' di privacy.
"Ho solo dato un'occhiatina alle prime frasi."
"Aspetta. Lui te l'ha data personalmente??"
"Si. Ieri è venuto e me l'ha consegnata. Mi ha raccomandato di non leggerla ma non ho saputo resistere. Mi sono sorpresa del suo arrivo perché pensavo fosse impegnato..."
Non capì l'ultima frase perché ero troppo impegnata a osservare la busta.
La aprì e me ne andai in camera.
"Ehi dove vai?"
"Tu hai già visto abbastanza"
Mi chiusi la porta e mi buttai sul letto. Cominciai a leggere.

"Ok. Questa è l'ultima lettera che ti scriverò. Mi sono stancato di scervellarmi per te. Sei l'unica con cui non riesco ad esprimermi a parole. Ogni volta che ti guardo mi perdo nei tuoi occhi. Come la prima volta che ti ho visto. Ricordi?
Eri al tuo primo anno di università e io come un cretino stavo cercando di fumare durante una lezione di economia. Mi hanno buttato fuori dall'aula e ti ho visto con una pila di libri in mano che cercavi disperatamente la classe del professore per la tua prima lezione. Quel giorno non mi hai minimamente cagato. Sei andata dritta per la tua strada senza voltarti e senza chiedermi aiuto. E io per la prima volta sono rimasto a bocca aperta con la sigaretta che cadeva a guardare come un deficiente tu che te ne andavi.
Ma tu non ti ricordi di questo vero? Per te il nostro primo incontro è stato quella volta al bar dell'università. Beh in realtà non è stato un incontro casuale. Dopo averti visto per la prima volta non ho chiuso occhio per giorni e ho esplorato mezza università per incontrarti di nuovo. Quando ti ho beccato nuovamente ho aspettato il momento giusto per parlarti. Sai perché te lo sto dicendo proprio ora? Perché prima di conoscerti ero solo un coglione che andava all'università solo per far piacere al padre. Ero uno sfigato che pensava solo a fumare, a bere e a mettersi nei casini. Tu mi hai cambiato. Grazie a te ho avuto il coraggio di lasciare gli studi per dedicarmi completamente alla musica, la mia vera passione. E io da stupido ti ho abbandonato per la stessa stupida carriera che non è mai decollata. Ho cercato di riconquistarti ma tu sei sempre stata testarda. Non hai mai ceduto e io non voglio perderti di nuovo. Sai che adoro le sfide. E tu sei la mia sfida più grande. Fino a ieri il mio traguardo più importante era vincere amici e ora che ho coronato il mio sogno ho solo te in testa. Ebbene sì ho vinto la finale e ho dedicato a te la mia vittoria. Quando mi hanno consegnato il premio però ho capito che il successo non mi interessava. L'unica che volevo veramente eri tu Isa. Non ho mai sacrificato granché per noi ma se tu lo vuoi abbandoneró tutti i miei progetti musicali per te.
Perché io ti amo e non posso sopportare di vivere lontano da te."

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