Bugie

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Non ero mai stata una tipa impulsiva perché ogni mia azione era frutto di ragionamenti vari, ma in questo caso non c'era tanto da pensare. Ovviamente tutto il mio coraggio lo avevo guadagnato grazie all'alcool perché probabilmente se ero sobria non mi sarei mai azzardata di baciarlo.
Lui si alzò, ricambió il bacio e in quei pochi secondi riaffiorarono nella mia mente i ricordi della nostra storia. I baci rubati, le emozioni, le litigate e tutto quello che avevamo vissuto insieme. Ma stavo facendo la cosa giusta?
Io e i miei stupidi dubbi. Dovevo sempre ubriacarmi per essere me stessa? Perché mi risultava sempre così difficile stare bene con Mattia? Tutte domande senza risposta.
Mi staccai riluttante da lui e gli dissi:
"Forse è meglio se torniamo a casa."
"Va bene ma domani dobbiamo parlare seriamente. Dobbiamo chiarire questa situazione, ok?" Mi prese il viso e mi stampó un bacio sulla fronte.
Io lo abbracciai come non facevo da anni ormai. Sempre di malavoglia me ne andai e tornai a casa.
Non pensavo di poter dormire ma, appena mi buttai sul cuscino, mi addormentai profondamente.
La mattina successiva mi svegliai verso le 9 però stavo talmente male, che dissi ai miei genitori che quella mattina volevo dormire ancora un po'. Non so se avevano capito quello che era successo però non mi dissero niente e mi lasciarono dormire.

Non so quante ore erano passate, sta di fatto che mi svegliò il campanello. Io odiavo le sveglie, ma il campanello che mi svegliava proprio non lo sopportavo. Poi quello che mi disturbava di più era che chiunque stesse suonando non la smetteva più. Non avevo voglia di alzarmi.
Poi però mi ricordai di Mattia e di tutto quello che era successo la notte prima. Del bacio, delle dichiarazioni e soprattutto del fatto che doveva parlarmi. Mi affrettai ad alzarmi e aprì la porta.
Lui scoppiò a ridere probabilmente perché il mio aspetto era orribile. Avevo ancora un po' di mal di testa però stavo decisamente meglio rispetto alla mattina.
"Cos'hai tanto da ridere?" Gli dissi
"No niente, è solo che sei veramente presa male oggi."
Stavo per sbattergli la porta in faccia quando lui bloccò la porta con un piede ed entrò con facilità.
"Dai non hai mai avuto molta forza. Non vorrai cacciarmi di casa così vero?"
"Tu e la tua arroganza! Sempre in vena di complimenti sei!!"
Lui non mi rispose ma osservò la casa.
"Non è cambiato niente dall'ultima volta che sono entrato."
Non aspettó un mio commento e si avviò verso il salotto.
"Ehi, prego fai come se fossi a casa tua" brontolai.
Si sedette sul divano e io feci la stessa cosa.
"Allora ti ricordi quello che è successo ieri vero?"
"Ehm si. Immagino che tu voglia parlare del bacio."
"Non solo di questo. Il bacio è stato solo una conseguenza di quello che ci siamo detti prima. So che era la verità anche se non stavi molto bene"
Alludeva alla mia dichiarazione d'amore nei suoi confronti.
"Si lo so e ti posso confermare quello che ho detto. Ti amo sì, ma non significa che possiamo stare insieme. Mi dispiace se ti ho illuso baciandoti"
"Ooh sei veramente un disco rotto. Ripeti sempre la stessa storia. Ti amo però non possiamo stare insieme, non ti ho dimenticato ma non ti perdono e bla bla bla.
Se non smetti di dire sempre le solite stronzate non riusciremo mai a venire a capo di questa storia."
"Questo è quello che penso. Non ti ho mai mentito e non ho intenzione di farlo."
Appena finì la frase qualcuno ci interruppe
"A me hai mentito invece."

Sempre più lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora