Ero così arrabbiata con me stessa perché continuavo a pensare a quel ragazzo che mi aveva fatto soffrire tanto, troppo.
Non sapevo che fosse tornato a Roma. L'ultima volta che lo avevo sentito e visto era quel maledetto pomeriggio di due anni fa quando mi aveva lasciata. Da quel momento avevo perso ogni contatto con lui e non penso fosse tornato a casa in questi due anni perché lo avrei saputo. Abitavamo nello stesso quartiere e le voci correvano in fretta. Così in fretta che dopo poche ore dal suo ritorno tutti erano felici e soddisfatti di Mattia. Eh sì perché a quanto pare era riuscito ad entrare in quel cavolo di programma. Avrei sentito parlare di lui molto spesso nei prossimi mesi e questo mi dava parecchio fastidio.
Chiara era contenta del fatto che conosceva un allievo di Amici ma allo stesso tempo era triste per me perché sapeva cosa mi aveva fatto passare quello stronzo.
"Dai non stare così per lui perché non merita neanche una lacrima versata da te" mi diceva a tavola.
"Lo so Chiara ma continuo a pensare a lui e non posso sopportare di vederlo sempre in tv o nei giornali"
"Ma Isabella se non vuoi vederlo basta che non guardi Amici! E stai tranquilla che io non lo guarderò più se ti fa sentire più tranquilla"
"Quanto sei carina oggi eh?! No comunque puoi vederlo quando vuoi Amici. Devo imparare a superare questo momento. Non posso continuare a stare male per lui."
Anche se ripetevo le stesse cose a tutti i miei amici e perfino a mia sorella continuavo a pensare a Mattia anche dopo il disastro che aveva combinato. L'unica possibilità per dimenticarlo era quello di non vederlo, non sentirlo e non pensarlo. Ma più o giorni passavano più era difficile continuare a fare finta di niente.Era passata circa una settimana quando arrivò il giorno della resa dei conti. Ero tornata dall'università ed ero a casa da sola. Stavo preparando il pranzo per me, un panino veloce e un po' di insalata, quando qualcuno bussó alla porta. Ho sempre avuto il brutto vizio di aprire senza guardare dallo spioncino della porta o chiedere chi c'è. Questa volta però avrei dovuto fare ascolto ai miei ed essere più prudente. Non mi sarei mai immaginata di aprire la porta e trovare davanti a me Mattia che mi guardava serio con uno sguardo che non faceva trasparire emozioni.
Non volevo mettermi a piangere davanti a lui. Dovevo essere forte.
Tremavo. Non lo feci entrare perché lo consideravo uno sconosciuto ormai.
Dopo qualche secondo silenzio chiesi con tono impassibile:
"Cosa vuoi?"
"Perdonami"
Era sempre stato diretto quando doveva dirmi qualcosa ma questa volta non sopportavo la sua sicurezza. Sembrava quasi che fossi sua e che potesse fare di me ciò che voleva.
"Vattene. Non ti voglio più vedere davanti a casa mia"
Pensavo mi rispondesse o che facesse qualcosa ma, rimanendo impassibile, si girò e se ne andò.
Ero stupita dal suo comportamento perché di solito andava fino in fondo per raggiungere il suo obiettivo. Un minuto dopo suonò di nuovo il campanello. Pensavo fosse lui invece non trovai nessuno, solo una lettera sul tappeto che probabilmente mi aveva lasciato Mattia.
Era sempre stato bravo a scrivere.
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Sempre più lontani
FanfictionQuesta è la storia di Isabella, una ragazza come tante altre che vive una storia d'amore molto difficile.Il ragazzo che le ha spezzato il cuore è lo stesso che fa battere il cuore a migliaia di ragazzine: lui è Mattia Briga rapper della scuola di Am...