L'appuntamento

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Mi veniva da piangere ma mi trattenni. Non volevo continuare a stare male per lui anche perché ero io quella che voleva prendere le distanze. La sua reazione era del tutto prevedibile e non potevo biasimarlo. In fondo lui ci aveva provato.
Non mi pentivo della mia scelta. Era giusto così.
Me ne andai dal locale cercando di evitare gli sguardi curiosi delle altre persone.
Quando tornano a casa trovai mia sorella che mi stava aspettando.
"Allora come è andata? Perché ci hai messo così tanto? Dove sei andata dopo la puntata???"
"Smettila di farmi domande. Non sono dell'umore giusto!"
"Ehi calmati. Se stai così per quello che abbiamo fatto io e Mattia mi dispiace, pensavo ti facesse piacere."
"Ti prego non nominare più il suo nome. Voglio dimenticarlo. Non cercare di farmi cambiare idea."
"Ma cos'è successo? Sembravo così contenta in tv..."
"Facevo solo finta per non sembrare una cretina davanti alle telecamere. Non avevo intenzione di far parlare di me anche ai giornalisti. Ho chiarito le cose con Mattia e penso che non mi disturberà più."
Sembrava sconvolta. Avevo sempre pensato che lei volesse che io e Mattia avessimo una relazione. Oggi ne avevo la conferma.
"È successo tutto per causa mia?"
Mi addolcí un poco. In fondo lei non aveva nessuna colpa. Aveva cercato di rendermi felice.
"Ma no tranquilla. Non sto accusando te. È solo che questa giornata è stata veramente pesante per me. Adesso mi lasci andare in camera a riposarmi?"
"Ok, ma questa conversazione non è finita così."

Il mattino seguente
Mi alzai ancora mezza addormentata visto che non avevo chiuso occhio durante la notte. Purtroppo però dovevo andare all'università per seguire le lezioni e non potevo fare tardi.
In realtà ero già in ritardo e salendo le gradinate dell'università di corsa mi scontrai con Andrea. Non ero proprio dell'umore per parlare con lui ma gli dovevo una spiegazione dopo la buca del giorno prima.
"Scusa se non sono venuta ieri ma ero veramente nei casini"
"Buongiorno anche a te. Vedo che sei un po' agitata. Tutto bene?"
"Beh non proprio. Ma preferisco non raccontarlo a te. Scusa ma sono in ritardo per la lezione di economia."
"Mi stai dando un'altra buca?" Rispose fingendosi serio.
"Facciamo così. A pranzo ci troviamo al solito bar ok? Questa volta ci sarò."
"Lo spero per te."

Finita la lezione mi diressi nel luogo dell'appuntamento. Andrea doveva ancora arrivare ma non dovetti aspettare molto.
"Finalmente possiamo parlare tranquillamente."
"Guarda la tranquillità è la cosa che più desidero in questo momento."
"Eri bellissima ieri." Mi spiazzó come solo lui riusciva a fare. Mi lasciava sempre senza parole.
"Allora hai visto la puntata"
"Beh non proprio ma mia sorella mi ha detto di averti vista in tv e così ho riguardato in streaming la puntata"
"Non è come sembra. Cioè davanti alle telecamere ho parlato a vanvera. Non pensavo veramente quelle cose. Ho cercato di essere più normale possibile. Non volevo aprire una discussione in tv"
"Ehi frena. Non serve che ti giustifichi. Puoi fare quello che vuoi. Io ti ho solo detto che eri stupenda. Toglimi una curiosità: ti eri vestita così per uscire con me?"
"Certo che sì. Perché sei così stupito? Era un appuntamento o sbaglio?"
"E questo cos'è? Un'uscita tra amici oppure un vero appuntamento?"
Mi misi a ridere. Ero abbastanza imbarazzata e non sapevo cosa rispondere. Questa volta fu lui a colmare il silenzio.
"Sei stupenda quando sorridi. Adoro quando parli, quando arrossisci, perfino quando sei triste. Mi piace stare con te in qualsiasi momento."
"Wow quanti complimenti. Lo sai che anche per me è lo stesso. Sei l'unico con cui posso essere me stessa senza vergognarmi, senza agitarmi. Con te posso sfogarmi perché sai ascoltarmi, sai farmi ridere. Oh ma hai un difetto tu?"
So dove voleva andare a parare e, anche se cercavo di sdrammatizzare, alla fine dovevamo concludere qualcosa.
"Di difetti ne ho tanti però in una relazione bisogna saper accettare tutto no?"
"Beh si però..."
"Però niente.  Lo sai una cosa? Devi essere più sicura di te"
Non mi lasciò rispondere e si avvicinò a me. Tutto accadde in pochi secondi.
Si alzò un poco dalla sedia, mi prese delicatamente il viso e mi bació.

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