La puntata

972 58 0
                                    

Mentre cercavo di uscire senza farmi notare, pensai che tutto questo non era un brutto gioco del destino. La mia carissima sorella mi aveva preso un giro e il suo obiettivo era quello di farmi entrare al posto suo. Mi sentivo per la milionesima volta una stupida e quello che mi dava più fastidio era che non me ne ero accorta subito. Era così evidente adesso e tutto cominciava a diventarmi più chiaro: le telefonate, i sorrisini, il mistero.
Ma perché lo aveva fatto? E poi chi l'aveva aiutata?
Un pensiero orribile si fece strada dentro di me e cominciò a salirmi la rabbia.
E se quel qualcuno con cui Chiara si scriveva fosse Mattia? Se fosse stato veramente così oltre ad essere caduta nella trappola di mia sorella sarei stata presa in giro anche da Mattia.
E questo non potevo sopportarlo. Non dopo tutto quello che mi aveva fatto. Non dopo tutte le volte che mi aveva ingannato.
Ero talmente sommersa nei miei pensieri che non mi resi conto di essere arrivata al mio posto giù dalle gradinate. Chissà perché mi trovavo così vicino al palco. Mattia ti odio.
Fui costretta a sedermi visto che quelle che mi erano dietro continuavano a spingere e a imprecare nei miei confronti. Mi sentivo come in una gabbia e non vedevo l'ora che questo incubo finisse. Avevo sempre odiato i posti troppo affollati perché non si respirava e c'era troppo casino. Se poi la confusione proveniva da centinaia di ragazzine in piena fase ormonale era ancora peggio.
Dopo alcuni minuti di attesa cominciò la diretta. Maria salutò il pubblico (e via altre urla dagli spalti) e cominciò annunciando la consueta sfida a squadre.
Non sapevo bene come funzionava ma da quello che avevo capito venivano chiamati due caposquadra tra gli allievi. Man mano che la sfida andava avanti si formavano due squadre e chi vinceva otteneva un premio. Giudicavano due professori rispettivamente di canto e di ballo della scuola.
Riuscì a scorgere Mattia ma cercai di non guardarlo. Sembrava che non mi avesse visto e continuava a parlare con i suoi compagni.
Maria annunciò i caposquadra:
"Oggi si sfideranno Mattia da una parte e Simone dall'altra"
Ecco. Tra tutti gli allievi proprio Mattia dovevano scegliere?!
Appena Maria pronunciò il suo nome tutti in studio cominciarono ad incitarlo comprese le due mie vicine. Quando si resero conto che guardavo la scena disgustata una mi chiese:
"Hai qualcosa contro Mattia?"
"No. Però preferisco altri cantanti a lui." Mentì
"Chi allora?"
Non sapevo cosa rispondere però mi ricordai del nome che Maria aveva pronunciato dopo Mattia, non curandomi del fatto che il ragazzo potesse essere anche un ballerino.
"Beh Simone è bravo."
"Si a ballare forse ahahahah...Ma ci stai con la testa?"
Stavo per risponderle che mi piacevano solo i ballerini, quando lei mi bloccò dicendomi:
"Vabbe ho capito adesso stai zitta che Mattia sta parlando."
Io ubbidí onde evitare di fare altre figure di merda.
Cominciò la sfida e Mattia schierò un cantante di cui non ricordo il nome. Cercai di non guardarlo in faccia. Non volevo che lui mi vedesse e che i nostri sguardi si incrociassero. In quel momento mi ricordai di Andrea e del nostro appuntamento. Di sicuro mi stava aspettando e io non potevo esserci. Tirai fuori il telefono è notai che mia sorella mi aveva mandato un messaggio.
"Contenta della sorpresa? Divertiti alla puntata. Io sono tornata a casa in autobus e ti sto guardando."
Non sopportavo l'arroganza di mia sorella e avrei voluto risponderle come si deve, ma la mia priorità era avvisare Andrea del mio contrattempo.
"Ciao Andrea, scusa se non ti ho avvisato prima ma oggi non posso proprio venire. Mi farò perdonare presto, scusami ancora. Un bacio"
Rimasi un sacco di tempo a fissare quel messaggio perché non volevo essere ne troppo smielata, ne troppo disinteressata. Alla fine lo inviai e sperai che lui non si arabbiasse troppo con me.
Intanto la sfida continuava in maniera abbastanza noiosa e, come immaginavo Mattia stava vincendo.
Ad un certo punto però successe qualcosa che mi risvegliò dal torpore. Simone schierò se stesso e anche Mattia fece la stessa cosa. Dopo l'esibizione di Simone cominciarono tutti a gridare "Briga, Briga, Briga" e cominciai a scorgere anche qualche cartellone dedicato a lui.
Lui cercò di zittire il pubblico e cominciò a parlare:
"Maria canto Esistendo, un mio nuovo inedito"
"Va bene Mattia. Fate partire la base"
"No aspetta. Prima di cantare vorrei chiederti un favore."
"Mi cogli di sorpresa. Cosa vuoi Mattia?"
"Vorrei che una persona venisse qui ad ascoltare la canzone perché oggi voglio dedicare a lei questo brano."
"Va bene. Non ho nulla in contrario. E chi sarebbe la fortunata?"
No no no. Non stava succedendo davvero. Speravo di non essere io. Speravo che come al solito mi stavo facendo mille pensieri strani.
Per la prima volta Mattia si girò verso di me come se sapesse benissimo dove ero seduta. Non gli fu necessario cercarmi tra la folla perché sapeva fin dall'inizio dove mi trovavo.
Puntó il dito verso di me e disse:
"È lei. Si chiama Isabella ed è una persona molto importante per me."
In quel momento volevo sotterrarmi. Tutti cominciarono a fissarmi e anche la ragazza al mio fianco disse:
"Per fortuna che non ti piaceva Mattia. Ma che è sta storia?"
Io non le risposi. Ero troppo confusa. Tutto successe in un attimo. Maria mi intimó di scendere e io cercai di sembrare più disinvolta possibile. Scesi gli ultimi gradini e mi avvicinai a Mattia.
Per fortuna avevo seguito qualche mese prima delle lezioni di teatro. In quel momento mi servirono molto. Cercai di sorridere a Maria sorprendendo  lo stesso Mattia che forse si aspettava una reazione diversa.
Qualcuno mi diede un microfono e dissi:
"Sono sorpresa da Mattia ma lui è sempre stato così imprevedibile"
"Vi conoscete da molto?" Mi domandó Maria.
"Si da parecchi anni" risposi poi mi rivolsi al pubblico "siamo solo amici tranquille" ed esplose una risata generale.
Non mi voltai verso Mattia perché se lo avessi guardato negli occhi la mia maschera sarebbe caduta e non sarei stata capace di nascondere i miei veri sentimenti.

Sempre più lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora