il rossore invase il mio collo e le mie guance e le mie orecchie, dopo esser saltata per la paura.
Non riuscivo ad infilarmi l'indumento a causa dell'imbarazzo, per questo cercai di coprimi a più non posso sotto lo sguardo attento del ragazzo.
<<ti è piaciuto baciare Alessandra?>> sputai acidamente mentre lo guardavo dritto negl'occhi.
<<ora sono concentrato su qualcos'altro>> disse mettendo da parte l'argomento e avvicinandosi a grandi passi e con uno sguardo malizioso.
Fece aderire il suo corpo con il mio in un attimo e i contatto mi fece sussultare.
Deglutii rumorosamente.<<Christian ci sono le telecamere>> lo avvertii, scrutando gli aggeggi elettronici che lampeggiavano inquadrandoci. Dio che imbarazzo.
<<non chiamarmi con il mio nome intero finchè non ci troveremo in un'altra situazione, magari tra pochi minuti>> sussurrò al mio orecchio facendomi venire mille brividi, per poi baciare delicatamente il mio collo.
Non volevo che la produzione assistesse a quello scempio, perciò lo spinsi dentro il bagno per poi entrarci pure io, chiudendoci dentro.
Perchè l'avevo fatto?
Potevo benissimo spingerlo ed allontanarlo, ma il mio cuore sembrava aver preso i comandi delle mie azioni.si riavvicinò a me e iniziò a succhiare nei punti dove prima mi aveva baciato, scendendo alla clavicola, poi sul petto, ritrovandosi con la faccia tra i miei due seni.
<<ti odio>> ansimai leggermente, mentre toccava avidamente la mia schiena scoperta alla ricerca del gancetto del reggiseno.
<<lo sappiamo entrambi che non lo pensi>> grugnì levandomi l'indumento e iniziando a succhiare dappertutto, facendomi gemere più volte mentre gettavo la testa all'indietro e inarcavo la schiena.
Intanto avevo incrociato le mie gambe intorno al suo bacino e con prepotenza la sua erezione premeva sul mio punto più intimo e suscettibile.
<<Giulia! Stai bene?>> le parole di Carola mi riportarono alla realtà, togliendomi prontamente il moro da dosso.
<<s-si non preoccuparti, ho solo un po' di raffreddore e tosse>> risposi il più naturale possibili emettendo starnuti forzati.
<<okei allora ti aspetto di là, voglio una tua opinione sulla coreografia per la puntata>>
Se ne andò e in quel momento maledissi tutta quella situazione frustrante, maledissi me stessa per aver ceduto così facilmente una parte del mio corpo a lui.
<<fuori>> gli intimai, dopo aver indossato di nuovo il mio reggiseno e aver preso una maglia all'armadio.
mi fece un occhiolino di rimando, cosa che non fece altro che irritarmi e mi recai dalla mia compagna di stanza.
<<che hai fatto a collo?>> si agitò la castana; con terrore mi guardai al primo specchio disponibile e vidi un segno rosso e viola inciso sulla mia pelle.
Ricordai la situazione di pochi minuti fa e il pensiero non fece che straziarmi e piacermi.Luigi e Alex fecero in loro ingresso in casa, dopo che il primo aveva finito di fumare, e subito s'aggregarono.
<<mi sono bruciata con la piastra, lo sai che sono un disastro>> mentii spudoratamente cercando di risultare il più credibile possibile, la ragazza cascò appieno nel mio tranello, ma i due cantanti si scambiarono un'occhiata dubbiosa per poi guardarmi, intimandomi che prima o poi avremmo dovuto parlare seriamente.
dopo aver rassicurato Carola e averle dato un paio di consigli per dei passi, mi recai fuori; avevo decisamente bisogno di cambiare aria.
Il vento dominava l'atmosfera e non c'era un rumore, apparte il frusciare delle foglie e le macchine lontane con i loro clacson e motori.
Non potevo averlo fatto sul serio.
Christian non mi piace, se dovessi pensare a noi due assieme mi verrebbe troppo da ridere.
Lui introverso fino al midollo e io, una volta acquistata fiducia e confidenza, spiccante come una bonba ad orologeria.
Nonostante ciò mi aveva mostrato un lato di lui completamente diverso, mi aveva fatto vedere quanto poco casti potessero essere i suoi pensieri, quanto poco ci mettesse a sbattermi al muro e di fare del mio corpo ciò che desiderava.Iniziai a piangere silenziosamente a causa dell'agitazione, avevo promesso a me stessa di concentrarmi solo sulla danza e su nient'altro.
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cwtch|| Christian Stefanelli
Fanfiction[storia in corso, iniziata nel dicembre del 2021] Esiste una parola gallese impossibile da pronunciare e da tradurre. «cwtch» non essendo traducibile non possiamo darle un vero significato, ma questa parola è attribuita all'abbraccio in cui ci senti...