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31/12/2021 ore 15.34

GIULIA

<<ci siamo quasi>> mormorò Carola, stanca per tutte le prove che avevamo fatto quel giorno.

<<dovete solo acquisire più sicurezza, per il resto siete perfette>>

Elena e Giulia Pauselli uscirono dallo studio, salutandoci affettuose e augurandoci un sereno capodanno.

<<Carol io rimango un altro po' in sala per provare la coreografia classica siccome non ne sono molto sicura>> comunicai alla mia amica, che già stava indossando il giubbino.

<<come mi hai chiamato?>> domandò stupita, dal fatto che avessi appena inventato un soprannome.

<<Carol, è molto carino e mi piace>> le sorrisi.

<<lo adoro, ma Zia Carola rimane il migliore>> disse mentre usciva, lasciandomi da sola in sala.

Iniziai con un po' di riscaldamento muscolare e mi presi dieci minuti buoni per calmare il mio fiatone.

Gli studios avrebbero chiuso alle 18.00 per l'anno nuovo, mi rimaneva poco tempo per provare in realtà.

Indossai le mie punte di gesso bianche con gli elastici rosa e mi legai i capelli in uno chignon abbastanza disordinato; odiavo danzare con i capelli sciolti.

<<hai già iniziato o siamo arrivati in ritardo?>>

Mattia e Christian entrarono in sala, non mi aspettavo minimamente che venissero a visionare le mie prove. Il moro aveva dovuto rivelare gli orari delle mie lezioni al castano, che gli si era aggregato.

<<mi perseguitate dappertutto>> sbuffai trattenendo un sorriso.

<<so che sotto sotto ti fa piacere>> esclamò il ballerino di latino americano sedendosi su una sedia e non potei negare l'evidenza. Mi piaceva che qualcuno si prendesse cura di me.

Provai la coreografia di classico all'incirca cinque volte, indossando un tutù bianco per abituarmi e per capire come svolgere più fluidamente certi movimenti.

<<G alza la testa, non devi sembrare così insicura e metti le spalle in fuori>>

Il mio sguardo saettò in quello di Christian che fino a quel momento non aveva spicciato parola.

Si avvicinò a me e fece strusciare le sue dita sulla mia schiena scoperta, mentre con l'altra raddrizzava le mie spalle.

<<devi dare l'idea di essere felice, devi sentirti in una favola, non devi far vedere al pubblico il peso che ti costa quest'assegnazione>> concordò Mattia.

riprovai e riprovai, ma ancora non riuscivo ad eliminare la mia ansia, ad eliminare tutte le voci nella mia testa che mi scoraggiavano, affermando chiaramente che non potevo farcela.

Mattia verso le 16.30 ci lasciò avendo una lezione all'ultimo minuto con Francesca Tocca e rimanemmo quindi solo io e il moro, che oggi sembrava particolarmente giù di morale.

<<che hai Chri?>> gli domandai stoppando la musica, non riuscivo davvero a concentrarmi con il suo sguardo così perso nel buio; mi accovacciai davanti a lui.

<<non sono pronto a lasciare quest'anno>> affermò con un filo di voce, sembrava davvero un bambino che aveva appena fatto cadere il suo adoratissimo lecca-lecca.

<<guardami>> gli alzai il mento con due dita, così che mi guardasse negl'occhi <<quest'anno è stato importante per tutti noi, ha scombussolato interamente la nostra vita, è stato un vero e proprio cambiamento, come quello che avverrà tra poche ore.
Sei entrato ad Amici, la scuola di danza e canto più prestigiosa d'Italia, hai fatto nuove amicizie, hai tantissimi fan a casa che ti sostengono, sul palco riesci a dare sempre il meglio di te nonostante la possibile ansia. L'inizio dell'anno nuovo non è niente rispetto a ciò che hai già vissuto o che vivrai in futuro. La paura è umana, ma non dobbiamo farci offuscare la mente, avendo paura persino di mostrare noi stessi.
Molto spesso le cose che temiamo di più sono quelle che dovremmo temere di meno.
E' irrazionale, ma è ciò che ci rende umani. E una volta che siamo in grado di combattere quelle paure, non c'è nulla che non possiamo fare>>

cwtch|| Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora