La ragazza li guardava ad occhi sgranati, le sembrò di vedere tutto in bianco e in nero ed a rallentatore.
Il moro non capí inizialmente a cosa fosse dovuto quel clima di tensione che provava stando vicino a Mattia, ma poi guardando il succhiotto ben inciso sul collo di Giulia tutto sembrò perdere la ragione.
Si avvicinò a passo felpato verso la ragazza, strattonandole il braccio che aveva portato sul collo.
<<è stato lui?>>
Una fragorosa risata lasciò le labbra del ballerino di latino americano, ma era tutto purché che divertita.
<<no guarda, sei stato tu>> ammise, facendo finta di asciugarsi una lacrima per le troppe risate.
<<non prendermi per il culo>> sbottò il moro, facendo ricadere o sguardo su Giulia.
Intanto lei si guardava intorno e vedeva i volti dei suoi compagni corrucciati e abbastanza sorpresi.
Voleva solo mettere la testa sotto il terreno, proprio come gli struzzi, e non uscirne mai più.<<Non ti sto prendendo per il culo, l'ho vista sgattaiolare fuori da camera nostra dalla porta più infondo e aveva già quel succhiotto>> sputò amaramente, guardando ovunque tranne che nella loro direzione.
<<Chri e io ci siamo semplicemente addormentati vicini, mi sono svegliata ma non volevo che si sapesse che fossi in camera da sola con lui nel momento in cui Dario ha iniziato a bussare, ho opposto resistenza siccome eravamo abbracciati ma>>
<<tutte cazzate>>
La ballerina guardò in direzione di quella voce così profonda e sicura, determinata, che però in quel momento la spezzò completamente.
<<non dormirei mai con una come lei>>
La lei in questione in quel momento avrebbe voluto soffocare.
Davvero non capiva perchè Christian l'avesse appena umiliata così pubblicamente parlando e soprattutto, avesse negato tutto quel che c'era stato in quelle poche ore.
Forse, per lui, non era significato nulla, semplice e chiaro.
Questa consapevolezza colpì Giulia come un sonoro ceffone in faccia, non voleva scoppiare a piangere davanti a tutti, non poteva permetterselo, non poteva davvero stare così male solo per quelle poche parole da lui dette.
<<si dia il caso che invece ci hai dormito, oh e guarda un po' hai fatto anche cose proibite agl'occhi di Dio>>
<<ragazzi ora calmate gli animi>> intervenne Luca, mandando un' occhiata di rassicurazione alla sua amica, perchè vedeva che stava per crollare, nonostante tutta la sfacciataggine e l'arroganza che avesse fatto intravedere in quel momento.
<<se tu l'hai presa così seriamente non è un mio problema>>
<<anche la parte "perchè io sono uguale a te" era tutta scenografia, Christian?>>
<<più che scenografia io direi gioco>>
GIULIA
In quel momento raggiunsi il culmine, l'apice, la vetta.
Non pensavo che quel ragazzo avesse così tanto controllo su di me, ero stata solo fottutamente stupida a fidarmi a primo impatto di una persona del genere, a fidarmi di quegl'occhi che tanto mi piacevano e di quelle labbra che cacciavano fuori lusinghe non vere.
feci quel che mi sembrò più giusto, non controllavo più il mio corpo e le mie emozioni, mi resi conto di quel che avevo fatto solo sentendo il bruciore della mia mano destra.
Vidi il volto del moro annebbiarsi e una delle sue guance era particolarmente rossa, il suo sguardo non premetteva nulla di buono.
Nonostante ciò non mi pentivo del ceffone sonoro al quale avevano assistito tutti, sono sicura che sarebbe stato molto divertente vederlo nei day-time.
<<non trattarmi come una stupida ragazzina ossessionata subdolamente a te>> gracchia, prima di lasciare la stanza e tutti i miei compagni interdetti.
Andai alla ricerca di un posto tranquillo, ma sapevo che dentro in casetta non ci fosse nulla che potesse aiutarmi, perciò mi recai agli studios, dov'ero sicura di riuscir a sfogare tutta la frustrazione che provavo in quel momento.
CHRISTIAN
Giulia aveva fatto bene, ero solo un emerito cazzone.
A questo pensavo mentre mi sciacquavo leggermente la faccia dopo la sua uscita trionfale, sapevo che fosse andata in sala a sfogarsi, ma non volevo interferire davvero con il suo caratteraccio, peggiorato anche dal sottoscritto.
<<Ci è andata giù forte>> rise Alex, ma proprio in quella situazione per me non c'era nulla per cui ridere.
<<Christian se l'è meritato, sei proprio uno stronzo fra>> concordò Dario, facendomi pentire ancora di più delle mie parole. Ma ovviamente, non l'avrei mai ammesso.
<<state zitti>> dissi tornandomene in camera per cercar un po' di pace, ma mi ero dimenticato di una persona con la quale avevo ancora una faccenda in sospeso: Mattia.
<<non voglio litigare con te>> sospirai, mettendomi le mani tra i capelli e tirandomeli un po'.
Lui era davvero un fratello minore per me, c'era sempre stato nei momenti di sconforto ed era il primo a congratularsi per ogni mia vittoria.<<neanche io fra>> disse venendomi incontro e abbracciandomi, potevamo litigare fino a picchiarci, ma non saremmo mai riusciti a non parlarci per più di un'ora.
<<non so che mi sia preso>> ammise, strofinando il naso sul mio collo e facendomi il solletico.
Ridemmo di gusto entrambi prima di buttarci sui nostri rispettivi letti e mentre io fissavo il soffitto la sua voce squillò nuovamente nella stanza.
<<c'è qualcosa tra voi?>>
Lo guardai e in un lampo mi catapultai su di lui.
<<sai che non potrei mai>> gli dissi, prima di lanciargli un cuscino in faccia e mettere finalmente un punto a quella situazione.
Quella frase, nonostante ora stessi ridendo, mi aveva lasciato dell'amaro in bocca.
Avrei dovuto lasciare Giulia in pace, non stuzzicarla più e non fregarmi di lei, Mattia non era stato chiaro con me, ma sapevo che le piacesse, e anche tanto.
Lo capiva dai piccoli gesti che faceva.
Di come la guardava ridere, mangiare, di come la seguiva con lo sguardo sempre in casetta, di come amava vederla ballare e di come amava prendersene cura, con piccoli gesti rozzi che però per entrambi erano significativi.Ad un certo punto, si rese conto che non stesse più parlando di Mattia, ma si stesse riferendo a qualcun'altro.
Prese una sigaretta che aveva nascosto a Luigi e andò fuori in giardino.
Era decisamente ora di fumare.
ehi, scusate per la mia assenza, mi sento davvero in colpa, ma queste settimane sono state un po' difficili, tant'è che ho pensato persino di abbandonare la community di Wattpad.
Ho poi capito che, tutto questo, mi fa stare bene, e che me ne ero semplicemente allontanata perchè avevo paura di deludere anche VOI, voi lettori e lettrici che leggete la mia storia e che mi date tanto amore, siccome io non mi sento mai all'altezza.
Christian, Amici in generale e la musica mi fanno stare bene, perchè trascurarli allora?
è stato semplicemente un periodo di pausa, ma sono tornata più forte di prima.
Stay here!🤍
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cwtch|| Christian Stefanelli
Fiksi Penggemar[storia in corso, iniziata nel dicembre del 2021] Esiste una parola gallese impossibile da pronunciare e da tradurre. «cwtch» non essendo traducibile non possiamo darle un vero significato, ma questa parola è attribuita all'abbraccio in cui ci senti...