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<<Siamo al Serale, ragà!!!>>

Erano passati due mesi esatti, e di entrate e di uscite ce n'erano state parecchie, che mi avevano spezzato anche il cuore.

Innanzitutto Mattia, Mattia il mio più caro confidente, a causa della microfrattura che gli aveva danneggiato la caviglia era dovuto andare a casa.

Quando me lo dissi all'inizio non volli crederci.
Come avrei potuto andare avanti senza la mia spalla su cui piangere?

<<Giù ascoltami e non piangere>>
Il ragazzo prese teneramente tra le mani la faccia arrossata e bagnata della ballerina, che nulla faceva per nascondere i suoi singhiozzi e l'evidente dispiacere che gli provocava l'uscita dell'amico.

<<non è giusto>> borbottò, buttandosi a capofitto tra le sue braccia a cui si era tanto affezionata, che tanto l'avevano consolata e protetta.

<<non è che vado in guerra>> scherzò lui con il suo tipico accento barese, per nascondere la paura e l'angoscia che provava al sol pensiero di fare le valigie.

<<dobbiamo ancora chiarire>> ridacchiò lei, circondando il collo del giovane biondo.

<<non c'è nulla di cui parlare, tu mi piaci Giulietta, e anche tanto>>

Aveva deciso di essere una volta per tutte sincero con lei, e dirgli quel che realmente provava.
L'idea di quella fantomatica rivelazione sentimentale l'aveva accompagnato per settimane, cercava sempre il momento e l'attimo giusto che poi mai trovava, ma nella stanza della bionda, da soli, con lei piangente, non poteva mentire ancora al suo cuore.

<<e mi piaci cosí tanto che mi dispiace andarmene sopratutto perchè non ti vedrò più la mattina struccata con la faccia da ebete ancora immersa nei tuoi sogni>>

Le pizzicò il naso e lei rise, una risata vera che non compariva sul suo viso da un po'.

<<mi piaci quando balli, quando russi, quando hai il ciclo e mandi tutto a fanculo, quando canti e quando scatti foto ai tramonti che ti piacciono tanto>>

E la ragazza avrebbe davvero voluto ricambiare il suo sentimento, avrebbe voluti sentire il suo cuore battere a mille e la pressione corporea salire vedendolo, avrebbe voluto desiderare le sue labbra per sempre sulle sue piene di burrocacao, e avrebbe voluto desiderare di dormire con lui abbracciati dopo aver fatto l'amore.
Ma non lo desiderava.
Desiderava il suo migliore amico.

<<e so che questo sentimento non è ricambiato>>
Mattia riuscí a farsi forza e combattè contro l'impulso di piangere davanti alla sua amata, perchè sapeva che purtroppo lei non provasse lo stesso.

<<ti vedo che stai male per lui, Giù. Vedo come giri lo sguardo o come lo guardi da lontano, come lo eviti ma come vibri il tuo corpo avendolo anche a 10 metri di distanza.
Vedo che quello che desideri non sono io, ma è Chri>>
La voce gli si incrinò, quindi decise di non continuare e di lasciare la situazione in mano alla giovane, che non aveva fatto altro che far scendere copiose lacrime sul suo viso, mentre si guardavano negl'occhi.

<<credo sarebbe facile amarti>> disse infine flebilmente, al che il ballerino ebbe un sussulto.

<<sarebbe facile perchè non ti faresti problemi ad amarmi e mi presenteresti immediatamente alla tua famiglia e ai tuoi amici, mi faresti visitare tutta Bari e mi porteresti allo stadio, ti accompagnerei alle visite dal medico e ogni weekend andremo a fare un salto da mia mamma a Napoli, che sono sicura ti amerebbe>>

Rise amaramente e gli accarezzò le guance.

<<sarebbe facile perchè con te Matti tutto lo è. Ed è una cosa incredibilmente meravigliosa>>

<<ma sappiamo entrambi che più una cosa è complessa più tu ne sei attratta, e ora Christian è diventato il fulcro dei tuoi pensieri>>

Cadde il silenzio, un silenzio di accettazione e di risposte e domande mute.

<<non ho scelto io di chi innamorarmi, perchè se fosse stato per me, ora noi saremmo nudi su questo letto a fare un sesso disperato per la tua uscita e ci prometteremo di rivederci il prima possibile, mi rassicureresti dicendomi che la vittoria e che la coppa sarà sicuramente mia.

<<Ma il mio cuore è un egoista e ha deciso di cadere nel gioco subdolo di quegl'occhi marroni intenso e di quei capelli neri sbarazzini che non stanno mai apposto.
Ha deciso di buttarsi in un dirupo, e io non ho abbastanza forza per fermarlo>>




Con Mattia sarebbe stato tutto più semplice.
Sarebbe stato tutto più...normale.

Anche Alessandra era uscita alla fine, l'avevo salutata e avevo cercato di dimenticare ogni suo momento con il ragazzo che amavo.

Perchè lo amavo, e lo ammetto è un concetto troppo grande e complicato per una ragazzina di diciasette anni, ma lo amavo, lo adoravo in un modo che nessun'altro avrebbe potuto prendere il suo posto nel mio cuore.
Anche se continuava a ferirmi con le sue parole sprezzanti e a mandarmi via, sarei sempre tornata da lui.

Cristian era stato male nell'ultimo periodo, pensando addirittura di lasciare la scuola.
L'uscita del suo migliore amico e della dua presunta ragazza aveva solo peggiorato il calo di quell'entusiasmo che non vedevo più sprizzare dai suoi occhi provocatori e biricchini.

Ero andata lí e davanti a tutti gli avevo tirato un ceffone.

<<scappi dai tuoi problemi?>>

e me n'ero tornata in camera ad ascoltare fli album di Adele.
Alla fine aveva deciso di rimanere, e il mio cuore non poteva essere più felice a quella notizia, anche se la mia faccia si era limitata a un sorriso tirato.

Cosmary anche era uscita, perdendo una sfida contro un ballerino voluto da Veronica, John Erik, che non ero ancora riuscita ad inquadrare.
Era un ragazzo silenzioso, ambizioso e molto talentuoso che stava sempre nel suo; mi assomigliava se ci penso a 360 gradi.

Nuovi entrati erano stati Leonardo, una ballerino di latino americano della Celentano, Nunzio, un altro ballerino di latino americano del team di Todaro e Gio Montana, un ragazzo entrato praticamente a due settimane dal Serale voluto da Anna, ma poi preso da Rudy.

Ecco quindi tutti gli allievi che prestissimo avrebbe solcato il grande palco del Serale con le loro canzoni ed esibizioni.

cwtch|| Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora