"SIAMO"

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I giorni successivi Alex e Serena erano distanti, ma ovviamente era parte del piano di Alex.
Lei ormai sembrava essersi arresa, ormai però il sorriso sembrava le stesse tornando. Anche se voleva solo una cosa. ALEX.

Un giorno però ci fu una brutta litigata tra Albe e Alex.

"Ei stai attento" disse Albe ad alta voce

"Oh calmati non ti ho visto"

"Non mi dire di calmarmi." disse dandogli uno spintone

"Ma che problemi hai?"

"Tanti e tu sei il primo"

"TU SEI FUORI DI TESTA"

"E tu un povero illuso"

"Scusami? Cosa sarei io?"

"Un povero illuso"

"E perché sentiamo?"

"Perché vai ancora dietro a Serena, nonostante lei ora non ti vuole più"

"Perché non ti fai i cazzi tuoi?"

"Non ti vuole Serena come non ti ha voluto tuo padre"

"CHE COSA? Ripetilo se hai il coraggio"

"Sei solo un povero illuso che è stato abbandonato dal padre, lui non ti ha mai voluto"

Serena sentendo la conversazione intervenne in difesa di Alex

"Albe stai zitto! Fai più bella figura. Lascialo in pace. Potrei parlare anche io della tua inutile vita"

"VAFFANCULO" disse facendolo cadere a terra per poi andar via in lacrime

Serena lo seguì perché vide Alex piangere.

"Alex ei fermati"

"Che vuoi Serena?"

"Starti solo vicino"

"Perché? Albe ha ragione! Mio padre mi ha abbandonato e non mi ha mai voluto e nemmeno tu mi vuoi, nessuno mi vuole, mi sento così sbagliato. Io- io-, Sere non riesco a respirare" disse per poi cadere a terra

"Alex calmati. Ci sono io con te non aver paura"

"Sere mi manca il respiro. Mi fa male il petto. Mi sento morire"

"Ei ei, va tutto bene. Respira con me. disse accarezzandogli il viso

Alex però non riusciva a riprendere fiato.
Serena non sapeva cosa fare. Poi gli venne un idea.
Lei gli prese il viso lo avvicino al suo e gli diede un bacio sulle labbra sperando si potesse calmare. Rimase così per un po' finché Alex non riprese di nuovo fiato.
Il suo battito sembrava si fosse regolarizzato.

Rimasero a guardarsi per un po' negli occhi.
Luì con gli occhi lucidi ancora bagnati dalle lacrime. Lei con uno sguardo preoccupato, triste.
Triste si. Ma con gli occhi di chi è innamorato.

"Ei va meglio?"

"Si Sere ma.. p-perché mi hai baciato?"

"Per farti calmare. Ma da quando soffri di attacchi di panico"

"Non ha importanza ma, ora voglio sapere perché sei qua, insomma sono giorni che ci ignoriamo, sei stata tu a dirmi tutte quelle cose, e poi voglio sapere se questo bacio significa qualcosa"

"Avevi bisogno di qualcuno e sono venuta qui.
E per quanto riguarda il bacio.. non- non significa nulla"

"Stai mentendo"

"Non è vero"

"Si invece. Ti si legge in faccia. La tua bocca dice di no ma i tuoi occhi dicono il contrario. Tu mi ami ancora Serena. Io lo so.

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