Capitolo 20

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Rachele POV

"Marie, ti prego aiutamiii, non so davvero cosa mettere"

Non che lei sia d'aiuto, si direbbe troppo impegnata a riempirsi la bocca di patatine anche solo per accorgersi delle mi lagne

"Marieeee, sono seria per favoreee"

Inutile davvero.

"Ahhh, metti questo" sputacchia avvicinandosi al mio armadio ed indicando il maglione oversize color beige al suo interno.

"Sì effettivamente non è male, vedi che sei utile anche tu dopotutto"

"Ehiii"

"Ok, però ora dammene un po' anche a me"

"Giammai... il mio tesssoro"

"Sei davvero inquietante" ridacchio rincorrendola per la camera.

Voglio le mie patatine.

"Te ne comprerò quante più vorrai, però ora sbrigati tesoro perché sono quasi le quattro e saremo da te tra qualche minuto"

"AHHHHH" un urlo più che giustificato lascia la mia bocca, spaventando persino Marie, che urla a sua volta, rovesciando il pacchetto ormai quasi finito sopra il tappeto.

Fantastico, davvero fantastico.

"Scusa, dovevo immaginare che non sei ancora abituata"

Si forse avresti dovuto.

"Non guardarmi così Marie, pensavo di aver visto un ragno" liquido la questione.

Venti minuti dopo il suono del campanello risuona per tutta la casa, e penso già di sapere di chi si tratta.

"Sono sicuramente loro, conviene scendere prima che buttino giù la porta" comunico alla mia amica quando il fastidioso campanello non ha intenzione di cessare il suo rumore.

O meglio, quando chi sta suonando alla porta decide di non togliere il dito dal pulsante.

Dopo facciamo i conti.

"Non sono io"

"Eh basta suonare, abbiamo sentito" una Marie spalanca la porta, fulminando Cole con lo sguardo.

"Ops" la sua unica risposta, prima di salutare e regalarle un occhiolino.

"Speriamo non tiri troppo la corda, la mia amica non è molto socievole, se così vogliamo dire, oggi" sussurro al mio compagno, che ne mentre mi aveva raggiunto e lasciato un bacio a fior di labbra.

Potrei anche abituarmici. Il che è strano considerando che lo conosco appena.

"Abbiamo tanto tempo per conoscerci meglio, tutta un'eternità oserei dire"

"Smettila di leggermi la mente, in più suonava come una minaccia"

"Forse lo era" afferma ridendo, prima di afferrarmi la mano e farsi strada tra i due piccioncini che stanno ancora discutendo.

"Sarà una lunga giornata"


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"Dove cazzo stiamo andando!?"

"Marie calmati e fidati, tra poco Cole ti spiega tutto"

"Allora siamo messi bene"

Attraversiamo il portale ed un enorme radura si estende davanti i nostri occhi.

"È sufficiente seguire il percorso, ci porterà davanti alle mura del territorio, solitamente io vengo diversamente, ma gli altri non possono farlo, perciò ora dobbiamo trasformarci almeno arriviamo prima." Mi istruisce Alec.

"Ah" questa l'unica risposta che riesco a dare.

Ed ecco che in un attimo il bellissimo ragazzo davanti ai miei occhi lascia il posto ad un possente lupo nero.

Forse non ci farò mai l'abitudine.

"E invece sì, ora sali e raggiungiamo Cole e la tua amica"

Faccio come mi dice; ero talmente concentrata su di noi che non mi sono nemmeno resa conto dell'allontanamento dei due, immagino già il povero Cole, pronto a staccarsi le orecchie a causa delle infinite domande di Marie.

Ma alla fine se la caverà no?


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Ehilà,

ho scritto un'altra storia, mi farebbe piacere se passaste a leggerla.

Si chiama If I Stop Breathing

❤️❤️❤️❤️

HELP THE SHEEPDove le storie prendono vita. Scoprilo ora