Ormai lavoravo al Dragon's Babies da tre settimane.
Il lavoro procedeva bene anche se gli orari erano un po' pesanti, ma stancarmi mi faceva bene, mi aiutava a tenere la mente occupata. Una mente molto incasinata.Finalmente stavo riprendendo il controllo della mia vita e mi sentivo molto meglio nonostante l'ultima delusione, ma avevo trovato un lavoro e per di più conciliava perfettamente con il mio sogno: la danza.
Anastasia veniva quasi tutti i giorni per vedere le mie esibizioni, mi incoraggiava e rimaneva fino a chiusura del bar per tornare nel nostro appartamento insieme.
Questo ovviamente quando lo studio glielo permetteva.Kimberly e Samantha erano davvero fantastiche. Mi sentivo accolta e integrata.
Mi avevano persino proposto di organizzare qualche coreografia tutte assieme. Ci gestivamo le esibizioni senza problemi, così come gestivamo anche i turni per pulire il camerino.Pulire il camerino a fine serata era solo una cosa momentanea. Per il momento Vanessa non aveva trovato una persona di fiducia che rimanesse dopo le esibizioni, ma ci aveva anticipato che molto presto avremo avuto a disposizione un'agenzia di pulizie tutta nostra che si sarebbe occupata sia del camerino, sia degli altri spazi.
Questa sera toccava di nuovo a me.
Non mi lamentavo, mi piaceva quella stanza e ne approfittavo sempre per scegliere i costumi che avrei usato il giorno seguente.Dopo essermi cambiata con dei vestiti comodi mi diressi verso lo sgabuzzino dove tenevano tutti i prodotti per le pulizie.
Potevo trovare tutto il necessario lì, dagli spay, agli stracci, ai secchi e le scope.Girai la maniglia con forza sapendo che l'avrei trovata dura. Entrai, accesi la piccola lucina che pendeva in mezzo alla stanza e iniziai a cercare quel che mi occorreva.
«Chi diavolo ha lasciato il secchio così in alto!»farneticai tra me e me, odiando con tutto il cuore il secchio nello scaffale più in alto del mobile.
Mi guardai intorno in cerca di una scala ma senza trovarla, decisi allora di arrampicarmi letteralmente sul mobile. Ero una ragazza abbastanza bassa, non sarei mai arrivata così in alto senza un aiuto ma tentai ugualmente.
Misi prima un piede, tenendomi in un'asse di legno del mobile trovandola non troppo stabile e poi misi l'altro, salii ancora un po' e allungai il braccio verso l'alto.
«Cazzo!» urlai consapevole di essere sola nel locale. Non ci sarei riuscita, non da sola. Non senza l'aiuto di una scala che poteva essere nascosta ovunque. «Vaffanculo!»
«Sei veramente una bambina.»
Chi diavolo...
Una voce maschile alle mie spalle mi fece sobbalzare. Chi diavolo c'era al locale a quell'ora? Mi girai, ancora arrampicata sullo scaffale. Un ragazzo alto circondato dall'oscurità del piccolo stanzino era appoggiato al muro sulla soglia della porta.
Nathan.
Sbuffai irritata.
Non sarebbe dovuto essere qui.
Lui staccava sempre prima di tutti visto che i suoi compiti erano più che altro burocratici.«Sei venuto qui a prendermi in giro o mi dai una mano?» chiesi con un pizzico di acidità.
«Togliti.» sbuffò maleducato come sempre, come se aiutarmi fosse la cosa peggiore del mondo.
La sua stazza era davvero troppo per quella stanza, occupava gran parte dello spazio e io fui costretta a schiacciarmi al muro. Per recuperare spazio chiusi la porta dello sgabuzzino, decisamente troppo piccolo, per lasciare una certa distanza tra me e Nathan.
Non aveva bisogno neanche di alzarsi in punta di piedi, sollevò il braccio facendo così alzare la maglietta nera che indossava e scoprendo parte del suo addome. Notai un tatuaggio, una rosa, e ne fui subito incuriosita.
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Bomba a orologeria
RomanceDARK ROMANCE - MAFIA ROMANCE ATTENZIONE! La storia contiene contenuti espliciti e non adatti a persone sensibili e soggetti minorenni. Alyssa ha sempre creduto nell'amore. Sin da bambina era tutto ciò che bramava, ma la vita gliel'aveva sottratto...