Nathan
6 mesi dopo...
Non avevo mai creduto nell'amore, né alla felicità.
Perché avrei dovuto? Il mondo non mi aveva dato altro che merda. Una grandissima valanga di merda.
Non ci avevo mai creduto. E sapete che vi dico? Ero un illuso.
Credevo veramente di potermi chiudere nella mia piccola bolla di niente e non essere tramortito dai sentimenti?
Credevo veramente di uscirne illeso?
Ero un illuso...Mi illudevo di non meritare amore, perché tutto ciò che avevo imparato era convivere con la sua assenza.
E poi, a ventisette anni mi ero ritrovato a mandare a fanculo tutte le mie convinzioni.
Ero stato costretto! Perché una volta che ci entri a contatto diventa una droga. La più succulenta, la più sensuale, la più bramosa. Ma anche la più pericolosa.Perché finché sei solo non te ne frega un cazzo di essere un mostro o di ciò che ti succederà domani. Ma quando quella persona ti sta accanto, intendo proprio quella persona e non una qualunque, tutto si capovolge.
E improvvisamente i tuoi pensieri sono i suoi, i tuoi respiri sono i suoi, le parole sono per lei, i battiti del cuore pure, ogni gesto è compiuto esclusivamente per quella persona.
E non sei più solo tu. Ma il cuore ora batte per due.Lo sapete che il cuore ha due metà che battono con lo stesso ritmo?
Ho sempre pensato che ci fosse un motivo per questa caratteristica fisica. Ho sempre pensato che noi esseri umani fossimo destinati ad appartenere ad un'altra persona, la nostra esatta metà.
E così, secondo un equilibrio, tu doni metà del tuo cuore e quella persona ti dona metà del suo.Bum bum, bum bum, bum bum.
All'unisono.È per questo che l'amore è dolore.
Ecco perché sei disposto a fare tutto per la persona che ami. Perché ti appartiene. Perché la senti dentro. Perché ti scorre nelle vene.
E io mi sentivo esattamente così.Dentro di me viveva Alyssa.
Non solo nel cuore. Non solo nella mente. Ma in ogni cellula, in ogni neurone, in ogni particella di me viveva lei.Vi posso assicurare che prima di lei non c'era un bel niente dentro di me. Forse qualche ragnatela e un po' di polvere.
Poi quella moretta era comparsa nella mia vita come un uragano. Aveva stravolto tutto. Selvaggia e audace. Nessuno era capace di fermarla. E nemmeno io lo ero stato. Eppure ci avevo provato...Perché avevo paura di lasciarmi andare, avevo timore di quello che lei riusciva a scatenare quando era vicino a me.
La vita.
Lei scatenava vita.Anche un semplice sorriso, una carezza, uno sguardo, persino un insulto mi lanciavano una scossa elettrica dritta al centro del petto. Mi si smuoveva tutto. Come un terremoto. Come un uragano.
E quando mi ero accorto che ormai non era più una semplice ragazzina testarda e arrogante, ma la donna della mia vita, era troppo tardi.
La sentivo fino alle ossa. E non potevo fare altro che prendere la mia anima, porgergliela e far sì che ne facesse ciò desiderava.Tra me e Alyssa non c'era stato il colpo di fulmine. Col cazzo! Il fulmine ce lo saremo volentieri scagliati contro!
Io ero un bastardo, lei una stronza. Ci odiavamo così tanto che ci incontravamo solo per infastidirci.
Ma in qualche modo ci capivamo come nessuno era capace di fare. Anche se non ci volevamo, anche se ci disprezzavamo...
E tutto questo perché ci riflettevamo l'un con l'altra. Come fossimo due specchi accostati l'uno davanti all'altro.Perché lei era e sarebbe stata per sempre la mia persona. La mia metà.
Perché entrambi avevamo il desiderio di rimanere chiusi nel nostro mondo, lontani da tutto e tutti. E il disprezzo che provavo per me stesso lo proiettavo verso di lei, e lei faceva la stessa cosa con me.
In qualche modo il nostro vero io era uscito fuori solo una volta che ci eravamo incontrati. Come se prima di quella sera fossimo state due persone completamente diverse.
Io mi sentivo diverso...

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Bomba a orologeria
RomanceDARK ROMANCE - MAFIA ROMANCE ATTENZIONE! La storia contiene contenuti espliciti e non adatti a persone sensibili e soggetti minorenni. Alyssa ha sempre creduto nell'amore. Sin da bambina era tutto ciò che bramava, ma la vita gliel'aveva sottratto...