Alyssa
Due mesi dopo...
Finalmente io e Nathan stavamo realizzando tutti i nostri sogni.
Io mi ero ripresa completamente dal trauma e potevo definirmi felice. Felice di stare con l'uomo che amavo e che ogni giorno dimostrava lo stesso per me.Nathan era fantastico.
Si assicurava sempre che stessi bene, mi stringeva ogni notte a sé, mi baciava ogni volta che poteva. Ed era diventato davvero molto protettivo da quando mi avevano sparato.Le cose si erano complicate quando avevo ripreso a lavorare al Dragon's Babies. All'inizio aveva provato ad impedirmelo, ma poi quando avevo perso la pazienza dopo l'ennesima discussione si era messo da parte. Di certo questo non gli impediva di sbattere fuori a calci tutti i ragazzi che ci provavano con me al locale. Ma a me piaceva la sua gelosia e lo lasciavo fare. E sicuramente niente e nessuno mi avrebbe allontanato dalla danza. Nemmeno lui.
Vivevamo ancora tutti insieme perché volevamo recuperare il tempo perso.
Io, Nathan, Anastasia e Matt.
Eravamo davvero una famiglia.
E non ci saremmo mai più separati. Non avremmo più permesso a nessuno di dividerci.
Quel che avevamo era speciale e io lo riconoscevo.Non avevo mai avuto una famiglia, per lo meno non degna di essere chiamata tale.
La donna che mi aveva messa al mondo non era la mia famiglia, forse lo era stata all'inizio, quando da piccola non ero ancora capace di riconoscere il male. Poi ad un certo punto, qualcosa dentro di me era cambiato, come se improvvisamente un interruttore nascosto fosse scattato e io avessi aperto gli occhi. E quello non era amore.L'amore faceva male.
L'avevo provato più volte sulla mia pelle durante la mia storia con Nathan.
L'amore era una montagna russa che andava giù e su, e ruotava su se stessa, e scendeva in picchiata e planava.
L'amore era dolore.
Ma quello che mi faceva lei...
Lasciare la propria figlia senza mangiare...
Quello non era amore.
E forse quell'odio che provavo per quella donna non sarebbe mai andato via. Forse non era semplicemente dentro di me, ma parte di me.
Ma mi ero ripromessa di lasciarmi tutto alle spalle. E così avrei continuato a fare.«Oggi usciamo.» annunciò Matt decidendo per tutti.
Era seduto sulla poltrona del salotto di Nathan, sulle sue gambe un'Anastasia tutta sorridente che gli arruffava i capelli biondi. Io e Nathan eravamo invece sul divano, lui seduto, io sdraiata con la testa sulle sue gambe. Giocava con le mie ciocche ramate, se le girava intorno alle dita e quel movimento costante e delicato mi rilassò completamente.
Si girò verso di me come a chiedermi: "A te va di uscire?"
"Certo che mi va."
"Non ti piacerebbe rimanere qui a casa a fare altro?"Mi lanciò un sorrisetto impertinente di chi la sapeva lunga e mi sciolsi al pensiero di tornare in camera da letto a...
La voce di Matt che mi richiamò alla realtà. Ero stata giusto un po' distratta. Annuii nonostante l'offerta di Nathan fosse migliore. Ma avevamo tutti bisogno di uscire dopo quello che era successo.
Ci mettemmo d'accordo per qualcosa di semplice: una cena fuori, una passeggiata al parco, magari anche un gelato.
Ogni cosa, anche la più semplice, mi elettrizzava. Avevo imparato a dare valore a tutto, ogni singolo respiro di vita. Non augurerei a nessuno quello che mi era successo.
Ma sapete una cosa?
Lo rifarei. Altre mille volte. Perché se dovevo soffrire, essere delusa, piangere, disperarmi per arrivare fino a qui e assaporare anche solo un minuto di questa felicità... avrei fatto tutto da capo.
Per vivere una vita con quel ragazzo, anzi uomo, che aveva donato tutto se stesso per stare con me. Si era finalmente aperto, mi aveva donato il suo cuore e solo io potevo sapere quanto fosse difficile farlo. Dopo tutto il dolore che non scomparirà mai. Perché il dolore rimaneva. E si poteva solo imparare a conviverci.
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Bomba a orologeria
RomanceDARK ROMANCE - MAFIA ROMANCE ATTENZIONE! La storia contiene contenuti espliciti e non adatti a persone sensibili e soggetti minorenni. Alyssa ha sempre creduto nell'amore. Sin da bambina era tutto ciò che bramava, ma la vita gliel'aveva sottratto...