Cap 4: Presagi di cattive notizie

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Il giorno dopo si svegliò col cuore alla gola per via del sogno che aveva fatto. Stava ancora sudando, quando dalla camera sentii suo padre che lo chiamava per svegliarlo

"Svegliatii, deve venire lo Zio Mark per sistemare il giardino oggi"

Lo zio era il fratello di papà, ed avevano più o meno la stessa età. 

Odiava quando si presentava a casa, dove molto spesso portava sua moglie Carmela, che non la smetteva mai di ridere per motivi totalmente inutili, mentre suo marito ed il padre di Alex facevano tanta fatica per sistemare l'edera di fianco la casa o sudare per potare i grandi alberi di betulla di sul retro dello scantinato.

Erano tutti e due a bersi la birra di piena mattina. Di inverno.

"Alex che ci fai ancora a casa?" disse la zia "Sei per caso uno di quei ragazzi come quelli del quartiere nuovo?" disse la zia ridendo e mettendosi una mano sulla bocca, facendo smuovere i suoi capelli riccioluti, che mal si adattavano alla sua faccia goffa e grossa.

"pfff che barba" disse nonno Yoshio, che nel frattempo leggeva il giornale con aria pensierosa "Chi avrebbe mai pensato che un giorno l'America sarebbe passata nelle mani di una carota? Piuttosto avrei visto meglio al potere gli alieni. Così come avrei preferito correre nudo in siberia sulle rive del lavo Baikal d'inverno, piuttosto che sobirmi la zia Carmela ogni fine settimana. Dannati italiani"

E nel frattempo sbuffò con la sigaretta fantasma, e non gli si poteva dare torto. I fine settimana non sembravano finire mai.

Sembrava che tutti avessero programmi però per quella giornata, tranne lui. Jasmine e Jenny stavano giocando alla playstation 4, al gioco di Kingdom Hearts credo, e si erano alzate prestissimo perchè volevano godersi tutta la giornata, ed il loro padre le aveva promesso di farle fare un giro al centro commerciale, dove avrebbero visto tanti videogame, fumetti e negozi di caramelle. Per carità, non erano proprio il tipo di ragazze che si interessavano alla moda o ai trucchi, e Alex era onestamente contento che loro fossero fatte così.

Robert era andato a casa di un suo amico, insieme avrebbero preso la macchina per andare ad un torneo di Basket, e  Phil aveva accompagnato Luke ad un campeggio, in cui le alcune amici ed amiche di Luke avrebbero portato con loro anche le loro sorelle o fratelli. E c'era qualcuna che aveva attirato la sua attenzione, o forse c'era una sua ex con cui voleva recuperare i rapporti. Boh, comunque non si può sapere, fatto stache era una idea carina, e la giornata era davvero bella per poterla passare in riva al lago.

Alex dunque prese la sua bicicletta, un po' arrugginita, a dire il vero, da quanto non la usava. Per un certo aspetto era arrabbiato che suo fratello non lo avesse chiamato per il torneo di Basket, visto che lui amava praticarlo. 

Fece un giro enorme della città, e poi arrivò in campagna, ammirando quei bei paesaggi che magari gli avrebbero portato ispirazione per le sue poesie o per i dipinti.

La mattina era calda, ma non tanto quanto ci si aspettava, sebbene fossero in pieno inverno.

Mentre guardava i verdi alberi che affiancavano la strada brecciolata, iniziò a pensare a Janet. Quanto gli sarebbe piaciuto passeggiare lì con lei, raccogliere dei fiori, dormire sul prato e guardare le nuvole. Era esattamente quello che avrebbe fatto
Si diverto a lanciare sassi piatti sul lago, a dare da mangiare ai cigni e a cercare qualche pianta da frutto commestibile.  Era lì da circa 3 ore, ma l'entusiasmo iniziale era praticamente finito e si stava iniziando ad annoiare

Così decise di fare un dipinto del paesaggio quindi: una bella radura di pini, che erano baciati dal tramonto imminente.
Ci mise circa un'oretta, ma si disse che era soddisfatto del risultato ottenuto
"Niente male"
" eh sì"

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