cap 29: Regalo senza fine

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Sdraiati sul letto, stretti in un abbraccio che sembrava fondere le loro anime, Alex e Janet si lasciarono trasportare dall'onda dei ricordi. Le note di "Eternal Flame" risuonavano dolcemente nell'aria, come una carezza del destino che aveva intrecciato i loro cammini. Ogni momento vissuto insieme fluiva davanti ai loro occhi come un fiume di luce dorata, pregno di significati che solo ora, nel silenzio di quell'abbraccio, riuscivano pienamente a comprendere.

Il primo incontro sotto gli amaranti era rimasto impresso nelle loro anime come un marchio di fuoco sacro. Janet ricordava come il suo cuore aveva sussultato quando i libri di Alex erano caduti accanto a lei - un momento che all'epoca sembrava casuale, ma che ora sapevano essere stato orchestrato dall'eternità stessa. Il modo in cui lui l'aveva guardata, con quegli occhi che sembravano riconoscerla da mille vite precedenti, le aveva fatto tremare l'anima.

"Ti ricordi," sussurrò Janet, accarezzando il viso di Alex, "come passavi sempre nella fumetteria, fingendo di cercare qualcosa, solo per starmi vicino?" Rise dolcemente al ricordo. Era stata la loro piccola danza quotidiana - lei seduta nell'angolo con i suoi manga, fingendo di non notare come lui inventasse mille scuse per passarle accanto, mentre il suo cuore batteva così forte da sembrare voler uscire dal petto.

Le loro sessioni di poesia nel parco si erano trasformate in momenti di pura magia. La voce di Janet aveva sempre avuto il potere di trasportare Alex in dimensioni dove solo l'amore esisteva. Ricordavano come le parole fluivano tra loro, naturali come il respiro:

"Ricordi quella poesia che scrivemmo insieme?" mormorò Alex, stringendola più forte. "Quella sulla luce nelle tenebre..."

Janet annuì, e insieme recitarono quei versi che erano diventati la loro preghiera personale:

"Nelle tenebre più profonde

La tua luce mi ha trovato

Come stella che non muore

Come amore consacrato

Attraverso vite infinite

Il mio cuore ti ha cercato..."

I loro dipinti e le loro canzoni erano stati testimoni silenziosi di un amore che cresceva giorno dopo giorno. Janet ricordava come Alex la guardava mentre dipingeva - quello sguardo di pura adorazione che le faceva tremare le mani. E lui non poteva dimenticare come lei chiudeva gli occhi quando lui suonava, come se ogni nota fosse una carezza sulla sua anima.

Le gite al lago erano state momenti di intimità rubata al tempo. "Mi sembrava che il mondo si fermasse," sussurrò Janet, "quando ci sedevamo sulla riva e guardavamo il tramonto. Come se esistessimo solo noi due nell'universo." Alex ricordava il profumo dei suoi capelli mossi dal vento, il modo in cui la luce del crepuscolo li faceva sembrare fili di rame vivo.

Persino le loro sfide ai videogiochi erano diventate rituali d'amore. Janet rideva ricordando come lui la lasciava vincere a volte, anche se pensava di essere stata così brava a nascondere quando faceva lo stesso per lui. Quelle notti passate a giocare si erano sempre trasformate in conversazioni profonde, confessioni sussurrate, promesse eterne.

Il college era stato un capitolo speciale della loro storia. Le notti in biblioteca, circondati da libri e silenzio, quando i loro sguardi si incrociavano sopra i testi di studio e tutto il resto svaniva. Janet ricordava come Alex le portava sempre una tazza di caffè quando studiava fino a tardi, e come quel semplice gesto conteneva tutto l'amore del mondo. Ma ancora più dura era stata la parte quando erano stati separati per lo studio di Janet all'estero. Ma dopo quei pochi mesi il loro amore era uscito fuori più forte che mai.

L'università aveva rafforzato il loro legame in modi che non avrebbero mai immaginato. Ogni esame superato, ogni difficoltà affrontata insieme li aveva resi più forti. "Eri sempre lì," mormorò Alex, "anche quando pensavo di non farcela. Il tuo sorriso era la mia forza."

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