Ripensamenti

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Controllo l'orologio posizionato accanto al mio letto,sono capitata nella stanza insieme alla ballerina di Raimondo-Serena-e con Carola,ballerina della Celentano,come me.

5:20.
Ma chi me l'ha fatto fare?

Mi alzo svogliatamente,nonostante l'ora,data la mia scarsa voglia di addormentarmi.
Non ci credo ancora di essere qua dentro.
Mi dirigo in cucina e decido di prepararmi una tazza di tè e dei biscotti,tanto ho un bel po' di tempo stamattina.
Ma ora che ci penso non so nemmeno dove sono messe le tazze.
Dopo aver aperto vari sportelli,cassetti e quant'altro,riesco a trovare il reparto delle tazze.

Preparò il tè e lo riscaldo,guardo l'orologio e si sono fatte le sei.
Di già?
Estraggo la tazza dal micronde e la posiziono sul ripiano della cucina, poi prendo dei biscotti e li posiziono sul tavolo, affiancati poi dalla tazza.

«Vedo che la mania dell'ordine non ti è scomparsa del tutto»asserisce una voce, che si rivela essere Francesco, ma conosciuto in arte come Crytical.

«Che ci fai tu qua?»gli chiedo con voce flebile, dio che stupida.

«Mi hai svegliato»risponde con freddezza, prima di avvicinarsi al tavolo e rubare qualche biscotto.

«Ieri non mi hai salutata,ci sono rimasta male...»ammetto con lo sguardo basso, sta per rispondermi ma qualcun'altro entra nella stanza.
«Buongiorno»diciamo io e il castano all'unisono a Carola, che si è appena alzata.
«Di che stavate parlando?»chiede curiosa.
«No niente»risponde Francesco velocemente, per poi dileguarsi e andarsene, non so bene dove.

«Dimmi la verità, che nascondete tu e il signorino?»mi chiede la ballerina alludendo alla scenda di prima.
«Niente»mento arricciando il naso.
Chi mi conosce bene, sa che quando arriccio il naso vuol dire che sto dicendo una bugia.Ma per fortuna lei ancora non mi conosce bene,quindi è meglio così.

«Dai sbrighiamoci, o la Celentano ci fa un testone grande quanto la casetta»le dico cercando di smorzare quel piccolo silenzio creatosi, lei annuisce già pulita e profumata.
Che sbadata io sono ancora in pigiama!

A lezione

Se mi dicevano che per entrare ad amici dovevo fare una maratona per raggiungere la sala di danza in orario,a quest'ora sarei a lavorare come cassiera al conad.

Io e Carola entriamo in sala 3 con l'affanno,stavamo per arrivare in ritardo.
E non posso permettermelo il primo giorno di lezione.
La maestra ci guarda divertite,scoppiando poi in una risata fragorosa.
Perfida!cosa ci trova di divertente?

«Buongiorno ragazze, maratona stamattina?»ci rimbecca continuando a ridere la Celentano.
Ma non trova altro da fare?

«Si maestra,io mi devo ancora abituare ai ritmi»mi giustifico, ma la realtà è che sono stata per più di mezz'ora ad osservare il vuoto mentre Carola mi urlava di muovermi.

****

Finalmente io e la ballerina ritorniamo in casetta dopo parecchie ore, distrutte.
«Siete arrivate in tempo per il pranzo»ci accoglie Luigi con un sorriso sul volto, aprendoci la porta d'entrata.
«Che gentelman»gli rispondi ridendo, per poi addentrarmi dentro la mia stanza a posare giubotto e borsone.

«Mangia che si raffredda!»mi urla Serena,e già la amo!si preoccupa sempre per me.
«Sisi mamma eccomi...»le rispondo timidamente non prima di sedermi.

«Già sono distrutta comunque»dico tra un boccone di gnocchi al sugo.
«Ma poi la maestra rideva perché abbiamo corso per arrivare in orario alla lezione!»continua Carola, precedendomi.

«Ma tu sempre che ti lamenti sei?»dice Francesco con fare scocciato.
Ma ce l'ha così tanto con me?

Ma ce l'ha così tanto con me?

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Nota autrice.
Ciao a tutti,grazie per i commenti dello scorso capitolo,questo è un capitolo di passaggio per far andare avanti la storia,spero vi piaccia e fatemi sapere( ˘ ³˘)♥︎
-lilxlia🤍

𝐀𝐛𝐨𝐮𝐭 𝐥𝐚𝐬𝐭 𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭||𝐂𝐫𝐲𝐭𝐢𝐜𝐚𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora