CAPITOLO 1

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Anche quella sera il sole tramontò inghiottito dall'aria tiepida e calma di settembre, quella stessa aria che avvolgeva anche la casetta di Amici, all'interno della quale, però, c'era tutta un'altra atmosfera e la notte sembrava non aver intenzione di scendere.
Ben 16 ragazzi provenienti da tutta Italia si trovavano lì, a vivere il loro sogno di aspiranti cantanti o ballerini e ovviamente l'entusiasmo non poteva che essere al massimo.
Intorno ai divanetti di quella tanto sognata casetta stavano riuniti molti di questi ragazzi, discutendo del più e del meno, raccontando qualcosa di sé o semplicemente osservando increduli il loro sogno prendere consistenza davanti ai loro occhi.

Tra questi c'era anche Christian, ballerino di hip hop, diciotto anni, capelli castani e una gioia profonda nel cuore per essere riuscito ad entrare finalmente in quella scuola dopo vari tentativi negli anni precedenti.
Se ne stava lievemente più in disparte rispetto agli altri e da quella posizione poteva osservare attentamente i volti di quelli che sarebbero stati i suoi compagni di viaggio: a tenere viva la festa era sicuramente Lda che non sembrava aver problemi nel fare battute e sceneggiate con degli sconosciuti; vicino a lui stavano una ballerina mora e una bionda che lo osservavano ridendo; poi c'era Alex, che era stato il primo cantante ad ottenere il banco e che ora scrutava tutto ciò che lo circondava con sguardo sognante. Tra coloro che ridevano tentando di inserirsi nella conversazione c'era anche un ragazzino con i capelli biondi tinti e le guance lucide di fondotinta. Christian non ricordava il nome di quest'ultimo, poiché al momento della sua entrata questo era già seduto, ma da quello che aveva capito era anche lui un ballerino scelto dal suo stesso maestro, Raimondo Todaro, ed era il più giovane tra i ragazzi entrati quel giorno. Forse era proprio per questo particolare che aveva dipinto in volto quel sorriso così splendido, ma al tempo stesso ingenuo e intimorito.

Dopo un po' Christian si ritirò in camera; aveva scelto la stanza verde, senza un motivo preciso, semplicemente era libera al suo arrivo quel pomeriggio. Entrandovi notò però che non c'erano più solo le sue cose, ma qualcun altro aveva buttato il suo borsone sul letto centrale.
<<Oh... sono cose mie.>> Era Mattia, il ragazzino biondo che Christian aveva notato poco prima in salotto. <<Spero non ti dispiaccia dividere la stanza con me... sei Christian giusto?>>
<<Sì, sono io. No tranquillo per me va bene, scusa ma non ricordo il tuo nome...>>
<<Sono Mattia.>> Si strinsero la mano sorridendosi genuinamente.
<<Quale letto preferisci Mattia?>>
<<Oh, come vuoi tu, non cambia molto per me, se vuoi prendo questo centrale, dato che ci ho già buttato tutte le mie cose...>>
<<D'accordo, allora io starò qui.>> Christian appoggiò la sua valigia sul letto appoggiato alla parete, iniziando a svuotarla sotto lo sguardo attento del suo nuovo compagno di stanza.
<<Tu non parli molto vero?>> Mattia lo interrogò sorridendo.
<<Il giusto diciamo.>>
<<Si nota che sei un tipo riservato... di dove sei?>>
<<Bergamo... dal tuo accento direi che tu invece non sei esattamente delle mie parti>> Risero entrambi.
<<No infatti, Bari>>

Dopo un po' Mattia riprese la conversazione, un po' meno scherzoso di prima: <<Comunque non so per quanto sarò il tuo compagno di stanza, non ho ancora ottenuto il banco definitivamente.>>
<<Ah caspita... devi sfidarti con quel ballerino che era seduto a fianco a te, Nunzio giusto? Ma che stile fai?>>
<<Latino. E sì, la settimana prossima Raimondo deve decidere se tenere me oppure Nunzio... Spero davvero di non sprecare questa opportunità perché ci tengo tantissimo. Ho fatto così tanti sacrifici per essere qui, se dovessi buttare tutto all'aria...>>
Tutto a un tratto, gli occhi di Mattia diventarono lucidi al pensiero di dover rinunciare così presto al suo sogno, proprio ora che stava toccando il cielo con un dito.
Christian gli si avvicinò, intenerito dalla sua sensibilità e gli mise una mano sulla spalla. <<Vedrai che andrà bene, scommetto che spacchi!>>
L'altro gli sorrise lievemente sollevato e guardandolo negli occhi percepì qualcosa, una sicurezza, un appoggio, un conforto di cui aveva terribilmente bisogno.
<<Grazie Chri, sento già che diventeremo ottimi amici!>>


-Writer's space-

Buonasera, spero che vi piaccia questo primo capitolo della storia e che vi inviti a proseguire nella lettura. Penso di pubblicare già anche il secondo capitolo domani, per quanto riguarda gli altri non posso darvi certezze sulla regolarità degli aggiornamenti. Cercherò comunque di pubblicare ogni 2-3 giorni, compatibilmente con i miei impegni.

Tra silenzi💜 [_Zenzonelli_]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora