Partecipanti al concorso

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Da oggi inizia la mia personale ricerca del piacere. Ho lasciato i panni da pittore d'alto borgo e ora indosso dei semplici jeans e una felpa, ore 9 appuntamento dal barbiere. Via la barba , capelli tagliati , niente di eccentrico addosso, solo dei Ray Ban anni 80. Perfetto .

" Massimo, ma certo , passa pure."
Pietro , il mio barbiere e parrucchiere è un uomo sui 40 anni, ha girato l'Italia, e mi da' sempre qualche consiglio giusto.

"Massimo, ma come, tagli tutto? Che succede, qualche fidanzato tradito ti sta' alle costole?"

A Pietro nel passato e' capitato di togliersi qualche sfizio anche lui con certi suoi clienti. Mi capiva al volo e anche se non avevamo gli stessi gusti sotto le lenzuola, era un ottima spalla anche per togliermi le tipe azzeccose.

" Senti Massimo, se vuoi usiamo il solito metodo, una passeggiata con la mia mano sul tuo sedere e poi ti lasciano perdere e manteniamo questa barba fantastica amore."Sorrideva lo stupidone. In effetti , quella della mano sul taschino mio a passeggio era stata la sua trovata storica per seminare del tutto una tipa che aveva preso ad tampinarmi per Mestre ogni qual volta lo  andavo a trovare .

" Eddai tesoro, proprio nulla nulla? Un pizzetto... una barba accennata... dei baffetti ..?"

" Pietro , eddai, smettila taglia e spunta bene sti capelli: vado a caccia!"

"Tu.. a caccia?! Ha-ha-ha , questa è nuova, ma che ti dice la testa? Ne hai quante ne vuoi e ancora non ti bastano? " disse Pietro.

" Mi serve una cura rinvigorente con qualcuna al di fuori dal mio giro. Una normale possibilmente ."

" Amore..." , disse Pietro " e se provassimo noi due ..? " disse prendendomi in giro

Le solite battute sue , non è che ci provasse , era fidanzato anche se il loro era un rapporto piuttosto affollato a volte anche con donne. ( motivo per la quale a volte cercava dei consigli e supporto sul posto) . Comunque mi finii il lavoro egregiamente . Barba azzerata, capelli spazzolati a doc : ero pronto, un perfetto giovane uomo "comune".

Ora mi siedo al bar e scruto le femmine che passeggiano qua davanti. La cameriera mi sorride ,  mi fumo la mia sigaretta in santa pace , nessuna distrazione, devo concentrarmi. Età?... mmm.. dopo le donne mature voglio riappropriarmi di qualche girl al passo con la mia età. Tipo quella che sta' entrando nel negozio di intimo. Si. Alta , vestita senza infamia e senza lode, una ventina d'anni, capelli a caschetto lisci con la riga in mezzo . A occhio e croce una 46 di taglia . Fattibile. Mi alzo e mi dirigo al negozio. "Buongiorno, posso esserle utile? " mi dice la commessa. Una bella ragazza mora, ben truccata, minigonna aderente e smalto rosso . Gia' sta' di troppo , trombabile ma non è lei che voglio. " Do' un' occhiata grazie" le rispondo .
La tipa sta' guardando i reggiseni, che gusti semplici. Una terza... mm.. beh, si' dai , normale. No, lingerie color carne non si può. Eccola si è voltata verso di me , arrossisce e si rigira verso l' appendino. Sta' evitando di acquistare , sembra imbarazzata dalla mia presenza. Eccola dirigersi verso le calze. Gambaletti? O mio Dio, non ne ho mai scopata una con un reggiseno tinta carne come quello e dei gambaletti. Ok, è lei. Mi avvicino . Si scosta , si porta i capelli dietro all'orecchio e abbassa la testa. Mm.. sta' sistemandosi la borsa e si da' un'occhiata allo specchio. Tanto ti sto' vedendo , forza, guardami, guardami. Ok, è fatta. Brava la mia ragazza tester . Qua sotto ancora non si muove nulla ma la mia testa già sta' più avanti. Prendo un paio di boxer neri e vado verso di lei . " Scusami, posso? Mi chiamo Massimo, non vorrei essere inopportuno ma credo che ci siamo visti  al bar di fronte qualche settimana fa'. Volevo solo ringraziarti del tuo consiglio." Rossa in viso ed imbarazzata mi sorride a mezza bocca :" Ciao, hem.. credo che ti sbagli, non ci conosciamo." Tosta la piccola. A quest'ora le veterane mi avrebbero fatto altre domande e quel rossore sincero sarebbe stato dato dal classico fard tuttalpiù . Nessun anello. Non è fidanzata. Non ti mollo piccola. La cassiera le fa' il conto io le sto' dietro. Inspira lentamente piccola , annusa il mio profumo. Lei si rigira verso di me , sorride e riabbassa lo sguardo. Ok, devo escogitare un alibi per farla sentire meno in imbarazzo. Pago velocemente i miei boxer ed esco , lei cammina davanti a me. Culo basso ma pieno, sotto si smuove qualcosa.   

" Accidenti , il biglietto dove cazzo...?!" Lei si gira .

" Che succede? Posso esserti utile?" ( a 90 con i gambaletti addosso e le mutande della nonna color carne... mmmm... si', tanto tanto penso).

" Mi sa' che nella fretta devo aver perso il biglietto per il tram ." le dico

" Beh, se vuoi ne ho uno in più, tanto io ne ho di scorta". (Altruista. Probabilmente mi farebbe godere senza preservativo) .

" Beh, se non ti creo disturbo , sarebbe troppo gentile da parte tua, anche se comunque mi rimane il dubbio di averti già vista qualche settimana fa' ".

" Forse è successo, vengo spesso a negozi, anche solo per passeggiare." (Rossa in viso mmm... si, quando godi che fai? Quando starai con il mio cazzo dentro mentre ti faccio venire? ) . 

" Mi chiamo Elena, a dire il vero non ti ho mai visto, mi saresti rimasto impress.. cioè, volevo dire , ecco, non ... scusami , hem.. beh, ecco il biglietto."

Mi passa quel cavolo di biglietto e le sfioro lentamente le dita guardandola dal basso in su'. ( Faccio il timido anche io così siamo alla pari bimba)

" La mia fermata è più avanti, posso offrirti almeno un caffè veloce al bar per ringraziarti?" ( Dimmi di si, tanto lo so' che ti piaccio .. e dillo... forza bambina)

" Beh, io ... hem.." Sorride imbarazzata . "Non mordo, sono solo contento di ricambiare la tua gentilezza, nulla di più " . " Ok, grazie." (Profuma di poche scopate ... mmm.. già lo sento vivo e .. si' , brava, hai dato un'occhiata veloce ma l'hai notato eh!!)

E' sempre più rossa in volto. Il caffè si prolungò quel tanto di avere il suo numero di telefono. Qualche chat durante la notte visto che viveva con i suoi e poi eccomi qui ad attenderla in macchina una settimana dopo. Stasera dobbiamo uscire . Il mio cazzo scalpita come non mi accadeva da tempo. Non ha il fidanzato . Si sono lasciati da un annetto, uno scialbo, a quanto pare non facevano un gran che sotto le coperte. L'ho stuzzicata appena quel che mi serviva per non farla scappare.Sale in macchina: pantaloni neri, magliettina scollo a V , profumata e capelli stirati che continua a muovere tra le dita. Ti piaccio e mi vorresti provare penso . Hai bisogno di un bacio come l'acqua per gli assetati e io te la continuo a guardare quella tua bocca .. il cazzo mi spinge nei pantaloni che vorrebbe uscire e farsi vedere ma non posso sbagliare di una virgola stasera. Si, brava , guardalo sotto i miei pantaloni tirati, fai finta di nulla ma ormai l'hai notato ... Ecco, ora! Le scosto i capelli , lei abbassa la testa e..(..)

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