N/A in questo capitolo Diana sará nominata col suo primo nome, Edith, come in tutti i prossimi capitoli con dei ricordi.
Edith se ne stava seduta sul muretto che circondava tutta la scuola. Tracy, vicino a lei, le parlava di come aveva splendidamente passato le sue vacanze estive.
Edith viede Luke spuntare da dietro il cancello. La canottiera larga gli stava d'incanto, e non era solo Edith a pensarlo. La quindicenne si morse il labbro continuando a guardarlo.
Affianco a Luke c'era Calum. Luke gli chiese qualcosa che da lì Edith non poteva sentire. Calum brobottó in risposta e Luke si mise a ridere dandogli una gomitata. Sul viso del moro spuntó un sorriso e di scatto diede un pugno al braccio di Luke.
Erano fatti così quei due: diversi, ma uguali. Dove andava Luke andava Calum, pensavano in sintonia, si dividevano tutto. Eppure erano così diversi tra di loro, di aspetto. Capelli mori, pelle scura, occhi color cioccolato, Calum. Capelli biondi, pelle lattea, occhi azzurri Luke.
Il biondo si era fatto un pearcing al labbro quell'estate. Ma questo, Edith, lo sapeva giá. Lo aveva visto per strada con quell' aria scazzata che aveva spesso, quand' era solo.
-Quindi il tasso è scappa...Ehy! Mi stai ascoltando?- Edith si giró verso Tracy che la guardava male aspettando una risposta. Edith annuì, infondo cosa c'era di piú interessante di un tasso e la madre di Tracy? Nulla secondo la sua amica.
-Comunque, tu come hai passato le vacanze? E non dirmi che eri a casa, che sono passata ben tre giorni di seguito appena tornata, e tu non eri a casa.- Tracy incorciò le mani al petto, aspettando una risposta.
Edith maledì Tracy per essere andata a casa sua proprio quando lei era da Ashton.
Nessuno sapeva di Ashton, era suo e basta.
-Ero dai nonni..- rispose. Tracy annuì.
-La bimba era dai nonni-una voce rise.
-sfigata- rise ancora.
-Luke. Stai. Zitto.- disse a denti stretti Edith. Luke si avvicinó pericolosamente al suo viso.
-E perchè dovrei?- ghignó in risposta.
-Io almeno li ho, dei nonni, tu no. Quindi fa il favore di essere rispettoso.- rispose lei. Non aveva rispetto manco della sua famiglia?
-E chi sei tu per dirmi cosa fare? E che ne sai se li ho o meno? Che sei? Una stalker?-
-Luke fottiti.- rispose Edith. Non l' avrebbe mai capito, a lui.Edith era uscita dalla classe. Non ne poteva piú. Per una volta desiderava di avere Luke in classe, almeno la noia sarebbe diminuita. Da come ne parlavano i suoi compagni di classe, lui e Calum facevano sempre andare fuori di testa gli insegnati, ecco perchè erano stati bocciati un anno.
Un braccio le si avvinghió al fianco, mentre una mano le tappava la bocca. Venne trascinata indietro mentre lei si dimenava. Ad un certo punto diede un colpo al suo agressore.
-Ahia!- la voce inconfondibile di Luke risuonó nel corridoio, nonostante lui avesse solo sussurrato. La presa su Edith si fece meno forte e la ragazzina se ne liberó definitivamente.
-Che cazzo fai Luke?- urló a bassa voce. Luke ghignó e si appoggió con la spalla ad un armadietto.
-Niente. Mi annoiavo.- rispose lui.
-Stupido.- rispose lei spingendolo.
-non così offensiva, mi raccomando, non vorrei piangere per tue offese, lo sai che sono sensibile.- la sfottè. Le prese entrambi i polsi ed incominció a giocare con le mani della ragazzina.
-Mi molli? Devo tornare in classe!- si lamentò arrabbiata Edith.
Luke intanto faceva scontrare le sue mani tra di loro, simulando un' applauso.
-Che lagna che sei- Luke bloccó le mani quando furono lontane, in modo tale da guardarla negli occhi.
-chi era il ricciolo?- Edith si immobilizzó.
-E tu come...?-
-Io e Calum eravamo lì- fece le spallucce.
-Poi sono io, la stalker..- sussurró Edith.
-Ripeto, e rispondi che non ho voglia di aspettare: chi era il ricciolo?-
-Nessuno che ti interessi.- rispose dura. Luke fece un sorrisetto.
-Era il tuo ragazzo? Ow.. La mia bimba sta crescendo- rise.
Edith avvampó. Ashton non era il suo ragazzo. Aveva tre anni in piú di lei, quindi quasi sicuramente ai suoi occhi era ancora come una bambina.
Edith gli diede un colpo.
-Smettila di immischiarti.- Luke la guardava vuoto. Lui era sempre stato vuoto.
-Ora mi stai stancando peró. Puoi anche andartene.- gli rispose lui sbuffando. Luke si morse il labbro mentre guardava il cellulare, che si portó di scatto all' orecchio.
-Calum prendimi il gelato.... Si.. Biscotto e crema, lo sai...- Luke le lanciò un' occhiataccia spingendola con una mano lontano da lui. Edith si mise le mani nelle tasce dei jeans e se ne ritornó in classe, capendo due cose. Primo, a Luke piaceva il gelato al biscotto e crema. Secondo, Luke era terribilmente sexy con quel pearcing.--
-Ed... Quando la smetterai? Così posso sposarmelo!- Esclamó Tracy sbuffando. 'Ed' era l' odioso soprannome da maschio, che Tracy aveva dato a Edith, e lei, ogni volta che lo sentiva, sbuffava e alzava gli occhi al cielo. Savolta peró era troppo impegnata a ridere.
-Ma chi? Luke? Ragazza fidati, sei fortunata se ti scopa.- rise più forte. Tracy si alzó di scatto, arrabbiata.
-Sei sempre la solita! Ma non vuoi il meglio per me? Per la tua migliore amica? O dovrei dire... Unica amica-sorrise maligna. A quel punto anche Edith si alzó, facendo strisciare rumorosamente la sedia sul pavimento della mensa.
-Che cazzo stai a dire? Ma ti senti? Sembri solo una bambina viziata. Anzi, lo sei.- sbottó. Tracy, rossa in volto si giró e se ne andó.
Edith sbuffó, per poi alzare lo sguardo su di lui.
Luke la stava guardando sorridendo come sempre malignamente. A lui piaceva vederla cedere. Lo divertiva.
-Cosa guardate voi?- urlò alle teste girate nella sua direzione. A grandi passi uscì dalla mensa.
Dopo un quarto d'ora a girare per i corridoi, Edith si sedette contro gli armadietti, lasciando le gambe distese davanti a sé.
Quando sentì dei passi alzó lo sguardo versi dove arrivava il rumore.
Calum camminava nervoso parlando al telefono.
-Harry, non credo sia una buona idea. Lo sai che Luke si butta subito nelle missioni suicide, ma non permetterglielo... Lo so che sono come un fratello! Ma non sono suo padre, non posso comandarlo.- Calum sbuffò. Era molto alto per la sua etá, mostrava come Luke diciassette anni, l'etá di Harry Styles, un ragazzo spericolato e pericoloso, come Luke.
-Promettimi che lo farete solo stasera. Poi basta... Okay, si... Ciao- chiuse la chiamata girando il corridoio vicino ad Edith.
La ragazza guardò dove il ragazzo era appena sparito. Di che cavolo stavano parlando quei due?La sera Edith tardò un po' a tornare a casa, ma tanto la madre e la sorellina erano dalla zia, ad Amsterdam.
Buttò lo zaino nel solito angolo vicino alla porta, togliendosi poi velocemente le scomode scarpe.
Cenò in fretta e andò a dormire presto.
Dopo qualche ora però, verso le tre del mattino, si svegliò. Aveva sempre avuto un sonno leggero e sentendo delle voci sussurrate si svegliò dal suo sonno.
-Muoviti cazzo!- la prima voce veniva da dietro di lei. Spalancò gli occhi, con il cuore che batteva a mille.
-Tranquillo. Uhuu, e così legge Twilight la ragazza eh?- ridacchiò piano una voce.
-Rimettilo al suo posto Hemmings- disse la prima voce anch'essa divertita.
A sentire quel cognome Edith si mosse impercettibilmente.
-Dai, passiamo alle altre stanze.- sussurró quello che ormai era Luke Hemmings.
Edith chiuse gli occhi mentre i due passavano difronte a lei.
Uno dei due si fermò però, si avvicinò al corpo della ragazzina e si piegò verso di lei.
-Da quanto sei sveglia?- chiese. Edith capí di essere stata scoperta, così aprì piano gli occhi, incastrandoli con quelli di Luke. Lui la guardava serio.
-Da un po' bastardo.- sussurrò lei piena di odio. Il secondo ragazzo, sentendola parlare di avvicinò.
-Non dire nulla, ragazzina.- la minacciò. Era bellissimo. Anche al buio Edith potè ammirarlo.
-Harry, non dirá nulla.- disse duvertito Luke.
-Voi ridatemi tutto, e non dico niente.- i due si guardarono. Harry si abbassò al suo livello, scrutandola attentamente.
-Mi piaci.- si passò la lingua tra le labbra, annuendo.
-Va bene, ma ci dai anche dei soldi.- Edith si mise seduta.
-Te lo puoi scordare.- Harry alzò gli occhi al cielo, togliendo dalla tasca un coltellino.
-Io dico di si.- rispose lui. Edith lanciò uno sguardo a Luke, che divertito guardava la scena.
-Non ho tanto.- rispose lei cedendo.
-Ci va bene tutto King - sorrise Luke.-LUKE!- Calum arrivò onfuriato verso il biondo. Harry, affianco a Luke, alzò gli occhi al cielo continuando a fumarsi la canna.
-Dove cazzo eri?- il tono era più calmo. Era difficile che Calum si arrabbiasse davvero. Era sempre calmo, Luke avrebbe voluto saoere come faceva. Ogni volta che glielo domandava lui alzava le spalle sorridendo divertito.
-Guarda qua Hood. Cento!- Harry vece svolazzare davanti al moro i soldi che Edith gli aveva dato.
-Ti avevo detto di non portarlo con te, coglione.- Harry e Calum non erano mai andati d'accordo.
-E io l'ho fatto, problemi Gengiskan?- chiese con sfida lui. Calum lo guardó storto prima di sputargli ai piedi.
-Andiamo Hemmings.- Ordinò a Luke. L'amico salutò Harry Styles e lo seguì.
-Edith non dirá nulla, tranquillo.- disse dopo un po'. Calum si bloccò di scatto.
-Vi ha visti? Credi veramente che quella non ti denunci?- rise Calum maligno. Luke in effetti ci aveva pensato, ma l'euforia del momento lo aveva trascinato.
-Vedrò al momento Cal.- gli disse.
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Diana.
FanficRitornare, dopo essere scappati lontano, spesso non è la miglior scelta da fare. Eppure era successo. Cosa sarebbe accaduto ora? Ora che tutto stava per tornare?