"Solo... ricordati che a volte le persone non sono come le crediamo."
-cittá di carta-Quando si staccarono, il rossetto nero di Diana era sulle labbra di Luke, e le sue labbra non erano piú nere, ma rosse dal bacio. Le guancie arrossate e lo sguardo basso rendevano Diana indifesa.
Perchè sembrava indifesa? Lei era forte! Perchè a Luke sembrava allora di vedere una parte nascosta di Diana?
-Slegami- ordinó Diana interrompendo il silenzio.
Le mani di Luke, che erano sul fondo della schiena di Diana, non si mossero. A quel punto Diana guardó negli occhi Luke.
Aveva sempre pensato che quegli occhi non potevano esistere da nessun' altra parte. Erano di Luke e basta. Erano celesti con delle spaccature blu. Unici e bellissimi. Diana guardó gli occhi di Luke. Non guardó Luke. Voleva rendere suo quel colore che tanto le piaceva.
-Ehy Winx, credo stia salendo Cal- le mani di Luke andarono a pulirsi le labbra.
-Aspetta, ne hai ancora un po'- Diana, ancora con le mani legate, pulì velocemente un angolo della bocca del ragazzo.
-Luke! Diana!- Calum entró sussurrando.
-Bastardo vieni e aiutami a sciogliere Diana-
-Eccomi.- la tendo fu scostata lentamente, in modo da non far rumore. Come Cal li vide restó un' attimo immobile, come per capire la scena, poi si mosse velocemente e slegó i piedi di Diana.
-Razza di imbecilli..- sussurró la ragazza mentre le slegavano le mani.
-Ci ringrazierai un giorno-
-Oh, non sparare cazzate-
-Si vabbe, comunque tuo padre crede che tu e Luke siete andati a mangiare un gelato, quindi dovete in qualche modo trovarvi fuori di casa- sorrise innocentemente Calum.-Diana muoviti! Metti il piede sinistro li.. No! Quello è il destro!- Luke dava indicazioni a Diana su come muoversi per scendere dalla finestra.
-Ricordami di uccidere Calum- ansimó Diana quando con un salto arrivó a terra.
-Mettiti in fila prima- rise Luke mentre andava a suonare il campanello. Il sole stava per tramontare e il giorno dopo ci sarebbero stati gli allenamenti delle cheerleader. Diana stava pensando di rinunciare al posto del capitano, non ne aveva voglia.
Il padre li andó ad aprire.
-Ciao ragazzi-
-Ciao- risposero entrambi. Il padre era felice di vederli insieme.
-Finalmente avete messo da parte le vostre ostilitá e vi siete resi conto di volervi bene. Bravi ragazzi- si complimentó l'uomo.
-Cosa? No Alex ti sbagli, lei mi ha obbligato perchè Calum non poteva accompagnarla al momento, niente di piú-
-Uhm.. Certo.. Bei capelli Diana, sembri una winx- Luke trattenne una risata vedendo Diana spalancare gli occhi.
-Winx? Io?-
-Si, come si chiama quella rossa.. Musa? Quella della musica- ricordó il signor King.
-Ma non ha i capelli corti?- chiese Luke.
-Ignorante, nella serie dove si evolvono ha i capelli lunghi-
-Evolvono? E in cosa?-
-Farfalle-
-L' ho sempre saputo che eri un bruco palla Diana- Diana, sorprendentemente, rise.
-Va al divolo Luke- rise ancora.
-Ragazzi a dormire ora. Dovete andare a scuola domani, su! Spero abbiate fatto i miei compiti-
-Cazzo- Calum aveva sentito l'ultima parte del discorso.
-I compiti!- tutti e tre salirono velocemente le scale, giocando a chi arrivava per primo in cima. Vinse Luke.
-Venite in camera mia?- chiese Calum. I due annuirono e, tempo cinque minuti, il trio si ritrovó nella camera di Calum.
Diana si guardó intorno, era abbastanza maschile, come stanza. Striscioni di alcune squadre erano arraccati all' armadio, i CD erano sparsi nella scrivania e il letto era sfatto.
-Bella stanza- disse Luke. Calum fece le spallucce.
-Lo so, è la mia- rispose ovvio Calum. Il moro era seduto sulla sedia della scrivania, Diana sdaiata a pancia in giù sul letto sistemato un po', mentre Luke era vicino alla ragazza, peró seduto con la schiena al muro
-Diana, aiutaci.-
-Cosa? Perchè?-
-Perché sei brava- Diana, che non aveva voglia di discutere annuì. Incominció a dettare ció che scriveva, fermandosi ogni tanto per fare domande.Il giorno dopo, il padre di Diana, non sentendo nessuno svegliarsi, salì le scale. La stanza di Diana era vuota, idem per quella di Luke.
Quando aprì quella di Calum vide il proprietario sdraiato a terra con un quaderno affianco, Luke parzialmente sdraiato,con la testa di Diana sul petto. Tutti e tre erano addormentati. Alexander rise divertito. Chiuse la porta e per quel giorno, li lasció riposare.
STAI LEGGENDO
Diana.
FanfictionRitornare, dopo essere scappati lontano, spesso non è la miglior scelta da fare. Eppure era successo. Cosa sarebbe accaduto ora? Ora che tutto stava per tornare?