-1° giorno.

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Cosa ti aspetti?

Siamo maledetti,

A fare sta vita

Si diventa freddi

-(LowLow)-

Per tutta la cena il padre di Diana non aveva fatto altro che parlare.

-Quindi ragazzi miei, per prima cosa, grazie. Davvero, sono felice che mia figlia abbia delle persone come voi al suo fianco- a qual punto a Diana si soffocò con un sorso d'acqua. Il padre le lanciò un occhiataccia, Calum una divertita e Luke, come sempre, una infastidita.

-Stavo dicendo.. La paga sarà ottima, avrete dei giorni di svago e per il momento potrete lavorare per sei mesi, poi dopo si deciderà.- la faccia di Alexander si fece più seria.

-Voi sapete il motivo di tale decisione?- Diana sbatté le posate sul piatto. Era stanca di stare li. Il padre sobbalzò.

-Vado in camera.- non si curò nemmeno di sparecchiare la sua parte come ogni sera, e salì in camera sua chiudendosi a chiave.

-Cos'hai nel collo?- chiese Calum a Luke quando salirono le scale che portavano alle camere.

-Diana- rise Luke. Calum lo imitò dandogli una gomitata.

-Ragazzo fai sempre colpo eh?- Luke fece le spallucce per poi entrare nella sua 'camera' chiudendosi la porta dietro le spalle.

La mattina dopo fu un incubo. Quando Diana si alzò, con i capelli sconvolti, gli occhi piccoli e la voce impastata dal sonno, dovette trascinarsi verso il bagno. Appena uscita dalla camera, come due rinoceronti, Luke e Calum le vennero addosso mentre giocavano a rincorrersi per darsi i colpi più forti e per vedere che arrivava per primo alla colazione.

Diana uscì dal bagno, con solo un accappatoio a coprirla, Luke uscì dalla sua camera con spazzolino e bagnoschiuma in mano. Alzó un sopracciglio.

-Accappatoio? Non usi come tutte un asciugamano?- poi notò una cosa in Diana oltre alle gambe in bella mostra.

-Sei strana-

-Mi sono appena svegliata e lavata Luke. Non sono nei miei momenti di bellezza totale, mi dispiace.- ironizzò Diana.

-Intendo senza trucco. Sembri più piccola- detto questo Luke, chiuse la porta del bagno in faccia a Diana.

Quando mancavano dieci minuti alla scuola, Diana, stanca di bussare alla porta di Luke gridandogli di muoversi, entrò senza bussare. E rimase senza fiato.

-Cazzo, sei ancora così?- Luke si giró verso Diana, ancora a petto nudo. I jeans gli cadevano sui fianchi mostrando tre, quattro centimetri dei boxer.

-Esisteva un tempo una cosa chiamata privacy- sospiró Luke infilandosi una maglietta con un dinosauro stampato sopra.

-Muoviti mi devi accompagnare- Luke la seguì fuori dalla stanza.

-Cosa? Io? Perchè? Dov'è Calum quando serve?-

-Tu sei la mia guardia del corpo-

-Anche Calum-

-Calum è giá andato e mio padre mi ha obbligato ad aspettarti, quindi muoviti- le labbra nere si muovevano velocemente e Luke sbuffó stanco di sentirla parlare.

-sta zitta che è meglio Ombretto- Diana si fermó di scatto e Luke le finì addosso.

-Ma sei scema?-

-Come mi hai chiamato cavernicolo?-

-Ombretto, perchè?-

-Ma tu con la stupidità ci vivi?-

Diana.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora