-Travis.

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«Ti faccio una promessa, sarò il tuo più grande rimpianto !»

Quando Luke tornò a scuola, vide due volanti della polizia. Parlavano con Harry Styles.
Dopo un po' notó Harry camminare infuriatò verso di lui, sotto gli sguardi sorpresi delle persone.
-King ha detto tutto.- disse. Luke aggrottò le sopracciglia. -Tranquillo, non possono incolparci di nulla. Non hanno le telecamere di sicurezza e oltretutto avevamo dei guanti, come poterbbero incastrarci?- sorrise un po' più sicuro Styles. Luke annuì.
-Ah, Luke?- lo chiamó quando se ne stava per andare. Lui si girò confuso.
-Gliela faccio pagare.- Entrambi sorrisero.

-Pronto? Mamma?... Si? Davvero? Fantastico, grazie.... Ora devo andare, grazie mille, ciao.- chiuse la chiamata. Edith sorrise eccitatata. Il giorno dopo sarebbe andata da Ashton.
Uscì dal bagno, andando a lavarsi le mani. Quando alzó lo sguardò però notó due paia di occhi osservarla.
-Come mai non siete in prigione?- scherzò. Una delle due figure si staccò dal muro.
-È così che tratti il tuo miglior amico Queen?- Chiese Luke avvicinandosi molto alla sua persona. Edith annuì. Era a scuola, cosa le potevano fare?
-Vedrai, un giorno te la faremo pagare.- ridacchiò Hemmings. Harry era dietro di lui, aveva preferito lasciarlo fare.
-E quando? Tra due, tre giorni?-
-No.- rise Luke. -Quando meno te lo aspetterai.-

Myriam e Jhon erano sempre insieme. Erano due ragazzi pieni di vita che volevano girare il mondo. Edith li aveva conosciuti quando loro avevano 18 anni mentre lei solo 12. Stavano insieme da un'eternitá e si erano sposati subito dopo che Jhon, ovvero il piú piccolo dei due, aveva compiuto la maggior etá.
Ashton era il fratello di Myriam, per questo Edith li aveva conosciuti. Era in buoni rapporti con loro e Myriam era una delle sue poche amiche.

Edith se ne stava con la testa poggiata sulle gambe di Ashton. Il sedicenne le sorrideva giocando con una ciocca dei suoi capelli mori. Il padre di Ashton era seduto sul divano affanco al loro e guardava una partita di golf in diretta. Dalla cucina si sentiva il leggero chiaccherare della madre di Ash e di Edith.

La porta d' ingersso si aprí, rivelando due figure. Myriam e Jhon. La ragazza era in lacrime e sorrideva, mentre Jhon sembrava nervoso e si mordicchiava il labbro inferiore. Il parde di Myriam ed Ashton si alzó andando dalla figlia e lanciando un'occhiata di fuoco al ragazzo al suo finaco.

-Cosa le hai fatto?- sibiló il padre. Da parte di Jhon si sentirono varie imprecazioni.

-Rupert? Che succede?- dalla cucina comparve la madre di Ashton, Margherita, intenta ad asciugare un piatto. Appena lo sguardo della sigbora si posó su Myriam fece cadere il piatto a terra.

-Okay che Myri non piange mai, ma addirittura far cadere il piatto della nonna...- sussurró Ashton. Edith ridacchió.

-Vi prego sedetevi, devo.. Dobbiamo dirvi una cosa molto importante.- disse tra le lacrime Myriam. Tutti si sedettero sui divani e stettero in silenzio, finchè Rupert, stanco di quella situazione parló.

-Ragazzo se l' hai messa incinta ti ammazzo.- disse. Jhon impallidì.

-Cazzo!- sussurró per poi girarsi verso il muro e sbatterci la testa.

-Papà, tu non lo ammazzerai il padre di tuo nipote.- Rupert si giró fulmineo verso la figlia. Degluttì.

-É.. È un maschio?- si vedeva che non sapeva cosa dire.

-Bhe no. Potrebbe essere anche una fem.. Okay sto zitto..- arretró Jhon dopo esere stato incenerito con lo sguardo da Rupert.

Margherita si alzó in piedi andando ad abbracciare i due prossimi genitori.

La madre di Edith se ne stava con le mani sul petto e sorrideva commossa.

Ashton e Edith invece erano diventati di colpo seri.

-Non gli cambieró i pannolini!- esclamó Ashton.

-Oh ma nemmno io- concordó il padre appena ripreso dal suo stato di choc.

Edith si alzó ridendo.

-Auguri Myri!- disse. Sapeva che quei due ragazzi volevano essere liberi di andare in giro per il mondo. Ma l' arrivo di un bambino complicava le cose.

-Avete deciso se volete tenerlo?- chiese la madre di Edith.

-Si. Anche se avevamo altri piani per il nostro futuro abbiamo deciso di rinunciarci per il bene di Travis.- disse Myriam.

-Cecily.- la corresse Jhon.

-Travis.- gli diede un colpetto Myriam. Jhon sbuffó.

-Secondo me è un maschio.- disse Ashton.

-Secondo me femmina- affermó Edith.

-Scommettiamo un bacio se vinco?- chiese Ashton porgendole la mano.

-Va bene. Ma se vinco io tu mi farai parlare con Seth.- gli strinse la mano Edith.

-Affare fatto-

-Bene.-

-Ragazzi! Come fate a scommettere su una piccola creaturina?- disse stizzita Margherita. Edith e Ashton ridacchiarono facendo le spallucce.

-Noi andiamo in camera.- disse Ashton. Gli altri annuirono.

Alla fine del nono mese il bambino nacque. Era un maschio.

Decisero di chiamarlo Travis, siccome anche Myriam e Jhon avevano scommesso.

Ash e Edith si trovavano fuori dall' ospedale.

-Ehy.- disse Ash.

-Ehy..- rispose confusa Edith.

-Lo sai cosa mi devi dare?- sorrise malizziosamente Ashton. Edith diventó rossa.

-Uhm.. Bho.. Cioè, non lo so- divagó.

-Un bacio.- affermó felice Ashton.

-Ehm si certo..- il ragazzo, ormai diciassettenne, rise e si alzó in piedi, trascinando con lui la ragazzina.

Edith rimase con gli occhi fissi sul pavimento. Sentí un dito sotto il memto sollevarle il viso. Poi, velocemente, le labbra di Ashton si posarono su quelle di Edith schioccando tra di loro. Ashon si separó subito sorridendo.

-Visto?- Edith rimase imbambolata a guardargli gli occhi. Stavolta si avvicinó lei.

Il bacio duró di piú. Edith si fidava di Ashton, e lui si fidava di lei.

#autrice

Ehy! Ecco un altro capitolo di ricordi. Spero vi piaccia nonostante sia corto.

Piccola richiesta, anche se non mi piace tanto chiedere certe cose, ma un voto me lo potete mettere? :)

Ciao

XxGiulia

Diana.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora