《Sbalzi d'umore che hanno nome e cognome..》
La partita di football era finita. La loro squadra aveva vinto. Di nuovo. Negli spogliatoi delle cheerleader era sempre la stessa storia. Le ragazze andavano da una parte all' altra aspettando che le doccie si liberassero, andando in giro in topless cercando magliette, pantaloni e gonne, chiedendo trucchi e spazzole e chiaccherando sulla partita o su un ragazzo carino dell' altra squadra.
Per Diana era fastidioso stare in quell'ambiente.
Quando uscì, indossando una gonna nera a vita alta che le arrivava a metá coscia e una camicetta bianca a maniche corte, si legó distrattamente i capelli che in quel momento le facevano caldo, in una coda alta e veloce.
-Lukey, perchè non posso?- Tracy aveva le mani intorno al collo di Luke, che la ignorava mentre usava il cellulare. Diana si avvicinó.
-Non puoi e basta. Smettila di fare la scassa palle.- Tracy fece una faccia offesa.
-Ehy Tracy, molla il mio ragazzo- Tracy sbiancó, idem Luke. La guardarono. Diana scoppió a ridere.
-Oddio le vostre facce!- rise.
-Ti piacerebbe essere la sua ragazza, quando non l'hai nemmeno baciato- la
-Tracy attenta a quel che dici- Diana le sorrise con sfida. Si avvicinó a Luke. Con una mano gli prese il volto e lo guardó sorridere.
-Sei sempre così avventata- sussurró divertito Luke. Subito dopo Diana lo attiró a se baciandolo.
Erano passate due sttimane da quell'ultimo bacio, ed entrambi si erano comportati come se nulla fosse successo.
-Soddisfatta?- chiese Diana. Ormai in quei due mesi aveva imparato ad odiare Tracy, forse quanto odiava Luke.
In realtá il suo odio verso Luke era continuaente vacillante. Vivere con lui significava conoscerlo e scherzarci insieme, le rare volte che accadeva.
Luke mise una mano sulla schiena di Diana.
-Vogliamo andare, fidanzata?- chiese. Diana ridacchió e annuì.
-Luke devo andare al centro commerciale con Cal, lasciami al "Dakota's Bar", ci dobbiamo vedere li.- Luke annuì.
Come Diana salì sulla moto, mostrando le gambe nude, Luke portó le mani della ragazza intorno alla sua vita.
-E lasciale qui anche le prossime volte- ordinó Luke.
Parlavano piú spesso, anche se erano discorsi inutili. Scherzavano pure nel prendersi in giro e nessuno dei due aveva un comportamento freddo nei confronti dell'altro. Quando a loro due si aggiungeva Calum, cioè quasi sempre, il trio si metteva nei divani, e scherzava.
Era stato un cambiamento radicale. Diana e Luke bisticciavano non spesso ma lo facevano. E quando succedevano erano liti accese, e duravano al lungo.
Luke e Diana, alle domande del signor King sulla loro nuova amicizia rispondevano con un semplice "Ci odiamo".
Come Diana scese dalla moto, Luke partì.
-Ehy Diana!- Calum si avvicinó in fretta. Diana gli sorrise.
-Da chi incominciamo?-
-Luke!- ripose Calum.-Mi spieghi come hai fatto a dimenticarti di quattro anni fa, quando Luke ha suonato tutto gasato la chitarra? E poi non ci credo che non l'hai sentito suonare in questi anni?- Si trovavano in un negozio di musica. Mancavano tre giorni a Natale e sia Calum che Diana stavano cercando dei regali.
Diana scosse la testa ridacchiando leggermente.
-Cal! Che ne dici di questo? É perfetto. Il pinguino che suona la chitarra, mi manca solo lo specchio e con Luke ho finito. Tu che hai comprato?-
-CD dei Nirvana. É il primo. A Luke manca. Anche se è costato un po' credo che gli piacerá e molto.-
-Ora? Cerchiamo il regalo per te-
-Per me?-
-Si, mi sa che ti regalo due buoni pasto per Nando's-
-Cioè a me due miseri buoni pasto e a Luke il pinguino con la chitarra e in piú uno specchio?-
-Forse hai ragione.. Ti va bene quella maglietta che abbiamo visto all'inizio con le maniche nere e il petto bianco? Tanto ci dobbiamo passare per Micheal.-
-Okay, a te che ti regalo?- si chiese Calum.
-Rossetto nero-
-Un altro?-
-Mi sta finendo..-
-Va bene..- sospiró lui.Tornati a casa Diana vide una macchiana blu metallizato parcheggiata difronte a casa.
-Oh no, non l'hanno fatto- la ragazza corse verso la porta d'ingresso. Aprì velocemente mentre Calum la raggiungeva sulla porta. La spalancó e rimase ghiacciata. Di fronte a lei Ashton e Melody stavano seduti sul divano. Melody era sopra le gambe di Luke.
-Ho detto per prima che sei brutto. Non poi dirmi che sono brutta solo dopo che te l'ho detto io, non ha senso!-
-Quello che hai detto tu non ha senso- ribattè Luke imitandola nel incrociare le braccia. Incominció a muovere le gambe e Melody andava su e giú.
-Melody!- la dodicenne si giró verso Diana e sorrise.
-Diddy!- si alzó dalle gambe di Luke e corse verso Diana.
-Oddio ti sei tinta i capelli.. Li voglio anche io così-
-Mel dov'è Sandra?- il rumore dei tacchi neri della madre risuonó in un momento di completo silenzio. Dalla porta della cucina comparve Sandra.
Diana e lei si guardavano in silenzio.
-Ciao Diana- Ashton interruppe quello scambio di sguardi.
-Ciao Ash- sorrise poco Diana.
-Diddy mi devi far vedere la tua camera! L'hai promesso- Melody tiró il braccio di Diana. La blu lanció un'occhiata ai presenti.
Calum e Luke erano vicini mentre si sussurravano qualcosa, Sandra non incroció lo sguardo perchè si giró e tornó in cucina, Ashton invece la guardava. Aaveva voglia di parlarle.
Quando Diana aprì la porta della sua stanza con la chiave appesa al collo, Melody vi ci si fiondó dentro.
Si guardó intorno ammaliata.
-É fantastica..- sussurró.
Delle lucine di Natale erano appese in alto ai lati della stanza e altre, sempre di quella bianca luce fredda, cadevano come se fossero una cascata, dalle pareti, dalla finestra e dalla testiera del letto a due piazze di Diana. I muri celestini avevano appesi alle pareti poster di Maroon 5, One direction, Macklemore, Miley Cyrus e di qualche attore come Jhonny Depp.
Sopra il letto c'era una mensola in cui vi erano pupazzi di piccole dimensioni. Sul letto addossato per un lato al muro, un grande orso di peluche se ne stava li seduto, circondato da una serie di cuscini ai piedi della fine del letto, che rappresentavano le emojy di Whats app.
Il letto a doppia piazza aveva delle coperte con una stampa della notte. Addossati su un muro c'erano dei mobiletti con dentro forse i vestiti di Diana e sopra di essi vi erano riposte una serie di fotografie.
Diana e Tracy a dieci anni, Diana a pochi mesi, Diana e Melody, Melody insieme a Sandra e Diana, Ashton e Diana e una piccola foto, recente, come diceva la data ad un lato, di Calum e Luke addormentati e Diana in mezzo che faceva i compiti.
-Luke lo odio- storse il naso Melody. Diana rise, si assomigliavano molto nonostante non fossero sorelle di sangue.
Melody si guardó ancora intorno. Ogni tanto tra una serie di poster c'erano delle foto e disegni.
La dodicenne spalancó i suoi occhi neri.
-MAMMA! DIANA HA PASTICCIATO CON UNA BOMBOLETTA IL MURO!- la diciottenne inseguì di corsa la sorella mentre scendevano le scale.
-Idiota non dirlo!- Diana infatti aveva disegnato in un piccolo punto una crepa. Una crepa uguale al suo tatuaggio sul fianco.
-Wow Diana, non ti facevo così trasgressiva- rise Calum. La ragazza se ne stava in piedi, rossa in viso, con la mano sulla bocca di una dodicenne scatenata.
-Ti odio marmocchia- sussurró a Melody.
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Diana.
FanfictionRitornare, dopo essere scappati lontano, spesso non è la miglior scelta da fare. Eppure era successo. Cosa sarebbe accaduto ora? Ora che tutto stava per tornare?