-Clifford.

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Lets seize the day, lets burn away
Don't let the colours fade to gray
We'll never be as young as we are now
-Never be (5seconds of summer)-

Tre settimane piú in lá Diana era seduta in mensa, usando il cellulare a messaggiare con Ashton.
Ash: sono a 10 minuti dalla scuola. Vuoi che ti chiami quando arrivo?
Diana: Aspetta.. Quindi arrivi quando usciamo? Oh cazzo...
Ash: non hai le ore pomeridiane?
Diana: no.

Diana si guardó in giro mentre metteva il suo cellulare nella tasca dello zaino. Vide una chioma bianca, con una striscia nera al centro avvicinarsi. Guardó chi mai poteva portare quella strana tinta. Un ragazzo, col piercing al sopracciglio la stava guardando mentre si sedeva in una sedia vicino a lei. Il ragazzo aveva il vassoio pieno di cibo. Diana invece aveva rinunciato a mangiare siccome c'era la pizza e a lei non piaceva proprio.

-Ciao.- disse arrogante la mora. Cosa ci faceva lui seduto vicino a lei?

-Ciao.- rispose il ragazzo addentando il trancio di pizza.

-Micheal- disse mentre masticava. Diana fece scorrere lo sguardo sulla mensa, pur di non guardarlo parlare a bocca piena.

-Diana.- rispose dopo un po'. Micheal aveva finito il suo pranzo e si preparava ad uscire. Tra poco avrebbero fatto suonare la campana.

La porta della mensa si aprì rivelando un ragazzo di satura normale, con dei riccioli portati indetro da una bandana, e il viso che, secondo Diana, assomigliava ad una ranocchia. Attaccato alle sue gambe c'era un bimbo.

Diana si alzó di scatto facendo rivolgere molti visi curiosi verso di lei, che man mano che i secondi passavano furono i visi di tutta la mensa.

-Ash!- urló Diana mentre si avvicinava alla strana coppia. Il bimbo appena la vide sorrise e cercó di staccarsi da Ash per andare verso Diana, che si avvicinava molto velocemente. La ragazza si abbassó e tese le braccia facendoci finire dentro il bambino che incominció ad abbracciarla ridendo come un bambino puó fare. Diana lo prese in braccio e si rivolse ad Ash.

Chi era quel bambino? E il ragazzo? Queste domande si attorcigliavano nella mente di Luke, eppure sembravano avere tutte la risposta. La mensa intera la guardava. Guardava una ragazza con in braccio un bambino. Un bambino probabilmente suo e del ragazzo sconosciuto affianco a lei. Luke non era il tipo che si zittiva per ascoltare e guardare qualcun' altro che non parlava nemmeno con lui. Lui di solito faceva zittire gli altri al suo passaggio. Ma quella ragazza era tornata, e Luke anche se non voleva, si ritrovava per la seconda volta in tre settimane a stare zitto a guardarla.

-Dove sono Myriam e Jhon?- chiese Diana.

-A casa tua. Li ho portati li solo per oggi.- Diana annuì. Ash guardó dietro di lei.

-Dobbiamo stare qui?- chiese il ragazzo irrigidendosi. Diana si giró e vide centinaia di occhi puntati su di lei.

-Cazzo avete da guardare?- urló mentre Ashton usciva dalla mensa seguito qualche secondo dopo da Diana e il bambino.

-Ca.. Ca..- provó a dire il piccolo.

-No. No Travis. IO lo posso dire, tu no.- gli diede un buffetto sul naso con la mano libera. Travis si imbronció, sporgendo il labbro in fuori. Diana sorrise a quella vista.

-L' ho detto che ti assomiglia Ash- ridacchió lei mentre Travis si sistemava sul suo petto e agganciava le sue piccole manine intorno al suo collo. Ashton la guardó di sbieco.

-Non è vero. Non tutto.- potestó Ashton ricopiando Travis, mandando il labbro inferore avanti. Diana rise come non faceva da un po'. Bussó ad una porta uguale a tutte le altre. Ashton stava dietro di lei e dava il suo indice a Travis che ci giocava divertito. Sulla porta apparve una giovane professoressa che guardó il trio disorientata.

-C'è il signor King?- chiese Ashon. La giovane insegnate annuì e lo chiamó. Il signor King arrivó subiti ringraziando la collega.

-Ciao!- disse King. Travis allungó le braccia verso il padre di Diana che lo accolse felice.

-Come va Ashton? Qua la mano!- come due vecchi amici si strinsero la mano. In effetti erano 'vecchi amici' si conoscevano da quando Ashton aveva memoria.

-Papà, Ash, io vado a prendermi le cose. Aspettatemi fuori.- li avvisó Diana pria di lasciarli per ritornare in mensa.

Quando entrò in mensa c'era silenzio. Ma non era per Diana, che facevano silenzio. Luke era a cavalcioni su un ragazzo abbastanza corpulento. A quanto Diana si ricordava, si chiamava Fred ed era uno di quei tipi che ti stanno sul culo. Sempre. Luke diede un ultimo pugno allo zigomo dell' avversario che si 'arrese'. Luke di alzó, sfregandosi il dorso della mano sul labbro inferiore.

Esplose un applauso. E chi non applaudiva a Luke? O a Calum? Quei due erano l' anima della scuola. Non c'era dubbio.

Diana si diresse verso il tavolo dov' era seduta prima e vide Micheal.

-Ehy Micheal!- lo salutó Diana. Michel giró la testa e le sorrise.

-Vuoi... Vuoi venire con noi per tornare?- chiese Diana.

-non credo abitiamo vicini.- rispose categorico. Diana alzó le spalle.

-Io vicino alla casa di Francisco Wild. Quello che fa tutti i giorni quello strano mercatino.- Micheal si alzó.

-Perfetto. Io sono il suo vicino di casa.- Diana sorrise.

La campana suonó e come una massa uniforme, gli studenti si precipitarono fuori dalla mensa e fuori dalla scuola.

Diana e Micheal quando furono fuori videro Ashton e Travis giocare. Il signor King doveva essere stato trattenuto. Succedeva spesso e per Diana non era un problema.

-Ashton, Travis, lui è Micheal.- lo presentó. Ashton gli fece un cenno col capo a cui il nuovo arrivato rispose imitandolo. Travis invece provò a salutarlo come Ashton, solo che mandava la testa troppo all' indietro e troppo velocemente.

Diana ridacchio.

-Hood ed Hemmings ad ore 9- sussurró Micheal. Ashton diede un' occhiaa ai due che si avvicinavano. Finalmente gli dava un volto. Diana gli parlava spesso di quei due. Di quanto fossero odiosi e convinti.

-King, Clifford.- li salutó Luke, e Calum li guardò solo.

-Voi sareste?- chiese Calum rivolto a Travis e Ashton.

-Travis!- urló appunto, Travis. Luke e Calum gli sorrisero.

-Ashton- distaccato come quasi sempre.

-Io Calum, e lui Luke.- in risposta Ashton annuì.

-Diana ti possiamo parlare?- chiese Luke. Diana sospiró. Cosa voleano ora?

Si allontanó di alcuni metri da Travis, Micheal ed Ash.

-Che volete?- chiese scorbutica.

-Il bambino.. Travis..- incominció Calum.

-..É tuo figlio?- continuó Luke guardandola. Come la guardava sembrava volerla spogliare dell' anima. La guardava negli occhi, con uno sguardo che è difficile ignorare, ma allo stesso tempo, sostenere.

Diana sospiró.

-No Fiorellino. Travis non è mio figlio.- rispose.


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