Wooyoung odiava tutto quel blu sulle pareti. Che bisogno c'era di rendere i muri di un'ospedale di blu? Il blu era il colore del mare, del cielo e di qualunque cosa urlasse "LIBERTÀ".
Quindi perché un ospedale blu? Non é un posto libero li, ne tantomeno un posto bello, in quanto é uno dei pochi posti in cui entri vivo e la maggior parte delle volte ne esci morto.
Era una strana situazione per Wooyoung. Sua madre era in sala operatoria e lui e suo padre sembravano essere in uno stato di shok, soprattutto quest'ultimo che aveva la paura costante, che sua moglie non riuscisse a combattere quel cancro. In quel momento erano avvolti dall'ansia più totale.
Per non parlare delle ore precedenti al ricovero della madre, quando Wooyoung raccontò al padre ciò che avevano deciso con San, tralasciando il bacio e la scommessa.
Wooyoung sarebbe stato lo schiavo di San per 100 giorni. Questo gli disse, in quanto era più che convinto, che avrebbe vinto quella scommessa, e infondo chissà, probabilmente ci riuscirà così come non ci riuscirà.
E in tutto ciò erano le 2 di notte.
Wooyoung doveva ancora preparare le cose, ma non se la sentiva di lasciare lì suo padre.E rimasero insieme nel silenzio tombale ad ammirare il blu dei muri, finché uno dei medici che stavano operando, non uscì dalla sala operatoria.
Medico: "i signori Jung?" Wooyoung e suo padre si alzarono immediatamente annuendo, mentre i loro cuori battevano all'impazzata per l'ansia.
Medico: "sono felice di annunciarvi che la signora Jung ha superato l'operazione."
A quell'affermazione i due scoppiarono a piangere e si abbracciarono.
Medico: "ma dovrà stare ricoverata qui per un minimo di 3 mesi. Abbiamo reagito tardi contro il suo cancro ed é meglio se la teniamo sott'occhio finché non saremo certi della sua guarigione al 100%"
Wooyoung: "va benissimo. La ringrazio di cuore dottore" disse tra le lacrime il piccolo mentre era ancora tra le braccia del padre.
Medico: "potete passare domani pomeriggio per salutarla" disse prima di inchinarsi e lasciare i due li da soli mentre esultavano per la loro vittoria.
Padre: "forza figliolo, andiamo a casa a preparare le tue cose adesso...io starò qui finché tua madre non tornerà in piedi, ne ho parlato con il signor Choi, e ha detto che non ci sono problemi, quindi per quello che mi hai detto, sappi solo che credo in te. Ti voglio bene figlio mio, non sai quanto" disse abbracciandolo forte ancora una volta.
Wooyoung: "anche io pà, e comunque sta tranquillo, io starò bene. Tu solo prenditi cura della mamma"
E tra una parola e l'altra, lasciarono quell'ospedale.
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Erano a casa, entrambi.
Wooyoung stava in camera sua mentre metteva tutto il necessario in una valigia e suo padre lo aiutava.
Wooyoung poté ben notare come suo padre era sovrappensiero, e sapeva anche che era dovuto alla madre.
Wooyoung: "pà" esclamò Wooyoung mentre era intendo a chiudere la sua valigia.
Padre: "dimmi Woo" questo era il soprannome con cui i suoi genitori chiamavano spesso Wooyoung da bambino, e a lui faceva sempre piacere sentirsi chiamare così.
Wooyoung: "come vi siete conosciuti tu e la mamma?" Quella domanda spiazzò il padre.
In effetti non avevano mai raccontato al loro figlio come i due si fossero conosciuti.
Padre: "sai...é ora di raccontartelo" disse mentre si sedette a terra facendo segno al figlio di raggiungerlo lì accanto.
Padre: "Ero un ragazzino di 16 anni ai tempi, ero il classico ragazzo che andava contro le regole e contro ogni cosa non gli piacesse. Un giorno, a scuola, venni sbattuto fuori dalla classe perché continuavo a fare i versi al prof, e quando mi sbatterono fuori, secondo te rimasi al mio posto ad aspettare la fine della punizione?"
Wooyoung: "decisamente no" rispose Wooyoung ridendo
Padre: "esattamente. Cominciai a gironzolare per la scuola, finché la mia attenzione non venne catturata da questa ragazza che stava leggendo un libro sui gradini della palestra esterna. Mi fermai ad ammirarla ed era così bella, aveva quei suoi capelli lunghi e neri che le ricadevano per le spalle sfiorandole i fianchi, quegli occhi così scuri ma nello stesso tempo tanto belli da mozzarti il fiato, quel suo modo tranquillo di leggere indisturbata su dei semplici gradini....insomma, me ne innamorai subito"
E nel mentre che il padre parlava della sua donna, Wooyoung non riuscì a non vedere il luccichio negli occhi del padre mentre parlava della sua amata, e non poté fare a meno di chiedersi se un giorno anche lui si sarebbe innamorato a questi livelli.
Padre: "qualche giorno dopo, la rividi sullo stesso posto, alla stessa ora"
Wooyoung: "stessa ora? Non dirmi che ti hanno cacciato di nuovo..."
Padre : "esatto. Avevo capito che per quell'ora, lei ogni giorno sarebbe stata lì, quindi continuai a farmi sbattere fuori ogni giorno alla stessa ora, finché un giorno non presi coraggio e non mi avvicinai a lei. Quando lo feci lei alzò lo sguardo e..."
Wooyoung: "eeeee?????"
Padre: "mi ignorò completamente"
Wooyoung scoppiò a ridere.
Padre: "heyy! Non ridere del tuo vecchio" rise il padre spintonando leggermente il figlio che non la smetteva di ridere.
Wooyoung: "scusa scusa, continua pure" disse asciugandosi una lacrima che si era creata ad una estremità dell'occhio destro.
Padre: "dicevo. Inizialmente mi ignorò, e così fece per svariati giorni, finché finalmente un giorno non le dissi ciò che provavo per lei. Quel giorno lei disse che provava lo stesso per me dal primo anno e quindi decidemmo di stare insieme. Finimmo la scuola e ci diplomammo. Esattamente il giorno dopo il diploma, i suoi genitori e i miei scoprirono la nostra relazione e cominciarono a fare di tutto per separarci."
Wooyoung: "perché?"
Padre: "non lo so figliolo, non lo abbiamo mai capito il perché...comunque, riuscimmo a resistere 2 anni, finché compimmo 18 anni e andammo a vivere da soli e ci sposammo. Io e tua madre ci siamo amati alla follia sin dal principio, e desideravamo con tutto il cuore avere un figlio, però prima volevamo sistemarci economicamente per poter dare tutto al nostro bambino. Ogni giorno, ogni mio risveglio, ogni mio sorriso, dipendeva tutto da tua madre. Io mi svegliavo e la trovavo lì tra le mie braccia e la guardavo...e pensavo che non avrei voluto altro al mondo se non risvegliarmi con lei così ogni mattina, e tutto stava andando bene, davvero tanto"
Wooyoung: "wow pà, proprio innamorati persi voi eh"
Padre: "da sempre. Però quel periodo ci sfrattarono a causa dei nostri genitori probabilmente, anzi, sicuramente erano stati loro. Fatto sta che finimmo per strada e vivemmo rubando e nascondendoci, finché un giorno non ci imbattemmo in questo bambino di tre anni che piangeva e cercava il papà e la mamma. Io e tua madre desideravamo da morire un figlio, e vederlo in quelle condizioni, ci faceva star male, quindi lo abbiamo preso per mano e ci siamo messi a cercare i suoi genitori finché non ci siamo imbattuti nel padre: Il signor Choi. E il resto lo sai. La cosa che però ha portato felicità alle nostre vite, sei stato tu figlio mio. Tu sei stata, e sei, la ragione delle nostre vite Wooyoung. Perciò voglio che tu stia solo bene."
Wooyoung: "pà..."
Padre: "no Wooyoung fammi finire...io voglio solo la tua felicità, così come tua madre, con chiunque sia, qualunque cosa sia...rincorri ciò che ti rende felice Wooyoung...che siano i soldi, che sia una donna, che sia un uomo, che sia quel che sia...ti prego figliolo, sii felice e vivi al massimo. Falle le tue cazzate, non limitarti mai, la vita questa é. Dagli errori imparerai, dalle tue scelte invece dipenderai. Quindi vivi figlio mio, fallo secondo le tue regole. Io credo in te, noi crediamo in te e ti amiamo alla follia, perciò, qualunque cosa succeda da domani in poi, noi saremo sempre dalla tua parte ok?" E tutto questo discorso il padre di Wooyoung lo fece tra le lacrime e il figlio non era da meno.
Erano davvero uniti. Uniti come poche persone al mondo.
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100 days to fall in love// WOOSAN
FanfictionWooyoung é un ragazzo come tanti, con la differenza che vive e lavora , insieme al padre, sotto il nome dei "Choi", la famiglia mafiosa più grande di tutti i tempi. Il padre di Wooyoung, a causa di alcuni fatti che lo hanno portato a chiedere aiuto...