25.

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T/n p.o.v
Appena tornata a casa, ricordo che volevo chiudermi in stanza e non uscirne più fuori per un po'.
Infatti appena arrivata non salutai neanche i ragazzi, filai dritto in stanza buttandomi sul letto.
Hyunjin entrò in stanza per prendere le sue cose e nel mentre mi domandò se avevo bisogno di qualcosa, io gli risposi di star tranquillo e che poteva benissimo lasciarmi sola.

"Cosa mi sono perso?" Domandò Minho entrando nella stanza
"Su racconta" continuò buttandosi sul suo letto
"Mhh... non mi va" gli risposi sprofondando nel cuscino
"Se non parli con me poi con chi lo fai? dai su" fece lui guardandomi con uno sguardo rassicurante.

Non sapevo da dove iniziare, ma magicamente mi ritornò a mente quella sera prima del mio compleanno. Iniziai a spiegargli tutto, com'era fatto Cole, il nostro rapporto e in particolare i miei sentimenti.

"Dove andiamo?" Domandai a cole mentre vagavamo nelle strade di Parigi.
"In un posto più comodo, così avremo modo di finire il nostro dolce" mi rispose appoggiando una mano sulla mia coscia.
Lì riuscì a capire che stavamo andando in albergo e che presto io e lui avremmo passato la serata assieme, ero piccola ma non stupida.
Il sol pensiero mi faceva battere forte il cuore e io volevo lui con tutta me stessa, ma... non volevo sembrargli una ragazza facile, per di più sarebbe stata la mia prima volta.
Cole aveva l'aria del tipico donnaiolo, ma io avevo l'idea che con me potesse essere diverso per questo non ho mai smesso di crederci, speravo in un suo cambiamento... miglioramento.

"Le persone cambiano, ma non sempre migliorano." Disse minho mentre gli raccontavo.

Più il momento si avvicinava e più il mio stato d'ansia aumentava, da una parte non volevo che succedesse mi sentivo ancora troppo piccola, ma da una parte volevo abbandonarmi alla scoperta della passione e in più mi ripetevo che una cosa del genere non mi sarebbe mai più capitata specialmente con il ragazzo che più desideravo.
"Aspettami qui" mi chiese lui mentre si allontana per andare a prendere la chiave della stanza d'hotel.
«ok, vado via!» mi ripetevo vicino all'ingresso dell'hotel.

Ma anche se la ragione continuava a dirmi di andarmene, io comunque decisi di seguire Cole nella sua stanza.
Forse non sarebbe neanche successo e tutte quelle mie paranoie sarebbero state inutili.

Peccato che non fu così.

"non mi dire che?!" Mi chiese minho incuriosito dalla storia.
"Sta zitto lasciami finire!"gli risposi
"Ok, vai vai" fece lui aprendo per bene le orecchie.

Entrati in stanza io e cole iniziammo subito a baciarci, non era come il bacio in macchina, c'era qualcosa in più.
Forse la passione che bramavo di provare...
Era un bacio tanto passionale, i nostri corpi si fecero vicini vicini e tra gire e volta finimmo sul letto, lui era tanto bravo e delicato così tanto che varie volte mi domandavo « chi sa quante volte l'avrà fatto per essere così bravo?» facendo la svampita non dando peso alla situazione.

"Scusateci ma la storia ci intrigava troppo e ci sembrava giusto entrare più tosto che origliare alla porta... vero felix?" Disse Chan entrando dalla porta assieme a Felix.
"Io avrei potuto tranquillamente continuare ad origliare, sei tu che mi hai costretto ad entrare" rispose felix tutto imbarazzato.
"Venite venite" disse minho invitandoli a sedersi accanto a lui.
"ma tu guarda un poco" sussurrai incredula di dover raccontare il mio amore adolescenziale come se fosse una telenovela.
"Ormai stavi raccontando, penso che più opinioni e più sostegno non faccia male, se poi ritieni che io e felix siamo di troppo possiamo andare tranquillamente via." Mi disse Chan tranquillizzandomi subito.
In quel momento sentivo di fidarmi di loro tre e quindi decisi di raccontare anche a loro la storia.

Aveva un tocco tanto delicato e stava molto attento a non sbagliare, lo credevo così carino e tenero, sembrava preoccuparsi di me e mi faceva sentire così tanto importante.

"E così io e lui passammo la notte assieme sotto le coperte"
"Basta? Finito? Questo è tutto?" Mi domandò minho
"In realtà c'è tanto ancora"
"E allora cosa aspetti, siamo qui ad ascoltarti." Mi rispose lui sorridendo.

Dopo quella sera divenne un ciclo vizioso e io non sapevo più come liberarmene.
Ormai era così. Mi passava a prendere per le nove, andavamo a cenare in un locale qualunque e subito dopo finivamo per fare l'amore o in macchina o in hotel, non importava mai dove.
A me andava davvero bene peccato che quella che si innamorò fui solo io.

"Eri la sua bambolina, dolce e innocente." Mi disse minho con un tono sarcastico.
"Ti prego... è la stessa cosa che mi diceva Emma...." Gli risposi abbassando lo sguardo.

"Non riesci davvero a capire che ormai sei la sua bambolina?" Mi domandò Emma mentre mi cambiano nello spogliatoio.
"Secondo me è davvero innamorato di me" gli risposi atteggiandomi.
"No. Secondo me è pure fidanzato e tu sei solo la ragazzina che soddisfa i suoi piaceri a letto quando gli pare e piace " mi fece Emma super fredda.
"Davvero non noti quando sia brutta come persona? L'ho visto più volte assieme ad una ragazza durate il giorno e penso proprio che sia la sua ragazza." Continuò lei cercando di farmi mettere i piedi per terra.

Emma era la mia migliore amica ai tempi. Frequentammo, elementari, medie e i primi anni di superiori assieme per poi finire a frequentare anche la stessa academia. Emma era la mia amica d'infanzia, eravamo tanto legate quasi da definirci sorelle.

Effettivamente anch'io l'avevo visto più volte con questa ragazza, una ragazza che aveva conosciuto sul posto era tanto carina e sicuramente della sua età, infondo sapevo anch'io che ero la seconda scelta... l'amante.
Ma non badai alle parole di Emma e lei ovviamente più di tanto non poteva fare se io avevo la testa dura più della pietra.
Io continuai a sognare un futuro felice e armonioso assieme al mio Cole quando ad un tratto però, vidi i due fidanzati baciarsi fuori dalla scuola.

"Odio avere ragione." Mi disse Emma mentre mi appoggiò una mano sulla spalla.

Una Vita nuova (hyunjinxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora