31.

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T/n p.o.v

Cole non mi lasciò andare e mi stava dietro tutto il tempo...
Cercavo di allontanarmi ma comunque notavo che mi teneva sottocchio anche da lontano.
"Senti Michele io voglio andar via" dissi avvicinandomi a Michele.
"Perché?!" Mi rispose lui ballando leggermente sul posto.
"Voglio andare a casa" gli dissi quasi con una faccia disperata.
"Vuoi che ti accompagno? È tardi"mi domandò lui facendo ovviamente il serio.
"No no, chiamerò un taxi non preoccuparti, se mi dai la chiave della stanza salgo a riprendere le mie cose" risposi porgendogli la mano aperta.
"Tieni, poi ricordati di riportarmela, ti aspettano alla reception" fece lui dandomi la chiave della stanza.
"Va bene" risposi abbracciandolo.

Tra gli spintoni riuscì a farmi strada e ad uscire fuori la sala.
Presi un grand sospirò e cercai di abituarmi di nuovo al silenzio, la testa mi bombardava come non mai.
Chiamai l ascensore, ma durante l'attesa Cole si fece trovare accanto a me con un cocktail in mano, feci finta di non aver notato la sua presenza così magari mi avrebbe ignorato pure lui.
Così credevo.
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TW GRANDE COSÌ... ENORME PROPRIO.
Se una possibile scena di abuso potrebbe infastidirvi potete tranquillamente saltare questa parte e riprendere dove vi indicherò.<33
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Saliti sull'ascensore, Cole spinse l'ultimo bottone dell'ultimo piano, non dando modo a me di spingere il mio di piano.
"Puoi appartarti per favore." Gli chiedi gentilmente.
"Ho bisogno di parlarti."
"Ma io non ho voglia di parlarti, quindi lasciami cliccare il pulsante"
Il piano della stanza di Michele era uno dei primi.
Cole continuava imperterrito e a me cominciava a far paura quel suo atteggiamento.
Cole per quanto potesse essere sgradevole come persona, non si sarebbe mai permesso di mettere le mani addosso ad una ragazza senza il suo consenso, per questo da una parte riuscivo ancora a star tranquilla. Un po'... ancora mi fidavo di Cole.
Ma non presi in considerazione l'ipotesi che con il tempo le persone cambiano e che Cole non era più del tutto affidabile.
"Non capisco, eri pazza di me" mi fece lui quasi disperato.
"Ora non più."
"Mi avevi promesso che saresti stata per sempre mia." Mi disse lui avvicinandosi sempre di più.
"cole, sono cambiate tante cose..."
Incominciai ad aver paura e vedere la sua figura robusta avvicinarsi sempre di più mi fece rispondere con una voce tremolante.

Mi afferrò bene dai fianchi e io ovviamente cercavo di allontanarmi dalla sua presa, peccato che la mia forza confronto alla sua non era per nulla paragonabile.
"cole ti prego lasciami andare" gli feci io mentre cercavo di levargli la mano attorno ai miei fianchi.
"Un po come ai vecchi tempi." Mi rispose lui avvicinando il volto a mio.
Girai il mio volto di profilo così da non farlo avvicinare alle mie labbra, lui però approfittò del mio profilo e si attaccò completamente al mio collo.
Io iniziai a ribellarmi cercando in tutti i modi di staccarmelo di dosso, ma più mi muovevo e più i nostri corpi si avvicinavano.
Cercai di staccare la sua testa dal mio collo spingendola con le mai, Cole sembrava quasi irritato e appena percepì il mio rifiuto fece cadere il cocktail così da poter avere entrambe le mani libere.

Mi stavo sentendo poco bene.... Mi sentivo soffocare... sentivo i miei occhi riempirsi sempre di più di lacrime.
"Ti prego..." gli sussurrai con voce tremolante mentre lui, con grande velocità e forza mi giro facendomi trovare di schiena a lui.
Lui iniziò a toccare le parti intime del mio corpo mentre con una mano mi teneva ben ferma dal collo.
~~~~~~~~~~~~~~~ da qui, potete riprendere.
Ero tanto vicina ai tasti dell ascensore e fortunatamente alzando una gamba, con i mi miei grandi stivali riuscì a schiacciare un piano molto inferiore all'ultimo.
Notai che mancavano solo due piani a questo, appena arrivato le porte si aprirono e con grand forza riuscì finalmente a staccarmi da Cole correndo così fuori dall ascensore.

Cole ovviamente iniziò a seguirmi e io correndo con grande velocità e ansia iniziai a scendere le scale per il piano della mia stanza.  ero in grande vantaggio rispetto a lui, ma comunque non riuscivo a calmarmi.
Aprì la stanza e subito mi chiusi dentro.
"T/N!" Senti urlare da fuori da Cole.
Io ero stanca e avevo tano fiatone.
Mi appoggiai alla porta e lentamente mi lasciai cadere per terra, mentre portavo le mie mani verso la testa.
Mi sentivo sporca e ancora potevo percepire le sue mani addosso.
"T/N! APRI LA PORTA" urlò lui quasi con un'aria minacciosa mentre batteva forte sulla porta.

Io presa da panico, non sapevo davvero che fare, l'unica cosa che mi sentivo di fare era scrivere a Hyunjin.

Chat:

Ti prego raggiungimi in hotel, -
Ho bisogno di te!. La mia stanza
È la 17.

"T/n apri la porta" continuava a fare cole, smettendo però di battere alla porta.
"Ti prego apri" cambiò totalmente il tono di voce, mi stava pregando di aprirgli la porta.
Ma conoscendolo... conoscevo il suo grado di manipolazione e allora continuai a non aprirgli la porta.
Hyunjin p.o.v
Io ero ancora fuori e nel mentre camminavo per rientrare mi arrivò un messaggio strano da parte di t/n...
La prima cosa che feci fu quella di controllare l'ora e dal messaggio t/n mi sembrava in difficoltà tanto che iniziai a correre verso casa per prendere il portafoglio che per errore dimenticai a casa.

"Oh! Ma sei impazzito sono le quattro del mattino" mi fece minho quando io spalancai con forza la porta della stanza.
"Il portafoglio?!" Domandai con il fiatone
"Sta lì" mi rispose indicandomi il comodino.
Afferrai con velocità il portafoglio e mi fiondai fuori la stanza
"Cosa è successo?!" mi domandò urlando minho
"T/n..." non riuscì a rispondergli altro e dopo corsi subito via.

Chiamai il primo taxi e arrivai subito in albergo.
L'attesa nell ascensore mi stava uccidendo, ero preoccupato, era un messaggio troppo insolito da parte sua...
Appena uscito dallascensore, mi voltai sia da destra che sinistra per vedere in quale corridoio si trovasse la sua stanza.
Mi voltai verso destra e notai, Cole con la testa appoggiata ad una porta.
Corsi verso  la porta e notai il numero.
"Cosa è successo?" Domandai a cole allontanandolo dalla porta.
"Ah boh... penso abbia avuto un attacco di panico." Mi rispose lui alzando le spalle.
Non capendo lo guardavo confuso e si capiva lontano un miglio che era ubriaco fradicio, puzzava anche tanto di alcol.
Bussai alla porta.
"Sono hyunjin." Dissi mentre bussavo delicatamente.
T/n aprì subito la porta e appena mi vide si buttò su di me abbracciandomi.
Ero confuso e non capivo nulla.
"Cosa è successo?" Domandai mentre le carezzavo i capelli.

T/n alzò lo sguardo e notando Cole cambiò totalmente comportamento.
"PERCHÉ CAZZO SEI ANCORA QUI?!" Gli urlò contro mentre cercava di buttarsi addosso per menarlo.

Io ovviamente fermai t/n mentre lei continuava ad agitarsi e a urlargli contro.

Una Vita nuova (hyunjinxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora