Arrivo

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T/n p.o.v

In poco tempo, mi meraviglio ancora, sono riuscita a finire tutta la valigia. Sistemai la mia camera a portai la mia valigia vicino la porta d'ingresso, dopo di che mi infilai in doccia, docciandomi in modo molto svelto. Finito mi infilai qualcosa di comodo, come un jeans una maglia bianca molto larga, legai i miei capelli in una coda, mi lavai viso e denti per poi mettermi un filo di mascara così da rendermi presentabile.

Dopo essere uscita dal bagno mi ritrovai di nuovo in stanza per prendere una felpa a zip grigia in tal caso mi facesse freddo e presi il primo paio d'occhiali posti sul mio comodino. Sistemato tutto, puntuale come una lancetta dell'orologio mi arriva una chiamata da Michele.

In chiamata:

«Si sono pronta ora scendo.»

«Pulisci le zampe di Argo prima di scendere non voglio la macchina piena di terreno, grazie. Sono giù, fa in fretta manca meno di un ora alla partenza.» mi dice per poi chiudere la chiamata.

Chiusi l'app e infilai il mio telefono nella tasca inferiore del pantalone. Presi delle salviette umidificate e iniziai a pulire le zampe di Argo, dopo di che afferrai il suo guinzaglio, presi la valigia, le chiavi, la mia borsa e scesi di casa. Scesa trovai subito la macchina con Michele dentro ad aspettarmi.

"Buono pomeriggio" mi fa lui mentre entravo in macchina.

"Ehi" gli dico salutandolo.

"Ho parlato con tua nonna ha detto che è disposta a tenersela lei Argo" mi dice lui partendo

"Santa quella donna" rispondo con tono sarcastico.

Arrivanti sotto casa di nonna, che fortunatamente non dista molto da casa mia, Michele scese dalla macchina prendendosi Argo. Salutai il mio cucciolo e lo feci andare con Michele.
Una lacrimuccia quasi mi stava per scendere guardando Argo andar via.

Dopo un bel 10 minuti Michele scese da casa di nonna rientrando in macchina.

"Oh pronta?" Mi dice lui sorridendo.

"Eh a pensare che mi aspettano 12 ore di viaggio non mi conforta molto" gli rispondo mettendo una mano sulla fronte.

"Ma va" mi dice lui ovviamente non pesando mai nulla.

Skip time:

Arrivai in aeroporto dopo un bel venti minuti di macchina, mancavano si e no un trenta minuti dalla partenza. Non so ma per uno strano motivo ero in ansia, dovrei essere abituata a viaggiare, ma nonostante tutte le esperienze non ci sono per nulla abituata. Ho una paura tremenda dell'aereo.

"Oh sta tranquilla" mi dice Michele sapendo l'effetto che mi fanno i viaggi troppo lunghi.

Gli sorrisi in modo spaventato.

Arrivato il nostro aereo ci incamminammo verso esso così da prendere i nostri posti e attendere la partenza in modo comodo.

Alla partenza decisi di infilarmi il mio solito paio di auricolari, mentre al mio fianco Michele si guardava un film.

Skip time:

Michele p.o.v

Penso di essere caduto in un sonno molto profondo, infatti sentivo t/n agitarmi la spalla cercando di svegliarmi. Mentre aprivo gli occhi, vedevo t/n posta davanti al mio volto in preda all'euforia proprio come una bambina. Eravamo appena arrivati. Lei si incollò al finestrino vedendo ciò che c'era fuori, pur non essendoci nulla di fantastico oltre che la pista di atterraggio.

Scesi lei prese quasi il turbo si fiondò fuori dall'aereo e aveva un sorriso stampato in faccia mentre io ero completamente stanco per il viaggio. Scesi tutti i passeggeri vidi lei iniziare a battere le mani.

"Ehm... no" gli dico ad Abbassa voce mentre le blocco il movimento delle mani.

"Qui non si usa applaudire all'atterraggio" continuo a dire con un tono imbarazzo.

"Perfetto andiamo!" Mi dice cercando di sviare il fatto appena avvenuto.

Ruotai gli occhi e iniziai a camminarle dietro. Lei prese i nostri bagagli, mi passò il mio e con un passo veloce si dirigeva verso l'uscita dell'aeroporto. Fuori usciti lei si incantò nel vedere il bel posto, si era davvero bello da vedere c'era molta natura e le strade erano molto pulite, si respirava una buona aria. Guardandomi in torno, persi di vista t/n. Ora dove sarà andata....

"Si salve dovrei andare in questo posto" sento dire da lontano da una voce femminile e con una ottima pronuncia inglese.

Si era t/n che aveva già fermato il primo taxi.

"Dai muoviti!" Mi dice lei sventolando la mano da dov'era.

Raggiunsi lei e caricai la macchina con i bagagli. Lei mostrò l'indirizzo al guidatore che in meno di quindi minuti ci portò nel posto desiderato.

Guardai t/n totalmente concentrata nel guardare il finestrino e guardandola mi scappò un mezzo sorriso.

T/n p.o.v.

Oh Gesù, non mi aspettavo un posto così grande, in vent'anni di vita mia non ho visto edificio più bello...

No forse l'ho visto.

Scesi dalla macchina presi la mia valigia e Michele la sua.

L'edificio era altissimo con una scritta molto evidente sulla cima. L'ingresso era preceduto da un bellissimo percorso in mattoni accompagnato dalla natura ai lati, arrivati al portone cliccai il primo bottone presente, dato che tutto era scritto in coreano. Una voce maschile rispose al mio richiamo, era una lingua incomprensibile per me e nell' ascoltarlo una espressione confusa mi comparve in volto. Michele nel guardarmi scoppiò in una risata.

"Si salve, sono t/n t/c. Sono qui per lavoro" provo a parlare in inglese.

"Oh la stavamo aspettando!" Mi risponde in inglese.

"Prego entri, la stiamo aspettando al quarto piano" continua a dirmi mentre mi apre il portone.

"Grazie mille" rispondo mentre entro nell'edificio

Mentre entravo mi voltai nel vedere Michele e lui mi stava seguendo.

"Oh mamma guarda dove siamo finiti!!" Dico a Michele mentre mi guardavo in torno proprio come una bambina alle giostre.

Michele mi rispose con un enorme sorriso.
Nel mentre mi giravo in torno,Una ragazza ,dall'aspetto molto bello, ci fermò subito.

"È per caso t/n?" Mi domanda con un bel sorriso in volto.

"Si sono io." Le rispondo con un sorriso confuso.

"Aah che piacere, io sono min-so la segretaria con cui ha parlato al telefono, è un piacere conoscerla" mi dice

"Il piacere è mio!" Le rispondo sorridendole e porgendole la mano peccato che lei  si inchinò lasciano la mia mano lì in vano.....

Ritirai subito la mano e mi voltai nel guardare Michele. Non c'è neanche  il bisogno di dirvelo, lui era completamente rosso mentre cercava di trattenere le risate.

Guardai la ragazza con un sorriso compiaciuto mentre cercavo di dimenticare già la prima figuraccia.

Spazio autrice:

Spero che la storia vi stia piacendo <3

Una Vita nuova (hyunjinxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora