14.

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T/n p.o.v

Non ci volle tanto che le foto fecero già il giro del mondo. La mia figura in per se come artista non significava nulla paragonata a quella di minho e hyunjin, io venivo presa in considerazione solo come figura femminile in compagnia dei protagonisti, creando così un vero e proprio scandalo tra il fandom.
Il fandom requisisce una grande importanza nello sviluppo del successo, ma quando l'artista viene visto in compagnia di un estranio, specialmente se ragazza, diventa davvero qualcosa di cupo e capace di molte cose.

La gente impazziva, cercando certezze sulla mia identità sul mio profilo. La mia identità non fu subito riconosciuta rispetto alle altre due, forse perché nelle maggior parte delle foto avevo la figura di hyunjin che mi copriva. Il set di foto ritraevano in pieno hyunjin che mi aiutava con le bacchette, tanto preciso da far pure un primo piano sulle nostre mani.

«pronto?» rispose per primo alla chiamata hyunjin.
Nel mentre della chiamata lui fu subito pietrificato dalla notizia.
«come è possibile qui non viene mai nessuno....» affermò guardando minho confuso.
"Che succede???" Domandò minho in sotto voce, hyunjin non rispose ma gli fece cenno di star zitto e aspettare la fine della chiamata.
Hyunjin dopo un bel po chiuse la chiamata guardandomi con occhi tristi e rassegnati, era nel pieno del suo drama e arrivò persino a mettersi le mani tra i capelli.
"Come sei drammatico! Dimmi cosa è successo!" Esclamò minho
"Ci hanno fotografati tutti e tre." Gli rispose.
"Qualora la tua persona verrà identificata sarai sommersa dall'odio, ne sei consapevole?" Si rivolse a me minho scioccato dalla notizia.
"Io? Dall'odio? Ma non ho fatto nulla" risposi persa dall'ansia senza capire per bene cosa stesse succedendo.
"Non hai fatto nulla, ma la tua figura femminile ha già fatto abbastanza." Affermò hyunjin.
Presi il mio telefono e i miei post erano già sommersi da commenti poco gentili, come "stai lontana dai nostri ragazzi, tr*ia" lasciai il telefono ancora con la pagina aperta sul tavolo, cercando di controllare il mio stato d'ansia, la mia gamba destra cominciò a far su e giù più veloce della luce senza il mio volere.
Ero incantata fissando il vuoto, immaginandomi i peggior commenti che avrei ricevuto da quel momento a partite. 
"Scusate ho bisogno del bagno" affermai alzandomi di scatto e andando via.

Quella sera mi sentivo ingiustamente incolpata di qualcosa che non esisteva, non avevo commesso nessun male e tanto meno volevo creare così tanto trambusto, io ero lì per lavorare no per creare del gossip! Inutile dirvi che quelle foto pur avendo provato più volte non furono mai tolte e rimasero nel web per sempre. I paparazzi erano vogliosi di scoprire chi fosse la figura femminile e le teorie che fossi io erano già tantissime. L'agenzia non rilasciò nessun testo dove diceva che io lavoravo momentaneamente per loro e per questo discutemmo più volte, chiesi aiuto allo  staff ma loro sembravano contrari nel parlare e preferirono rimanere in silenzio. 

A quel punto decisi di seguire le loro indicazioni, continuando a lavorare nel silenzio come stavo già facendo. Passarono un po' di giorni e io passavo il tempo cercando di evitare il più possibile il telefono e i social, sino da non rispondere a Michele. Non ero abituata a ricevere quei tipi di commenti e non ero abituata a questo tipo di riconoscimento, io ero semplicemente una coreografa di alti livelli, non avevo neanche un fandom che può definirsi tale!

Ero in sala prove mentre finivo la coreografia di "Domino", nel bel pieno della prova qualcuno fermò la canzone facendo fermare me di conseguenza.
"Come stai?" Mi domandò hyunjin staccando il cavo dall'mp3.
"Non ho ancora finito" rispondo vedendolo staccare tutto.
"Sei qui dalle prime ore del giorno. Penso possa bastare, non hai neanche pranzato" mi rispose appoggiandosi al mobiletto.
Effettivamente aveva ragione, il mio stomaco brontolò più volte supplicandomi di mangiare qualcosa, ero sveglia da molte ore già e stavo tirando avanti con una spremuta all'arancia.
Fermandomi notai quanto fossi stanca e il mio corpo quasi si impose di sedersi senza badare al mio di volere, mi sedetti a terra vicino ai piedi di hyunjin.
"Ti ho fatto una domanda" esclamò mettendosi con le braccia conserve.
"Uhm il solito" risposi cercando di non focalizzarmi sull'accaduto.
"Pensavo fosse giusto parlare con me dopo l'episodio in bagno del ristorante, invece hai preferito isolarti e focalizzarti sul lavoro ignorando il tuo bene fisico, non credo sia giusto" disse tirando fuori tutto quello che pensava in pochissimo tempo.

Cercai di dirigermi in bagno con un passo lento cercando di non far trasmettere il mio umore, arrivata ero distratta e non badai alla porta semi aperta. Avevo bisogno di stare da sola e avere la sicurezza che se avessi pianto nessuno mi avrebbe visto, odio farmi vedere piangere sapendo di essere estremamente sensibile.
Cercavo di non piangere e volevo affrontare la situazione da persona matura... dopo tutto non era morto nessuno e potevo benissimo risolvere la situazione.
Non ci fu nulla da fare, cercai più volte di incoraggiarmi psicologicamente evitando di piangere, ma le mie emozioni come sempre presero il comando. Ormai iniziai a piangere sfogando tutto da sola. Avevo paura era tutto così troppo per me che ho ancora una tenera età.

"Sei li?" Sento chiamarmi da minho
"Il tuo telefono, l'hai lasciato sul tavolo e il cameriere stava sparecchiando" continuò
"È ridicolo" disse hyunjin per poi aprire la porta con forza, trovandomi li a piangere.
La mia prima reazione fu quella di girarmi di spalle e asciugarmi le lacrime con i dosi delle mani, ma hyunjin mi prese con molto decisione dalle braccia voltandomi verso di lui.
"Stai piangendo?" Fece lui
Minho sospirò alle sue spalle.
"No... ma ci vedi?!" Disse minho dandogli una piccola sberla dietro la nuca.
Cercavo di non far uscire altre lacrime, ma nel mentre la mia espressione non era una delle migliori, quindi decisi di lasciarmi andare.
Piansi e hyunjin avendomi tra le sue mani non sapeva come comportarsi, voleva aiutarmi si vedeva, Mentre minho stranamente rimase fermo lì a fissare il vuoto sembrava che non fosse più con noi. Hyunjin pur di farmi smettere mi avvolse in un abbraccio mentre accarezzava i miei capelli.

Non risposi a quella frase di hyunjin... ma lo guardavo con occhi di chi voleva farsi aiutare ma non sapeva come.

Una Vita nuova (hyunjinxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora