[1]Måne - La Dea Luna [hs] - AU - Mature

Capitolo 33

***DAJE CON LE LITTLE MIX ****** STELLINA E COMMENTO FOR DOPPIO UPDATE****

Cirilla aveva accuratamente acconciato i capelli di Meria nello stile nordico che le era stato richiesto con una serie di trecce incrociate in un gande e lunga coda. Le aveva fatto indossare un vestito verde smerando che le metteva in evidenza i bellissimi capelli rossi e l'aveva aiutata a salire a cavallo ed è lì che l'esuberante principe scozzese la trovò, elegante e selvaggia allo stesso tempo da sembrare un sogno.

Cirilla aveva fatto del suo meglio per indossare gli abiti più scialbi che possedeva in modo da non mettere in imbarazzo sua altezza. Si era infilata un abito celeste chiaro senza gioielli e aveva intrecciato i capelli nascondendoli sotto un cappellino.

Il principe le raggiunse all'entrata del palazzo, con un meraviglioso stallone marroncino dal manto lucido e la criniera raccolta in piccole ciocche. Indossava gli abiti tipici scozzesi, un kilt e le calze doppie che gli arrivavano ai polpacci, aveva i capelli rossi da sembrare una pioggia di rubini e un mento pronunciato.

Era giovane, poteva avere appena qualche anno più di Meria ma era già prestante e Cirilla riuscì a leggere nei suoi occhi castani, che era una persona gentile seppure eccentrica.

"Sono il principe Malcom del clan Fresar, voi siete la principessa Meria?" Meria socchiuse gli occhi verdi attorno al principe e i due si studiarono poi Meria, forse convinta dell'aspetto di sua altezza, lo salutò propriamente.

Cirilla guardò la madre stropicciare un fazzoletto per l'ansia, le fece molta tenerezza. Chissà se anche suo padre quando si erano presentati i dodici principi, aveva fatto la stessa cosa senza che lei se ne accorgesse.

"Questa è la principessa Cirilla di Mane." Ruben si inchinò e così fece Cirilla. Il principe ne rimase stupito e, con approvazione da parte della principessa nordica, tornò subito da Meria.

"Siete molto più bella di quello stupido dipinto che mi è stato consegnato." Entrambe le ragazze furono prese di sorpresa e Meria divenne rossa quasi quanto i suoi capelli.

Cirilla intervenne per salvarla.
"Vogliamo andare?"

Li precedette in modo che potessero conversare mentre Cirilla li guidava nella boscaglia.

"Ho sentito del vostro incidente." Ammise il principe e Meria si irrigidì.

Cirilla voleva intromettersi ma decise di attendere. Voleva dargli l'occasione di provare il suo valore al principe.

"Il fatto che siate rimontata a cavallo nonostante lo spavento, vi fa onore. Siete una guerriera proprio come noi scozzesi." L'accento rese la frase poco galante, tuttavia Meria sembro apprezzarlo.

"Devo tutto ciò alla principessa Cirilla che mi ha incoraggiato e seguito passo dopo passo." Il principe Malcom non distolse l'attenzione da Meria. Cirilla non riusciva a smettere di sorridere.

"Sicuramente senza la vostra dedizione comunque non se ne sarebbe fatto nulla. Dico bene, principessa Cirilla?" Cirilla si volse e annuì.

"Una allieva esemplare, che nonostante la paura, ha tirato dritto e si è fatta tanto onore. Non avrei potuto fare nulla senza la sua testardaggine."

Meria si morse le labbra in maniera adorabile. Non era abituata ad essere al centro dell'attenzione. Cirilla pensò che se la meritava un po' di gloria così aumentò il passò e si fece più distante così che i due potessero conversare senza che lei li ascoltasse.

Meria ammise che era solo di recente che aveva ripreso a cavalcare, il principe non ritirò le sue affermazioni e la coprì di complimenti. La principessina era diffidente, eppure accolse quei commenti a cuore aperto. Cirilla la vide raddrizzarsi sotto la pioggia di parole amorevoli dello scozzese, guadagnando un po' di sicurezza.