Capitolo 52

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-8 **cosa volete vedere nel nuovo libro?****

Cirilla scrisse ancora al principe Danese, chiedendo spiegazioni e gli domandava come mai non le avesse risposto. Era arrabbiata con lui e decise che quella sarebbe stata l'ultima lettera che gli avrebbe mandato.

Si stava vestendo per la cena quando notò Margaret, afferrare la lettera. Da sopra al paravento, la vide gettarla nel fuoco e allora uscì mezza infuriata.

"Margaret! Stai buttando via tutte, le lettere che ho scritto a sua altezza?" Margaret sollevò lo sguardo colpevole e annuì disperata. "Perché mai?"

"Be', altezza, preferirei rimandare le visite del principe per un po'. Avete bisogno di un po' di distanza dopo l'ultima volta e non siete lucida ultimamente nelle cose che gli scrivete."

"Apprezzo la tua preoccupazione, ma assolutamente non desidero che ti immischi in questa faccenda."

Ecco perché Tristan non era venuto di corsa.

Non era arrabbiato con lei.

Non aveva mai ricevuto alcuna lettera.

Cirilla sbuffò e scrisse un nuovo messaggio, più dolce e affabile e lo consegnò personalmente al portalettere la mattina seguente.

Quando aprì la porta, vestita e pronta, trovò Nikolai a fare la guardia lì d'avanti e quasi non gli andò addosso.

"Che ci fai qua fuori?" chiese massaggiandosi la testa.

"Stavo aspettando proprio te, facciamo due passi?" Cirilla, lettera alla mano, accettò l'invito.

"A chi hai scritto?" chiese e Cirilla gli confessò quello che aveva fatto Margaret.

"Temo la vecchiaia abbia finalmente raggiunto lady Margaret, Cirilla. Forse è ora di cercare un'altra dama." Suggerì Nikolai. Cirilla storse il naso mentre lasciava la lettera al domestico e si voltava a guardarlo inorridita.
"Margaret rimarrà con me finché se la sentirà e nessuno me la porterà via. Hai sentito Nikolai?" aveva alzato la voce cosa non usuale per lei.

"Sarete una regina molto presto. Dovete fare attenzione a queste cose."

"Non accetto una parola su questo argomento Nick. Non una. Hai capito?" aveva le guance rosse per l'ira. L'idea di essere separata da Margaret che era stata più madre della sua stessa madre la faceva stare male fisicamente. Non le avrebbero tolto anche lei.

"Che succede?" si intromise il principe inglese al quale Cirilla si tranquillizzò e fece un respiro profondo.

"Niente, Henry." Cirilla notò anche suo padre lì accanto, stava guardando il giovane vicino a Cirilla.

"Generale Nikolai, se non erro? Markus parlava sempre di voi." Lui si inchinò al re.

"Spero non vi dispiaccia, maestà ma ho permesso al mio generale di restare a corte." Il re scosse il capo e prese sottobraccio la sua figlioccia portandosela via mentre la rassicurava.

Nick sorresse lo sguardo che Henry gli stava lanciando.

Nessuno dei due disse nulla. Poi un servitore potrò ad Henry un biglietto. Cirilla si era voltato giusto in tempo per chiamarlo e notò il volto di Henry farsi paonazzo.

Di nuovo.

La marchesa quella sera, attendeva Henry al piano di sotto, era vestita con la sua solita vestaglia eccentrica e il minimo indispensabile sotto di essa. Stava sorseggiando del buon vino e aveva le gambe incrociate belle in vista.

"Signora, il principe." Annunciò uno dei servitori e la marchesa afferrò il boccale ondeggiando verso l'entrata. Aveva un sorriso così malefico quando ordinò a tutti di congedarsi e di lasciare l'intero piano ai due amanti.

[1]Måne - La Dea Luna [hs] - AU  - MatureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora