Capitolo 18

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IL GIORNO DOPO-Il giorno della partita

Erano le 6:30 del mattino e la mia stanchezza era alle stelle. Non ero nella mia camera ma bensì in quella di Draco. Il suo cuscino odorava di lui. Mhh!
Ma draco non c'era. Era in bagno e potevo sentire la doccia che batteva sul pavimento.
Volevo raggiungerlo ma ero piena di dolori specialmente alla schiena.

Uscì dal bagno con un asciugamano avvolto in vita. Il suo sorrisino mi incuriosiva. "Mh ti sei svegliata finalmente, stavo per svegliarti io ma a cuscinate"
"Sempre gentile" mi stiracchiai.

"Ho dormito su di te su quella schiena scomodissima, mi fa male la schiena" risposi.
"Mh perció ti ho messo nel letto" continuó "Solo quella ti fa male?".
"Bhe quella parte lì sempre quando lo facciamo" risposi.
"Abituati" esclamò.
"stupido! Grazie di avermi donato il tuo soffice e comodo letto" risposi con un sorriso.

"Nulla di che"
" grazie anche per aver fatto si che prendesssi un buon voto in pozioni" risposi ancora una volta.
"Hai fatto tutto tu, io ti ho detto gli ingredienti, anche se quella era una delle pozioni più facili"
"Si ma lo sai che sono una frana in pozioni, quindi devo ringraziare a al mio nuovo professore".

"Così mi farai commuovere" rise.
"Perché devi essere così idota e rovinare tutto? Mi aspettavo un bacio da te" risposi con il musino.
"non ti aspettare grandi cose da me, e ringrazia già che ti abbia fatto dormire nel mio letto"

"Attenzione! Draco Malfoy non vuole provare emozioni per non infangare la sua reputazione" urlai scherzosamente.
"Brava appunto. Su alcune cose sei intelligente" rispose aprendo un cassetto.
"Non ti risponde più solo perché non ho voglia di litigare"

Si avvicinó buttandosi su di me scherzosamente. "Perché sei cosi cocciuta? Sai vero che non devi rispondermi cosi?" strinse i denti mentre mi dava dei pizzicotti sulla mia intimità.
"Draco! Mi fai maleee! Spostati" urlai ma almeno stavamo giocando, a modo suo, ma non era nervoso stamattina almeno.

"Chiedimi scusa" impose. "Te lo scordi".
"Ah la metti cosi? Okey" si impregnó sul mio seno dando un morso sul capezzolo. "draco, okey scusa!" urlai.
"Brava ragazza, peccato che ora dobbiamo scendere altrimenti ti farei ben altro". Il suo ghigno dominó la sua faccia.

Guardai il mio seno e un segno rosso lo circondava. "Hai visto cosa mi hai fatto?" esclamai.
"Almeno siamo pari" ridacchió.
"draco posso farti una domanda?" ribbattei.
Annuì.
"Vorresti diventerare capitano?" esclamai
"Non vorrei, devo." impose.
"Ma non eri già prefetto?" esclamó.
"Si appunto, silente vuole che continuo fino al settimo anno" rispose.

"Non accumulare troppi impegni draco, come farai? Il quiddich, lo studio, il prefetto, me, e il capitano se lo diventerai" risposi.
"So gestire tutto perfettamente"
Alzai le sopracciglia. "se lo dici tu".

"tu invece? Perché l anno scorso hai restituito la spilla?" esclamó poggiandosi al muro.
"Troppe responsabilità, e non solo. Odio quelli del primo anno, sono dei mocciosi. E poi avere te come collega, ma anche no" risposj.
"Ma zitta, adesso vorresti stare solo con me" rispose.

"Non sei contento? Ti ho lasciato pensy?" risposi.
"Grazie a te me la scopavo ogni giorno"
"Non farmi vomitare grazie".
Solo al pensiero che si scopava quella mi veniva in vomito anche se ero digiuna da ieri sera.

Mi alzai per andare al bagno. Mi prese per i fianchi, mi sbattè al muro e mi guardó negli occhi. In quel momento ero confusa. Ero concentrata solo su di lui. Il mio sguardo cadeva dai suoi occhi alle sue labbra.
"Stasera devo ricambiare io il favore" balbettó.
"Facciamo che se vinci te lo faccio io un bel regalo, ora mi fai andare in bagno?" esclamai.

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