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Tarsha Ariane Ilory sedeva pazientemente con le mani posate a proteggere il ventre ingrossato.

Il forte vento sabbioso del mattino scompigliava la sua elaborata pettinatura e gli orli della veste, senza turbare in alcun modo la pelle candida del volto, gli occhi verdi e luminosi, i lineamenti nobili e fieri.

La roccia ambrata intorno a lei, dove sedeva ad aspettare, era stata forgiata tempo addietro da suo marito Jared, a modello di tutti i fiori e piante che aveva visto durante i suoi viaggi. Si trattava di un'autentica opera d'arte, che molti dei suoi vicini le invidiavano. Il giardino era circondato da un colonnato decorato da glifi, iscrizioni e statue in pietre preziose. Poco distante sorgeva la residenza di famiglia con le sue torri, guglie e giardini prensili estesi per diversi ettari, una sistemazione modesta se confrontata con altri quartieri e altri mondi, ma questo agli Ilory non importava.

Un hanar come lei avrebbe potuto benissimo fare a meno di tutto quel lusso. Nessuno di loro aveva realmente bisogno di riparo, cibo o vestiti. Tuttavia, casa, alimentazione e moda erano diventati simboli, indicatori di valore. Indici d'appartenenza ai ranghi sociali più o meno importanti, e quindi imprescindibili se si voleva condurre anche solo una parvenza di vita sociale.

Lei e suo marito si erano trasferiti da poco nella Capitale per esigenze di lavoro, convocati dalla corte imperiale per compiere ricerche storiche. Un incarico di prestigio, indubbiamente, ma anche un "invito" a cui non si poteva rifiutare e che comportava essere sottoposti a rigorosi controlli d'idoneità che comportavano l'invasione sistematica della propria vita privata. Tarsha avrebbe preferito andarsene all'istante e tornare alla sua precedente dimora.

Passò nervosamente le mani sull'addome, sperando che quella tensione non si riversasse sulla bambina che stava per nascere. La persona che doveva incontrare non avrebbe tollerato la sua assenza, a meno che lei non fosse stata disposta a vivere su di un asteroide ai confini dell'universo, l'avrebbe di certo trovata e condannata per ribellione.

Finalmente l'uomo arrivò, attraversò il giardino con passo pesante, indifferente alle sue bellezze. Si sedette di fronte a lei senza dire una parola e per lungo tempo si limitò a fissarla con acquosi occhi color muschio.

«Signora Ilory...» disse infine, srotolando una pergamena dall'aria antica che richiedeva la sua firma, «immagino lei sappia perfettamente chi sono e lo scopo della mia visita, vero?»

Tarsha sospirò e annuì a puro titolo di educazione, chinandosi per siglare il documento. Era stata svegliata all'alba dalla notizia del suo arrivo e si era vestita senza riuscire a smettere di fare tremare le mani. Se Jared fosse qui, pensò, saprebbe cosa dire... Suo marito si trovava a corte da diversi giorni ormai per un importante colloquio con l'imperatore Kirh in persona. Non aveva ancora dato sue notizie. Marito mio, perché non sei al mio fianco? Ho bisogno di te.

Visto che l'ospite attendeva una sua risposta, disse con voce atona: «Lei è un Ispettore dell'Impero. È venuto a vedere se sono una traditrice.»

Lui sorrise. Un largo sorriso rapace, che distorse in modo grottesco il volto d'una bellezza angelica. «Molto brava,» commentò lisciandosi i lunghi capelli scuri.

Tarsha ebbe un brivido lungo la schiena, «È davvero necessario?»

«Deve convenire, signora, che gli Ilory non sono certo noti per la loro osservanza alle regole, è logico che l'Impero abbia un occhio di riguardo per tali... situazioni. Le farò alcune domande, prima dell'esame, per rompere il ghiaccio, come si suole dire. Mi risponda il più sinceramente possibile.»

«Che cosa vuole sapere?»

«Generalità, tanto per cominciare. Mi racconti la sua storia, ma sia sintetica per favore. Ricordi che appartengo alla Casta Sosphen, sono specializzato nell'Essenza del Vento, posso memorizzare anche la minima inflessione della sua voce e riprodurla a mio piacimento a chi di dovere se necessario e so distinguere la verità.»

La scelta dei Sarvanni (Ciclo di Hanar vol.4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora