Un errore fatale

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Oggi è domenica. Significa che oggi saremo tutti a casa e potremo stare insieme dopo una settimana di scuola e lavoro. Direi che la domenica è proprio il mio giorno preferito, amo stare con Peeta, Prim e Ryan, sono la mia famiglia.
Adesso Prim è cresciuta, è una bellissima ragazza di 13 anni, porta i capelli lunghi e sciolti ed è davvero bellissima. Ryan invece ha 7 anni ed è un bambino dolce e premuroso come il padre, passa le sue giornate a fare complimenti a sua sorella per la sua bellezza e poi viene da me a riempirmi di baci, è dolcissimo.
Adesso frequenta la seconda elementare e l'anno prossimo saprà degli Hunger Games. Prim invece non lo sa, perché quando lei era piccola e ci dissero che il programma di terza elementare prevedeva lo studio degli Hunger Games, noi abbiamo preferito chiedere agli insegnati di tenerla all'oscuro, poiché volevamo informarla noi. Ma alla fine non c'è n'è mai stata occasione. Ho paura della sua reazione, lei è molto sensibile ma si arrabbia facilmente e odia che non gli vengano dette le cose, è un po' come me.
-Buongiorno.- dice Peeta.
-Buongiorno.- rispondo.
-Tu la mattina pensi sempre, ti trovo sempre con gli occhi spalancati a fissare il nulla.- dice Peeta.
-Lo so.- dico sorridendo.
Peeta mi da un bacio e scende sotto in cucina a preparare la colazione.
Come è solito delle domeniche, il tempo passa velocemente e io mi ritrovo di nuovo sul mio letto pronta per dormire.
-Odio quando le domeniche passano così in fretta!- dico sbuffando.
-Non è che passino in fretta... è che hai sempre qualcosa di bello di fare, e quando fai cose piacevoli il tempo vola.- spiega Peeta.
-Lo so, ma non mi piace.- dico.
-Tranquilla amore.- dice Peeta stringendomi a lui.
Cerco di chiudere gli occhi per dormire, visto che domani è lunedì e i bambini devono andare a scuola.
Riapro gli occhi e noto che è già giorno. Peeta si è già alzato per preparare la colazione così io vado a svegliare i bambini. Ryan si alza immediatamente dal letto, a lui stranamente piace la scuola, Prim rimane sotto le coperte ma è già sveglia decido di lasciarle altre 10 minuti per riposare poi si alzerà.
Quando scendo in cucina vedo Ryan che mangia a grandi morsi un cornetto al cioccolato e Peeta che ne mangia uno vuoto. Prendo anch'io un cornetto vuoto e inizio a mangiarlo.
Una volta finito torno su in camera di Prim per farla alzare.
-Mamma non voglio andare a scuola...- dice Prim.
-Ma perché?- chiedo io.
-Non mi sento bene...- dice.
Dal tono di voce capisco che non è totalmente sincera però ha fatto poche assenze così decido di lasciarla a casa.
Vado a preparare la merenda di Ryan e poi lo vesto.
-Peeta lo accompagni tu Ryan? Prim sta male non vuole andare a scuola.- dico.
-Va bene. Ma che ha Prim?- domanda Peeta.
-Non so, mi ha detto che stava poco bene.- dico.
-Ok, ci vediamo a pranzo allora.- dice Peeta.
Mi chino per dare un bacio a Ryan e poi do un bacio a Peeta.
-Katniss in camera nostra sotto il letto c'è la cassetta dei nostri giochi. Non so come sia finita lì, ma toglila e nascondila.- mi sussurra Peeta.
-Certo.- rispondo io.
Ma come è possibile? Chi c'è la portata sotto il letto.
-Mamma! Mamma!- urla Prim.
-Arrivo!- grido in risposta.
Salgo fino alla sua camera e apro la porta.
-Che cosa è successo? Stai bene?- chiedo.
-Ho un leggero mal di testa. Ma volevo chiederti se oggi andavi a caccia.- mi dice.
-No, tu stai male.- dico.
-Ma sono grande, posso restare sola a casa. Oggi volevo mangiare uno scoiattolo.- dice.
-Ma...- esito.
-Ti prego, non morirò mica.- dice Prim.
-Va bene, prendo lo scoiattolo e torno.- dico.
-Grazie mamma!- dice Prim.
Ritorno in camera e inizio a vestirmi per andare a caccia. Non appena sono pronta impugno il mio arco ed esco di casa.
-Prim se hai bisogno di qualcosa puoi andare dalla nonna o da Haymitch tanto abitano qui di fronte.- dico.
-Si lo so mamma. Vai!- dice.
Corro verso i boschi e cerco di essere veloce perché ho paura che sia rimasta sola a casa, so che non le succederà niente, ma sono sua madre e mi preoccupo.
Dopo due ore riesco a catturare tre scoiattoli abbastanza grossi così torno a casa.
Apro la porta ma non sento nulla, poi ad un certo punto sento qualcosa di strano.
-Finalmente il distretto 12 si è deciso ad uccidere. Katniss ha appena ucciso il ragazzo del distretto 1.-
Ma chi sta dicendo queste cose.... Ma non è la voce di Claudius? No, non può essere...
-Katniss prima aveva anche gettato un nido di aghi inseguitori sui suoi nemici, compreso Peeta. È già! Un assassina esperta!-
Continuo a sentire queste voci e capisco che vengono dal piano di sopra.
Butto a terra la sacca con gli scoiattoli e salgo su.
Trovo la porta della camera da letto aperta, mi avvicino lentamente e trovo Prim che sta guardando i nostri primi giochi.
-Prim....- dico istintivamente.
-È così tu sei un assassina! Perché non me lo hai detto!- mi urla in lacrime.
-Hai ucciso persone innocenti e stavi per uccidere anche papà! Schifosa!- mi grida Prim mentre le lacrime scendono sul suo viso.
-Ma... calmati... ti prego. Posso spiegarti.- dico.
Prim si alza dal letto e cerca di uscire dalla stanza. Provo a bloccarla ma lei mi urla contro.
-Non mi toccare!- grida.
Scende le scale velocemente mentre le lacrime iniziano a solcare le mie guance.
-Prim! Prim aspetta!- gridò inutilmente.
La seguo fino alla porta poi lei esce e corre via.
-Prim ti prego!- grido in lacrime.
Decido di lasciarla andare anche perché le mie ginocchia cedono e io mi ritrovo a terra in una pozza di lacrime mentre continuo ad urlare.

Spero che questo primo capitolo di questa nuova storia vi sia piaciuto! Fatemi sapere cosa ne pensate! Votate e commentate❤️

Primrose e Ryan MellarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora