L'edizione della memoria

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Prim si alza di buon ora. Non vede l'ora di vedere l'edizione della memoria. Sembra molto eccitata, anche se in realtà non la capisco. Non è bello guardare queste casette, vedere i propri genitori uccidere anche se non volevamo farlo. Non appena alzati penso subito a vestire Ryan mentre convinco Prim a mangiare qualcosa.
I cornetti al cioccolato di Peeta sono una tentazione a cui nessuno resiste, quindi alla fine ciascuno ne prende uno e Ryan fa il bis. Spero non ingrassi troppo mangia tantissimi dolci.
-Ciao mamma.- dice Ryan dandomi un bacio. -Ciao papà.- dice facendo lo stesso anche con Peeta.
Dopo attraversa lo spiazzale per arrivare a casa di Haymitch, così rimaniamo di nuovo soli con Prim.
-Mamma io sono pronta.- dice Prim.
-Va bene.- dico io.
Andiamo in camera da letto e guardiamo anche la 75esima edizione dei giochi. Prim sembra essere soddisfatta, questa le "piace" di più.
Vedo la paura nei suoi occhi quando Peeta colpisce il campo di forza, mentre poi la vedo felice quando si accorge del nostro amore e della paura che mi aveva assalito nel vedere Peeta in quello stato. Quando i giochi finiscono Prim rimane scioccata e ovviamente vuole sapere cosa è successo dopo che ho colpito il campo di forza.
-Mamma! Ma? Che vuol dire? Cosa è successo dopo?- chiede Prim insistentemente.
-Dopo i ribelli del distretto 13 mi hanno portato nel loro distretto sotto terra.- dico.
-Ribelli?- chiede.
-Prim ricordi il perché della nascita dei giochi? Le ribellioni partite dal 13, che poi è stato distrutto?- dice Peeta.
-Si...- risponde.
-Bene, praticamente il 13 non è stato distrutto del tutto, e ha iniziato a svilupparsi sotto terra e nessuno lo sapeva. Stavano aspettando la scintilla per poter iniziare nuovamente una rivolta. Quella scintilla era tua madre. Così si sono organizzati per estrarla dall'arena e farla diventare il volto della rivoluzione.- spiega benissimo Peeta.
-Volto della rivoluzione? Hai accettato?- mi chiede.
-Non è che io abbia accettato. Sono stata costretta e tuo padre non era con me. Era stato preso da Capitol City e io avevo paura che Snow lo uccidesse.- dico quasi in lacrime.
-Papà è stato catturato dal presidente?- domanda.
-Si... E io provavo a fare Pass Pro per convincere il popolo ad unirsi alla rivolta ma avevo il pensiero fisso di tuo padre.- dico.
-Papà ma cosa ti hanno fatto? I tuoi attacchi sono dovuti a questo? Quella volta che hai attaccato la mamma?- chiede.
-Si, Prim.- dice Peeta tristemente.
-Cosa ti ha fatto?- domanda.
-In realtà non lo ricordo bene. Ricordo soltanto tante siringhe, urla ovunque, persone torturate solo per farmele vedere e farmi soffrire, poi fruste e tante altre cose brutte.- dice Peeta.
-Tu vedevi morire altre persone?- chiede Prim.
-Si, purtroppo. E poi ogni giorno ad un certo orario venivo portato in una sala dove tramite delle siringhe mi veniva messo del veleno in corpo. Così da farmi dimenticare Katniss, o meglio farmi credere che fosse un mostro e che dovevo ucciderla.- dice Peeta.
-Che brutta cosa. Ma allora quando vi siete rivisti?- domanda Prim.
-È stata organizzata una missione di salvataggio.- dico io, facendomi coraggio. -Ma quando lo rivisti, Peeta mi strangolò. E per un paio di mesi mi odiava e a stento riuscivamo a parlare. Poi c'è stata la guerra, quella che ci ha portato alla pace.- concludo.
-Va bene, mi basta tutto questo.- dice Prim.
-Dai vostri volti capisco che è stato un periodo orrendo e non voglio che lo ricordiate a causa mia.- dice.
-Ma tu devi sapere, non preoccuparti.- dice Peeta.
-Si lo so. Ma mi basta questo. L'importante è che fra noi adesso non ci siano più segreti e sopratutto che tu e papà vi amiate tanto, tanto.- dice.
-Vi voglio bene.- dice abbracciandoci.
Tutti e tre ci riuniamo in un abbraccio, e nel frattempo non faccio altro che pensare alle ultime parole di Prim. È così saggia. Ha un intelligenza incredibile, sembra mia sorella per certi versi.
Rimaniamo uniti per un po' ,fino a quando Prim non si allontana.
-Sono orgogliosa di avere due vincitori come genitori, nessuno nella mia classe ha per genitori "Gli sfortunati amanti del distretto 12." e io invece si.- dice cercando di sdrammatizzare la situazione.
-E già è proprio vero!- dice Peeta.
-Vuoi mangiare qualcosa Prim?- domando.
-Veramente vorrei prendere un gelato. Andiamo in gelateria?- dice Prim.
-Va bene, andiamo a prendere Ryan e poi tutti in gelateria.- dice Peeta.
Non appena Ryan viene sapere che andremo in gelateria saluta immediatamente Haymicth e si precipita da suo padre per prendergli la mano.
-Andiamo! Andiamo!- dice Ryan.
Ovviamente quando si parla di dolci e gelati Ryan è sempre pronto.
Una volta arrivati ciascuno prende un gusto diverso di gelato.
Io prendo un cornetto al cioccolato, Peeta lo prende al pistacchio. Mentre Prim prende una coppetta alla fragola e Ryan tanto per cambiare prende una coppetta con nocciola, cioccolato e pistacchio, perché ovviamente un gusto non gli bastava.
Quando lo vediamo mangiare quel gelato più grande di lui tutti scoppiamo a ridere, mentre lui, incurante delle nostre risate, inizia a mangiare felice il suo gelato.

È un po' breve, ma spero che comunque questo capitolo sia stato di vostro gradimento. Votate e commentate, grazie❤️

Primrose e Ryan MellarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora