Apro gli occhi. Sembra che io sia stata in un incubo. L'incubo più brutto della mia vita. Un nuovo presidente più cattivo del precedente e la morte di mio figlio. Poi mi accorgo che non era un incubo, era la dura realtà...
Mio figlio non c'è più... Non vedrò più i suoi occhi grigi specchiarsi nei miei, non curerò più le sue ferite, non sentirò più il suo sorriso e la sua voce così limpida e chiara, non lo vedrò più correre e saltare... Non ... Non... Non potrò fare più nulla perché non ho più un figlio. Un dolore atroce al petto si porta via ogni parte di me, quel poco di me che ero riuscita a rimettere insieme va di nuovo in frantumi... In mille pezzi come mi sento io adesso.
Inizio a guardarmi intorno. Sono in una stanza del palazzo presidenziale. Peeta e Prim sono distesi nel letto con me. Resto immobile a fissare il tetto quando entra qualcuno dalla porta. Haymitch.
-Ehy dolcezza! Sei sempre tu! Tu fai i danni e tu li sistemi!- dice divertito.
Non c'è proprio nulla da ridere cosa gli prende è impazzito o ha ripreso a bere. Cerco nel suo volto i segni dell'alcol e a malincuore li trovo. Ha le occhiaie, occhi gonfi e rossi. Perché ho ridotto tutto in mille pezzi.
-Sai adesso sia di nuovo senza presidente e chissà chi salirà al potere adesso.- dice.
-Nessuno.- all'improvviso Peeta si sveglia evidentemente scosso. Sa cosa è successo a Ryan e cosa a Gaio. Vorrei essere nella sua mente per capire cosa prova, come si sente ma riesco solo a vedere un uomo distrutto. E anche lui è una povera vittima del tornado Katniss. Guardo Prim che dorme beatamente ma che appena si sveglierà avrà la stessa espressioni di tutti noi. Sarà triste, amareggiata, distrutta sempre per colpa mia. È sempre stata colpa mia fin dall'inizio.
-Non ci sarà nessun presidente. Basta. Lo stato sarà governato da tutti i cittadini. E se volete una figura di riferito beh sarò io. Non voglio il rischio di trovarmi fra i piedi altri pazzoidi.- afferma Peeta.
-Una repubblica.- dice Haymich. -Sei intelligente.-
-Adesso va a riprenderti! Vedo che non sei sobrio. Dimmi solo dove il corpo di mio figlio.- dice Peeta.
Il corpo di Ryan. Avrà ancora la mia freccia conficcata nel cuore? Sarà ancora sanguinante?
Non lo voglio vedere... L'ho ucciso io e ne avrò il rimpianto per tutta la vita.
-È nella stanza di fronte se vuoi andare. Domani faremo i funerali.- dice Haymitch uscendo dalla stanza.
Peeta si alza dal letto e io rimango sola con Prim. Non mi ha nemmeno rivolto la parola. Che ce l'abbia con me? Beh avrebbe ragione ad avercela con me. Ho ucciso la cosa più preziosa che la vita potesse darci...
-Mamma.- sussurra Prim interrompendo i miei pensieri.
-Non devi pensarci più. Lui sta bene. Conosceva i rischi del piano come tutti noi. Ti amava e non smetterà mai di farlo mamma.-
Abbraccio forte mia figlia e inizio a piangere sulla sua spalla. Mi ricorda proprio mia sorella. A 14 anni è già più matura di me, proprio come sua zia Prim.
Mi costringe ad alzarmi e fuori dalla porta troviamo Christian appoggiato a terra.
-Prim!- esclama alzandosi. -Mi dispiace davvero! Mi dispiace per tutto! Non volevo che finisse così.-
-Non ti preoccupare...- dice senza guardarlo.
Mi conduce in cucina e mi mette un bicchiere d'acqua tra le mani.
-Mamma è tutto finito. Devi ricominciare a vivere. Non ti abbattere mai. Tu sei e sarai sempre la nostra eroina. L'eroina dell'intero paese.- afferma.
Vorrei che tutto fosse come dice lei ma so che non è così. Sono come una granata pronta ad esplodere in qualunque momento. Già sono esplosa tante volte distruggendo tutto ciò che mi stava intorno chissà se riuscirò ad esplodere ancora....Ehy ragazzi come vedete da un po sono più attiva su wattpadd! Ho ritrovato la voglia di scrivere e spero continui così! Spero che questo capitolo vi piaccia fatemelo sapere votando e commentando. Grazie a tutti voi❤️
Ps: Andate a leggere la mia nuova storia "Mi sono innamorato di te" voglio vedere se vi piace quindi votate e commentate anche lì 😍
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Primrose e Ryan Mellark
FanfictionQuesto è il sequel de "Il signore e la signora Mellark"! Visto il grande apprezzamento e la voglia di continuare a leggere quello che scrivo ho deciso di scrivere un continuo che va oltre le parole della Collins. La storia è infatti incentrata sulla...