Giorno 8 maggio

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Il sole cerca di entrare da quella piccola finestra posta sopra la nostra cella, ed è allora che uno spiraglio di luce entra per illuminare il volto di Prim che non ha dormito tutta la notte.
-Auguri mamma...- dice in tono sommesso.
Mi avvicino a lei e capisco la grande sofferenza che sta provando in questo momento, ma so che soffre per me e non per quello che sta per accadere.
Le accarezzo una guancia e la stringo forte a me, mentre una lacrima silenziosa solca il mio viso arrivando fino alle labbra dove al tatto sento il sapore salato che inizia a pervadermi.
Ripenso a quest'ultimo mese, se io e Peeta siamo riusciti ad insegnare tutto a Prim e Ryan. Adesso lei è bravissima con l'arco non sbaglia un colpo, addirittura un giorno abbiamo messo una mela sulla testa di Peeta per vedere se la colpiva e lei ce l'ha fatta. È più brava di me. Ryan è a dir poco incredibile con i coltelli, ha sviluppato una grande capacità, è molto veloce e non perde mai un bersaglio. Per quanto riguarda le piante velenose non sono stati molto attenti a quelle lezioni li annoiavano ma spero gli sia rimasto qualcosa in mente.
-Mamma ti prometto che io e Ryan torneremo a casa.- promette Prim.
-Sarà così.- dico.
-Buongiorno amore. Auguri.- dice Peeta dandomi un bacio.
-Grazie.- rispondo.
All'improvviso arriva un inserviente di Gaio.
-Fra un ora c'è la mietitura, preparatevi!- ordina.
Decido di svegliare Ryan così inizierà a svegliarsi prima della mietitura. Lui apre i suoi grandi occhi grigi e mi fissa.
-Auguri mamma.- dice dandomi un cm bacio innocente sulla guancia.
Non c'è la faccio più a sentirmi dire queste parole... È il peggior compleanno della mia vita. Non posso essere felice e ripenso al compleanno dell'anno scorso, quando eravamo tutti insieme e felici. C'erano tutti; Gale e la sua famiglia, mia madre, Effie, Haymitch perfino Ranuncolo, ed io ero finalmente felice e serena.
Adesso invece riesco solo a pensare a cosa succederà e mi riempio di tristezza non potendomi offrire io volontariato al loro posto e finalmente potrei morire in quella maledetta arena. ARENA. Queste parole risuonano nella mia mente e solo dopo inizio a domandarmi come sarà l'arena quest'anno. Sarà  un bosco, una spiaggia, le rovine di una città.... Come dovranno muoversi i miei figli? Quali trappole mortali ci saranno? Cerco di calmarmi. Agitarmi è inutile, fa male a tutti noi.
-Grazie Ryan.- dico.
Alla fine l'inserviente di Gaio ritorna e ci trascina lungo un corridoio, poi su un treno e infine in una piazza, la piazza del dodici.
Mentre cammino lungo la navata che mi conduce alla piazza la vedo.
Messa lì al centro della piazza. La bocca chiusa sul microfono. I vestiti esagerati e sgargianti. Il volto tumefatto da un pugno. Effie dovrà estrarre i nomi. Evidentemente l'hanno costretta, l'hanno picchiata e sia io che Peeta ci scambiamo uno sguardo di compassione per lei; che inizia a piangere alla nostra sola vista. A destra ci posizioniamo io e Peeta, a sinistra i miei figli.
Vedo le ampolle contenenti i bigliettini e ricordo la mia edizione della memoria. Solo un biglietto per le ragazze e due per i ragazzi. Sembra che la storia si ripeta. Dopo un minuto ecco arrivare Gale insieme a Johanna con il loro Caleb. Gale è evidentemente distrutto, finalmente anche lui capisce cosa vuol dire partecipare agli Hunger Games, sta soffrendo perché suo figlio potrebbe essere scelto....
Gale e Johanna si mettono accanto a noi, mentre Caleb si posiziona accanto a Ryan.
-Bene, possiamo procedere all'estrazione dei tributi di quest'anno.- dice Effie mentre le scende una lacrima lungo il viso.
Si avvicina lentamente all'ampolla contenente i nomi delle ragazze ed estrae quell'unico biglietto isolato come quando c'era solo il mio....
-Primrose Mellark.- sussurra Effie al microfono.
Prim con aria seria si avvicina a lei mentre tutti alzano il braccio per fare il segno delle tre dita. Ancora non l'hanno dimenticato...
-Adesso il giovane uomo... Anzi bambino.- dice Effie scoppiando in lacrime guardando Ryan e Caleb che hanno solamente 7 anni.
Io ho moltissima paura, mio figlio potrebbe essere estratto ma lo potrebbe essere anche Caleb. Effie estrae con noncuranza uno dei due biglietti si avvicina al microfono e legge.
-Caleb Hawthorne.- dice Effie al microfono.
Io tiro un sospiro di sollievo ma poi la voce di mio figlio si fa spazio tra le altre.
-Mi offro tributo volontario!- grida Ryan.
Le braccia mi cadono lungo i fianchi. Perché l'ha fatto?
-Oh bene, ma perché piccolo?- chiede Effie spassata mentre ancora piange.
-Perché voglio stare con mia sorella. Lei non affronterà questa cosa da sola. Lo faremo insieme!- dice per poi abbracciare forte la sorella che scoppia in lacrime.
Tutti cittadini rimangono colpiti dalla scena e nessuno può fare a meno che commuoversi per l'amore che li lega.
Peeta mi cinge i fianchi e mi abbraccia, mentre Gale e Johanna abbracciano il loro bambino e ci augurano il meglio.
-I tributi del distretto 12 Primrose Mellark e Ryan Mellark...- conclude Effie.

Scusate se non scrivo da un secolo. Vi chiedo mille volte scusa. So che mi odiate però non ho mai tempo! Spero che questo capitolo vi piaccia! Votate e commentate❤️ GRAZIE DI TUTTO❤️

Primrose e Ryan MellarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora