Arriviamo alla piazza centrale, buia e desolata, e troviamo al centro di essa l'hovecraft di cui ci ha parlato Theresa. Saliamo in silenzio e ci dirigiamo verso Capitol City.
Restiamo tutti in silenzio a fissare il vuoto, quando all'improvviso sentiamo un rumore. Nessuno sembra farci caso. Sarà caduto qualcosa, penso. Dopo altri 10 minuti sentiamo altri rumori.
-Ma voi sentite questo rumore?- domanda Ryan.
-Si.- rispondo iniziando a guardarmi intorno.
-Sarà qualche marchingegno che non è al suo posto.- suppone Peeta.
-No.- una voce maschile spezza l'aria intorno a noi e un ragazzo biondo inizia ad avanzare verso di noi.
Non è molto alto ed è molto giovane, sembra avere l'età di Prim, con passo sicuro cammina verso di me e poi alza lo sguardo. I miei occhi grigi incontrano i suoi color nocciola.
-Sei Katniss Everdeen?- chiede.
-Si, sono io.- rispondo e poi mossa da una strana curiosità verso questo giovane continuo. -Chi sei tu?-
-Mi chiamo Christian.- dice velocemente. -Sono scappato dal mio distretto, l'11. Avevo paura di tutta questa situazione e sono sicuro che tu puoi sistemare le cose.- dice.
Ci risiamo. Eccone un altro. Le persone ripongono troppo fiducia in me e questo non lo sopporto. Io non posso reggere, i giochi mi hanno distrutta, la guerra mi ha ucciso. È come se di me fosse rimasta soltanto un ombra che continua a camminare in questo mondo, sperando e sperando ancora che gli sbagli commessi non vengano più commessi. Ma intanto come in uno stupido gioco l'essere umano ci ricasca e sbaglia di nuovo, siamo essere stupidi ed incostanti con un forte senso di odio verso tutti coloro che amiamo e, tutto ciò, non ha senso. Nulla ha senso.
L'amore fa male. Voler bene ti fa male, perché in qualunque maniera l'altra persona ti ferirà e ci riuscirà solo perché le hai voluto bene. Ci penso un attimo ed è proprio così. Se io non avessi voluto bene a Prim, Rue, Finnick, Cinna...... Se solo non gli avessi donato amore adesso non soffrirei per la loro morte. Non me ne importerebbe niente e vivrei felice.... Ma poi penso che la mia vita senza di loro non avrebbe avuto senso, anche loro mi hanno voluto bene e mi hanno offerto ciò che nessuno mi avrebbe dato. La premura di Prim, il sarcasmo di Finnick, la furbizia di Cinna, la dolcezza Rue.... Tutte cose che non avrei mai conosciuto senza aver amato. Ma allora è bene o male amare? È una domanda che mi pongo e mi ripongo e a cui non trovo mai una risposta. È ora c'è questo Christian davanti a me che ripone tutta la sua fiducia in una creatura come me che, non riesce nemmeno a capire cosa sia giusto e cosa no.
-Mia madre ha già fatto molto! Io porterò avanti la rivolta.- dice Prim.
Non so perché ma sento che Prim abbia detto questa frase solo per farsi notare. Il modo in cui guarda Christian mi è familiare.
-E tu chi sei?- chiede il ragazzo.
-Primrose. Prim per tutti.- dice mentre si avvicina per stringergli la mano.
È palesemente innamorata, adesso è pure arrossita. Non credevo di poter mai vedere mia figlia innamorata.
-Adesso stiamo andando a Capitol. Ci organizzeremo per creare una sommossa. Sei con noi?- chiede Peeta.
-Si.- dice titubante. -Però non so usare nemmeno un arma. Non sono come voi.- dice.
-Tranquillo nessuno qui sapeva usare un arma. La vita ce lo ha richiesto.- spiega Peeta.
-Io tiro con l'arco. Ryan, mio fratello, tira i coltelli.- dice Prim. -Cosa vuoi insegnarti?- dice.
-Io.... Io non vorrei proprio fare niente. Sono troppo buono io non ucciderei nessuno.- dice.
Mi ricorda il mio pensiero. Quando prima degli Hunger Games avevo sostenuto che non avrei mai ucciso un essere umano. E ora eccomi qui, pronta ad uccidere Gaio e con un miriade di morti sulle spalle.
Ryan vede la mia espressione evidentemente triste e viene ad abbracciarmi. Quanto è dolce? Ha preso i migliori lati di suo padre.
-Christian non ti sto chiedendo di uccidere.- spiega Prim. -Almeno ti sai difendere.- conclude.
-Va bene.- si arrende alla fine.
Prim lo prende per mano e lo porta in un angolo della sala. Vorrei proprio sapere cosa si stanno dicendo quei due.
Non mi sembra che Christian sia innamorato di lei o almeno non l'ho visto colpito da lei. Prim invece è rimasta folgorata da lui. L'ho visto come è arrossita e come cerca di parlargli con ogni minima scusa.
-Peeta.- sussurro. -Hai visto cosa succede tra Prim e Christian?-
-Cosa succede?- chiede.
-Come cosa succede? Tua figlia è evidentemente invaghita di quel ragazzo.- dico.
-Ah beh. Non posso farci nulla.- dice.
-Peeta!- lo canzono.
-Va bene scusa.- dice sorridendo.
Passa una buon'ora prima che Prim e Christian tornino vicino a noi.
-Di cosa avete parlato?- chiedo curiosa.
-Del più e del meno.- risponde Prim indifferente.
-È davvero bella la vostra storia. Prim me l'ha raccontata.- dice.
-Quale storia? Quella dei giochi?- dico.
-La vostra storia d'amore. È la più bella e strana che abbia sentito. Anch'io voglio amare qualcuno così un giorno.- dice.
-Sarà così.- dice Peeta.
Rifletto un attimo sulla mia storia d'amore con Peeta. Beh è strana si, ma bella non credo proprio. Cioè chi vorrebbe conoscere l'amore della sua vita in un arena nel quale teoricamente lo devi uccidere e poi l'anno dopo viene depistato e trasformato in un arma per ucciderti, una sorta di ibrido fuori controllo che avrà problemi di controllo per tutta la sua vita? Ripensandoci è da molto tempo che Peeta non ha uno dei suoi attacchi e ne sono felice. Ma di sicuro non è la storia d'amore che tutti vorrebbero avere.
-Chri vieni voglio mostrarti una cosa.- dice Prim scomparendo nell'altra stanza dell'hovecraft con lui.
E da quando è diventato Chri? Adesso hanno tutta questa confidenza?
Ho paura di come possa evolversi la relazione tra quei due. Sono ancora piccoli e io mi sento iperprotettiva.Grazie mille per i vostri Like e commenti! Continuate così!!! Fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto e se trovate interessante questa storia! Grazie a tutti! Grazie davvero!❤️
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Primrose e Ryan Mellark
FanfictionQuesto è il sequel de "Il signore e la signora Mellark"! Visto il grande apprezzamento e la voglia di continuare a leggere quello che scrivo ho deciso di scrivere un continuo che va oltre le parole della Collins. La storia è infatti incentrata sulla...