I giochi o la rivolta?

1.1K 118 14
                                    

-Allora adesso inizia il vero lavoro.- dico a Prim e Ryan mentre siamo sul treno.
-In che senso?- chiede Ryan.
-Adesso dovrete affrontare gli allenamenti, le sessioni private, la parata dei tributi e le interviste.- dico.
-Quello che vi ho visto fare durante i vostri giochi?- dice Prim.
-Si.- taglio corto visto che Ryan non ne sa ancora nulla.
-Voi avete partecipato ai giochi?- chiede Ryan sbigottito.
-Si, però non è il momento per parlarne Ryan.- dico fredda.
Fortunatamente Peeta interviene, parlando con la sua classica disinvoltura.
-Ryan, io e la mamma abbiamo partecipato due volte agli Hunger Games. Purtroppo è un punto dolente della nostra vita capisci... Te ne parleremo quanto tutto questo sarà finito. Ora pensa solo a vincere, va bene?- dice Peeta mentre dolcemente gli accarezza la testa.
-Non voglio.- risponde Ryan.
Tutti restiamo sbigottiti dalle sue parole. Solo Peeta riesce a parlare.
-Come non vuoi? Come sarebbe a dire?- chiede dolcemente.
-Stiamo sbagliando... Siamo sotto il suo controllo. Siamo delle pedine nelle sue mani. Io non vincerò quei giochi.- taglia corto Ryan.
È impressionante come mio figlio riesca a fare questi ragionamenti all'età di sette anni. Siamo tutti sconvolti dalle sue parole e lui lo capisce ed erroneamente crede di dover stare zitto.
-Continua.- lo incinta la sorella.
-Sto semplicemente dicendo che io non ucciderò mai per lui. Se lo facessi sarei come una pedina nelle sue mani.- fa una pausa ma poi riprende. -Mamma.- dice, poi si volta verso Peeta. -Papà.-
Noi tutti aspettiamo che Ryan continui a parlare, ma non so perché ho paura.
-Dobbiamo ribellarci!- dice infine Ryan.
-Non dobbiamo fare questi giochi Prim! Dobbiamo ribellarci, noi siamo liberi! Possiamo fare quello che vogliamo e di certo non dobbiamo uccidere perché lui c'è lo impone! Ma che siamo animali da circo! Già che ci abbia rinchiusi è stato un totale errore!- urla.
-Ryan...- dico con voce strozzata.
-Non posso farlo. Non c'è la farei di nuovo.- dico.
-Non tu mamma. Noi.- dice Prim.
-No ragazzi no. Non vi farò portare avanti una ribellione.- dico.
-Mamma non puoi costringermi ad uccidere. Ti stai sentendo. Ti arrendi e pretendi che io uccida per la felicità di Gaio. Io non lo farò.- dice Ryan con se avesse 100 anni.
-Non capisci!- sbotto io. Cerco di calmarmi per la mia reazione esagerata che ha provocato un sussulto a tutti.
-So perfettamente cosa intendi Ryan! Ma cosa risolvi portando avanti una rivolta! Moriranno il doppio delle persone!- dico.
-Anche se morissero il doppio delle persone, quelle persone morirebbero perché lo vogliono! Perché vogliono la libertà e un paese libero da oppressioni! È diverso!- grida Ryan.
-Ryan hai ragione ma non urlare così a tua madre.- lo ferma Peeta.
-Scusami mamma, ma io non accetto queste ingiustizie.- dice secco.
Solo ora mi rendo conto che mio figlio è più maturo di me. Ha già capito tutto. Io non avevo pensato che chi viene ucciso negli Hunger Games non è paragonabile a chi muore in guerra. Ryan ha ragione... Non possiamo permettere a Gaio di commettere gli errori del passato, non possiamo diventare di nuovo le pedine nelle mani di qualcuno. Questo non lo accetto più! Dobbiamo reagire.
-Ryan hai ragione.- concludo io.
-Ma come facciamo a non partecipare ai giochi?- chiede Prim.
-La prima cosa da fare è saltare giù da questo treno.- dice Ryan.
-Si, facciamolo.- ci incita Prim.
-Sei pronta Katniss?- mi chiede Peeta.
-Si, sono pronta.- dico.
Tutti e quattro ci muoviamo lungo i corridoi del treno e arriviamo alla fine. Ci arrampichiamo fino al tetto e poi al nostro tre saltiamo.
Finiamo in un prato di erba secca e inizialmente ridiamo tutti per come siamo ridotti. Pieni di terra e paglia ma poi ci facciamo subito seri.
-Peeta riconosci questo luogo?- chiedo.
-Sembrerebbe il distretto 11.- risponde.
Ci incamminiamo lungo il distretto che scopriamo essere davvero l'undici e ci infiltriamo tra gli abitanti.
Mentre camminiamo lungo la strada vedo donne e bambini con lo sguardo perso nel vuoto. Tutti hanno perso la serenità che avevano acquistato con tanta fatica. Una di loro sembra riconoscerci e si avvicina a noi.
-Ma voi non siete i tributi di quest'anno?- domanda incredula ed impaurita.
-Noi non siamo i tributi di nessuno. Non gli apparteniamo.- spiega Ryan come se fosse un adulto.
-Siamo scappati e porteremo vanti una rivoluzione. Gaio deve pagarla. Chi c'è c'è chi non c'è non è affar nostro.- dice Prim.
-Oh Dio vi assista. Io sono con voi. Theresa.- dice porgendoci la mano.
-Convincerò io tutti gli abitanti a stare dalla vostra parte, non sarà difficile. Nessuno voleva di nuovo gli Hunger Games.- spiega.
Proprio mentre Theresa ci stava parlando ecco comparire il sigillo di Capitol sul televisore della piazza centrale.
"Obbligo di visione."
'Ci obbliga pure a vedere le cose' penso tra me e me.
-Attenzione popolo di Panem. La ghiandaia imitatrice l'ha fatto di nuovo. Si è messa nuovamente contro il governo. Katniss insieme a Peeta Mellark e ai suoi due figli è scappata dal treno che la stava portando a Capitol City. A questo punto, visto che non le era piaciuta la mia idea dei giochi che avrebbe risparmiato molte vite umane, Katniss pagherà questo affronto con la guerra aperta!- esordisce Gaio.
-D'ora in avanti Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose e Ryan Mellark sono dichiarati nemici dello stato! Chiunque li vede ha diritto di ucciderli e chiunque sia dalla loro parte ha diritto di morire!- dice Gaio.
-Che la guerra abbia inizio!- grida poi alla fine iniziando a ridere come un forsennato.
-Ma questo è pazzo!- dice Prim.
-Si lo è. Ma ancora per poco.- dico.
-Avete un hovercraft nei paraggi?- chiedo a Theresa.
-Si. Raggiungete la piazza centrale e poi girare in un vicolo a destra poco più avanti c'è un hovercraft.- ci informa.
-Grazie.- dico stringendole la mano.
-Forza andiamo.- dico mentre nella mia testa iniziò a prepararmi. La guerra sta per cominciare.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto! So che non è un granché come storia ma cerco di fare del mio meglio! Nel frattempo vi chiedo perfavore se potete leggere la mia nuova storia 'L'amore in un secondo.' Grazie a tutti per il sostegno e l'appoggio. Votate e commentate❤️

Primrose e Ryan MellarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora