CHAPTER 37 - Confused and lonely at the same time

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JUNGKOOK POV

Mentre Wonho era ancora tramortito sul letto mi alzai di scatto e mi rivestii in tutta fretta uscendo dalla mia stanza e poi di casa.
Mia madre era andata alla centrale di polizia per riferire ciò che mi era accaduto poco prima a scuola, quindi ero solo; solo ed allo stesso tempo spaventato e confuso dall'accaduto.
Che cos'era successo? Quello era uno sparo?
Come faceva Taehyung a sapere che cosa stavamo facendo io e Wonho? Wonho aveva davvero cercato di stuprarmi?!? La testa mi faceva male.
Ero seduto sugli scalini difronte casa mia e cercavo di ricacciare indietro le lacrime di terrore che avevo provato quando Wonho non si era fermato alla mia richiesta diventando violento. Mi aveva deluso come mai avrei creduto che potesse deludermi.
Sembrava un'altra persona, come se quell'essere non fosse davvero lui ma qualche suo alterego malvagio. Non sapevo che cosa fare per rimettere in ordine la mia vita visto che la mia unica certezza fino a quel momento, ovvero Wonho, si era volatilizzata.
Lo amavo e avrei tanto voluto dirglielo, ma dopo quello che aveva cercato di fare non più. Ma è possibile amare qualcuno e tutto d'un tratto smettere di amarlo? Forse quello non era vero amore ma solo infatuazione che si era amplificata con la comparsa di Taehyung.

<<JUNGKOOK!!!>>
Mi sentii chiamare in lontananza, ma ignorai quel richiamo e tenni la testa sulle mie ginocchia mordendomi le labbra pur di non cedere al pianto.

<<JUNGKOOK STAI BENE? TI HA FATTO DEL MALE?!?>>
Quella voce era sempre più vicina, finché non me la sentii a pochi centimetri dal mio viso.

<<Hey rispondimi! Ti ha toccato?!?>>
Ripetè spaventata la persona accorsa in mio aiuto.

<<N-non ci è riuscit->>
Le parole mi morirono in gola quando alzai lo sguardo e mi resi conto di chi avessi difronte.

Taehyung. Di nuovo lui. Non era possibile, era ovunque!
Immediatamente scattai in piedi barcollando sul posto. Indietreggiai di qualche metro e mi sistemai meglio i vestiti. Tremavo.

<<Stai tranquillo, volevo solo capire se stessi bene.
Mi sono preoccupato da morire!>>
Disse Taehyung abbracciandomi spingendo la mia testa contro il suo petto.

Non risposi e non mi mossi, semplicemente chiusi gli occhi e mi godetti il suo dolce profumo nonostante mi ricordasse la mia prigionia.
Non capivo più niente, la mia mentre era stata sconvolta troppe volte in pochi minuti per poter restare lucido.

<<Ti vedo sotto shock... vieni, ti prendo una cioccolata al bar>>
Disse accompagnandomi ad un bar poco distante da casa mia.

Per qualche strana ragione non mi opposi nè dissi nulla per tutto il tempo. Lasciai che Taehyung ordinasse due tazze di cioccolata calda per poi fissarmi con preoccupazione. Solo quando gli ordini arrivarono riprese a parlarmi:

<<Dimmi la verità Jungkook; quel bastardo ti ha toccato?>>
Mi chiese nuovamente, facendosi sempre più serio e preoccupato.

Non gli risposi, presi la tazza e me la portai alle labbra godendomi il dolce sapore del cioccolato.

<<Piccolo...>>
Disse con un filo di voce.

<<Ci hai sparato tu?>>
Gli chiesi di punto in bianco.

<<No hey io ho sparato a lui! Purtroppo l'ho mancato per un soffio... Si meritava di morire per quello che ti stava facendo e non solo!>>
Precisò appoggiando la sua mano sulla mia che avvolgeva la tazza.

<<I-IO ERO D'ACCORDO! All'inizio almeno...>>
Sbottai spostando la sua mano.

-MY BEAUTIFUL JAILER-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora