CHAPTER 47 - I can always be worse

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TAEHYUNG POV

<<Posso sempre fare di peggio piccolo Koo>>
Mi leccai le labbra e presi a mordergli la pelle facendolo urlare.

<<N-NO LASCIAMI STARE!!!>>
Tentò di respingermi, ma ero più forte di lui.

Continuai a mordere e succhiare la sua pelle ricoprendolo di succhiotti violacei che andarono in contrasto con i lividi. Dopo poco smise di ribellarsi, probabilmente ricordandosi di ciò che gli avevo detto poco prima, e mi lasciò fare. Strinse i denti e si auto impose di non emettere alcun suono.
Quando ebbi finito mi staccai dal suo collo lasciandogli andare i capelli ed annuii soddisfatto del mio lavoro.

<<Da oggi in poi appartieni a questo stronzo>>
Dissi marcando la parola con cui mi aveva descritto poco prima.

<<Sai che non lo accetterò mai>>
Rispose massaggiandosi il collo.

<<Non devi accettarlo, devi assecondarmi.
Fingi se vuoi, ormai non mi importa più, ma assecondami>>
La mia richiesta sembrava quasi una supplica.

<<Sei così disperato?>>
Lo notò anche lui.

<<Molto più di tanto pensi. Ora siediti sul letto che ti asciugo i capelli o prenderai freddo>>
Dissi deglutendo a fatica quel groppo che mi era salito alla gola.

<<Lo faccio da sol->>

<<Jungkook!>>
Lo ripresi.

<<O-okay...>>
Sospirò andando a sedersi sul letto a gambe incrociate.

Sorrisi appena e lo raggiunsi con il phon. Lo attaccai alla presa del comodino e mi avvicinai a lui:

<<Appoggiati a me e piega la testa all'indietro Koo>>
Gli dissi addolcendomi.

Non riuscivo ad essere cattivo con lui per troppo tempo.
Mise il broncio e si sistemò meglio contro il mio petto. Accesi il phon ed iniziai a passare le dita tra la sua chioma morbida.
Era rigido sotto il mio tocco, ma nonostante ciò non si mosse né disse nulla. Il suo sguardo era serio e perso nel vuoto difronte a sé.
Dopo un paio di minuti spensi il phon e mi piegai ad annusare il suo profumo. Sapeva di miele acre.

<<Ti sono cresciuti i capelli>>
Constatai.

<<E te ne sei accorto solo ora?>>
Rispose retoricamente, restando però serio.

<<Già>>

<<Strano, non hai mai smesso di spiarmi>>
Scagliò l'ennesima frecciatina nei miei confronti.

<<Senti... posso tagliarteli un po'?>>
Chiesi ignorando la sua impertinenza.

<<Non provarci nemmeno! Non ci tengo a rimanere calvo!>>
Negò.

<<Intendo con le forbici. Solo un pochino; la frangia ti copre gli occhi adesso e sai che vivo per vedere quegli occhi>>
Precisai.

<<Tanto lo farai lo stesso>>
Scosse le spalle non opponendosi.

Non gli risposi, ma andai in bagno a prendere un paio di forbici ed un pettine.
Ritornai da lui e gli pettinai la frangia verso il basso.
Ormai gli arrivava fin sotto il naso nonostante i leggeri boccoli.

<<Non muoverti o potrei tagliarti>>
Gli dissi procedendo ad accorciare i suoi capelli che ricaddero sul pavimento.

Rimase immobile ed in silenzio per tutto il tempo finché non gli annunciai di aver finito.

<<Sei bellissimo! Vado a prenderti uno specch->>

<<No. Non voglio vedermi, va bene così>>
Disse sbrigativo.

<<Te li ho solo accorciati Koo... il taglio è lo stesso di sempre>>
Lo rassicurai.

<<Non sono i capelli a non voler vedere...>>
Sussurrò strofinandosi il collo martoriato accennando un'espressione di sofferenza.

Doveva fargli molto male...
I sensi di colpa iniziarono a divorarmi dall'interno.

<<Se vuoi... posso provare a coprirteli...>>
Mi offrii.

<<No, va bene così. C'è qualcos'altro che vuoi farmi prima di legarmi e andartene?>>
Domandò senza muoversi di un millimetro.

<<Si, chiederti scusa. Per tutto quanto>>
Mi scusai con sincerità.

Restò qualche istante in silenzio a fissare lo stesso punto immaginario. Poi parlò:

<<Altro?>>
Chiese.

<<No>>
Risposi solo.

<<Okay>>
Pronunciò fievolmente.

-MY BEAUTIFUL JAILER-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora