Epilogo.

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C'era un parchetto che si affaccia su una via residenziale del paese. D'autunno le foglie degli alberi che cadono sull'erba donano all'atmosfera aria di pace, dai colori al limite tra il caldo e il freddo. Mi piaceva restare seduto lì ad ascoltare i discorsi del vento e le risate dei bambini. La domenica era il mio giorno preferito, quando i genitori passavano la mattinata dedicando tutte le attenzioni ai figli, rincorrendoli tra i giochi e spingendoli sulle altalene. Io rimanevo lì, ad ascoltarli in pace, ma se l'udito era concentrato su quel parco, la vista andava oltre l'erba e le foglie, ancora più in là del cemento della strada; dove l'attenzione veniva richiamata dall'ego della soddisfazione. La casa era la più grande della via, dai colori pastello in contrasto con il cancello spigoloso nero. I vicini ci passavano davanti scuotendo la testa, commentando con termini variopinti la famiglia che viveva all'interno delle mura. Una famiglia numerosa dalle diverse caratteristiche, che anno dopo anno diventava sempre più grande: una gioia per loro, una certezza per me.

Da qualche tempo, le porte di quella casa avevano ospitato una nuova coppia di domenica: un ragazzo alto e statuario con al suo fianco una ragazza piccolina e pepata. Non ero incline allo stupore, sapevo quanto fosse spiccato il senso dell'umorismo del destino nel giocare con le differenze delle persone: nel corso delle mie vite avevo assistito a molte bizzarre combinazioni. Eppure sorridevo. Tirai fuori dallo zaino il mio libro, sfogliando le pagine fino ad arrivare a loro: Lucy e Alex. Scossi il capo compiaciuto, vedendo quanto la lista fosse ancora lunga sotto il loro nome: la loro vita era appena incominciata e sarebbe stata piena di amore e bambini da portare al parco. Un giorno li avrei rivisti da qui, da questa stessa panchina. In tutta risposta, Alex strinse Lucy tra le braccia, portandola alla sua altezza per baciarla appassionatamente. Lei gli colpì una spalla, divertita. Mi concentrai su di loro, porgendo anche l'orecchio in sostegno della vista. «Alex! Già siamo in ritardo perché tu ti sei svegliato entusiasta della vita, non pensi che possiamo evitare di fare sempre la figura dei conigli? Si nota subito quando sei soddisfatto: sorridi in modo compiaciuto, come se fossi indistruttibile. Non possiamo farlo ancora» disse Lucy, mettendo il broncio, Alex ridacchiò, mettendola giù per poi piegarsi abbastanza per essere viso a viso. «Niente di quello che dici potrà scalfire la mia sicurezza, amore, considerando che continui a brontolare mentre sorridi ancora appagata dalla mia performance» rispose Alex stuzzicandola. Lei corrugò lo sguardo e incrociò le braccia, imponendosi di sembrare severa, di tutt'altro avviso fu la risposta di lui: sciolse l'intreccio delle braccia per poi sistemarle dietro la sua schiena e infine baciarle il naso. «Non fare l'offesa amore mio, sai che tanto trovo il modo di addolcirti» commentò i suoi gesti Alex, Lucy sospirò, cedendo alle richieste implicite del compagno: «Va bene, però te la prendi tu la colpa questa volta.» Non fecero in tempo a tornare sui loro passi che la porta di casa si aprì insieme al cancello automatico. Un uomo sulla sessantina uscì di casa con le mani sui fianchi e l'espressione burbera sul viso: «Non andate da nessuna parte voi due, filate dentro senza finte giustificazioni: Alex, ti sei appoggiato al campanello Sofia ha sentito tutto» disse, trattenendo una risata in contrasto con l'apparenza autoritaria. Lo guardai attentamente, attirando la sua attenzione, mentre i ragazzi entravano in casa con la coda tra le gambe. Corrugò lo sguardo, poi spalancò gli occhi, portandosi una mano alla bocca. Patrizio mi aveva riconosciuto. Gli feci un cenno con il capo come saluto, poi tornai sul mio libro, indicando la colonna della famiglia Chiarini con il dito indice. Sofia. Un'altra bella avventura stava per iniziare. 

* * * *

Lucy ed Alex torneranno nel secondo volume della saga de Il Capo Opposto: Brillante e Lunatica.

Ragazza con gli occhi caleidoscopio - COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora