Salii in camera. Avevo scommesso che sarebbe stato un maschio, come tutti avevano predetto eccetto Jessica che da anni si ostinava a chiedere ai nostri genitori di avere una sorellina.
Entrai nella mia camera: stranamente le luci erano spente.
Ricordavo di averle lasciate accese...
Azionai l'interruttore rivelando la figura di Aiden Scott tranquillamente steso sul mio letto con il suo solito sorrisetto malizioso che prometteva solo guai.
Feci uno scatto verso la porta e feci girare la chiave nella serratura. Se i nostri fratelli ci avessero visto insieme mi avrebbero decapitato all'istante.
"Che ci fai qui? Il messaggio era chiaro."-fui glaciale. Non volevo far trasparire che la sua presenza mi faceva battere il cuore così forte che temevo sarebbe saltato fuori dal petto per poi atterrare sulle mie mani ancora pulsante.
Prima di essere chiamato per affrontare il discorso del "nuovo fratellino" ero riuscito a spedire un messaggio ad Aiden intimandogli di non farsi più vedere e di lasciarmi stare: noi eravamo rivali e saremmo dovuti rimanere tali.
Le parole che mi avevano rivolto i miei fratelli mi avevano lasciato il segno. Non approvavano la mia relazione con Aiden e forse avevano ragione. Conoscendolo sarebbe potuto essere uno sporco trucco per farmi abbassare la guardia e farli vincere il campionato.
"Non posso rinunciare a quello che abbiamo, qualunque cosa sia. Almeno ho il diritto di sapere la ragione di questa scelta azzardata."
Fortunatamente Aiden era rimasto al suo posto. Se si fosse avvicinato a me non avrei saputo rispondere delle mie azioni.
"Cosa ti serve sapere? Questa cosa non può andare avanti, sei il capitano dei Blackbears dannazione! Dovremmo odiarci e non fraternizzare fuori dal campo. Non ho intenzione di farmi usare da te solo per vincere. Devo ricordati che l'ultima volta vi abbiamo battuti? Possiamo rifarlo ad occhi chiusi."
"Dici sul serio?"
Con uno scatto fulmineo Aiden aveva afferrato i miei polsi di Jake e mi aveva costretto a stendermi sul letto nell'esatto posto dove prima lui era disteso; Ora era su di me, a cavalcioni, e mi teneva stretti i polsi per non farmi scappare.
Io ero leggermente più alto di lui e più piazzato, avrei potuto liberarmi di lui e ribaltare le posizioni ma in quel momento non avevo le forze per ribellarmi: ero succube sotto il suo tocco.
Incastrò i suoi occhi di ghiaccio con i miei, marroni e caldi, e quando una ciocca nera gli cadde davanti al volto fui costretto a distogliere lo sguardo.
"Sai che potrei liberarmi della tua presa quando voglio?"-mi liberai i polsi ma invece di scacciarlo posai le mani sui suoi fianchi invitandolo ad avvicinarsi maggiormente con il bacino.
"Perché non lo hai ancora fatto, allora"
La verità era che non potevo. E non volevo.
La mia non era una semplice infatuazione...
Come potevo dire ad Aiden Scott che lo amavo?
Per lui ero solamente un semplice passatempo. Se gli avessi detto la verità mi avrebbe lasciato solo: lui aveva sempre avuto paura di quelle due parole, glielo aveva rivelato in uno dei loro tanti incontri.
"J non puoi negare che tra noi ci sia una chimica pazzesca, non mi sono sentito così...vivo. Tu sei la mia dose di eroina e non ho intenzione di disintossicarmi, almeno non ancora."
Pensai di avere ancora qualche briciolo di autocontrollo in corpo ma quando lui si chinò su di me e cominciò a baciarmi il collo capii che per me era finita.
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Brotherhood
Romance𝖰𝗎𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗁𝖺𝗂 𝗍𝗋𝖾 𝖿𝗋𝖺𝗍𝖾𝗅𝗅𝗂 𝗅𝖺 𝗍𝗎𝖺 𝗏𝗂𝗍𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝗌𝖺𝗋𝖺̀ 𝗆𝖺𝗂 𝗇𝗈𝗂𝗌𝖺. 𝖴𝗇 𝖼𝖺𝗌𝗂𝗇𝗈? 𝖣𝗂 𝗌𝗂𝖼𝗎𝗋𝗈.