Concentrarsi sulla lezione di matematica era particolarmente difficile quando Kyle Marshall ti fissava ininterrottamente.
Avevo cercato più volte, con il solo cenno del capo, di fargli capire che lo avevo notato e di darci un taglio ma lui non voleva proprio saperne.
Che ci posso fare se i maschi sono duri di comprendonio?
Arrivata l'ora di pranzo presi il mio vassoio e mi diressi verso il mio solito posto.
"Sorellina oggi ti siederai con i tipi tosti."
Jacob mi aveva accalappiata e non sapevo come sfuggire.
Odiavo quei trogloditi dei giocatori di football e il pensiero di dover trascorrere l'intera pausa pranzo con quel gruppo di monocelebrati non piaceva per niente.
L'unico posto disponibile era quello tra mio fratello Jake e quello stalker malato di Kyle. Che accoppiata vincente.
Mi sedetti e cominciai a mangiare, tenendo lo sguardo sul mio vassoio, evitando le occhiataccie che mi tirava Danny, seduto davanti a me.
Al nostro stesso tavolo c'erano anche Jensen e Lydia.
La mia povera moglie amica era bloccata tra i miei fratelli ma non sembrava a disagio.
Buon per lei.
Tra Kyle e Danny non potevo scegliere chi fosse peggio.
Il maniaco che mi fissa durante le lezioni e il mio ex scopa amico insistente.
Avevo già una lista di problemi lunghissima e non volevo aggiungerci due pazzoidi.
"Jake, come mai ci hai invitati al tavolo degli atleti? Noi non rientriamo nella categoria."
"Non volevo che tu e Lydia mangiate da sole in un angolo. E poi questo tavolo è l'élite. Chi non vorrebbe mangiare qui? Con noi?"
"Io ad esempio."
Lo guardai con la faccia da cucciolo ma non ottenni alcun risultato.
"Jess stai zitta e mangia. Fai come Jensen."
Jensen addentò il suo panino e uno schizzo di maionese finí sul viso di Lydia.
Mi dovevo trattenere per rispetto della mia migliore amica ma non resistetti e scoppiai a ridere.
Jensen era un vero inetto. Per risultare un minimo decente gli sarebbe servito un miracolo.
Ad un certo punto sentii la mano di Danny posarsi sulla mia coscia.
Avvampai.
Come faceva nessuno ad accorgersene? Dalla sua posizione doveva essere abbastanza evidente.
"Emh sono io o sento caldo? Vado a prendere...dell'acqua!"
Mi alzai velocemente, con le guance che scottavano.
Entrai in classe e chiusi la porta alle mie spalle, appoguandomi di spalle contro la porta.
Avevo sottovalutato l'effetto che Danny aveva su di me. Anche se lo avevo evitato per tutta l'estate non ero riuscita a dimenticarmi di lui.
Non avrei dovuto riavvicinarmi a lui e coinvolgerlo nuovamente nella mia vita e soprattutto non avrei dovuto baciarlo.
Dovevo assolutamente trovare una distrazione.
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Brotherhood
Romance𝖰𝗎𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗁𝖺𝗂 𝗍𝗋𝖾 𝖿𝗋𝖺𝗍𝖾𝗅𝗅𝗂 𝗅𝖺 𝗍𝗎𝖺 𝗏𝗂𝗍𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝗌𝖺𝗋𝖺̀ 𝗆𝖺𝗂 𝗇𝗈𝗂𝗌𝖺. 𝖴𝗇 𝖼𝖺𝗌𝗂𝗇𝗈? 𝖣𝗂 𝗌𝗂𝖼𝗎𝗋𝗈.