🖤- Capitolo 42 || Indagine -🖤

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"È davvero impossibile per te provare dei sentimenti per qualcuno?"

L'insistenza di Kledy è estenuante. Perché semplicemente non si arrende?

"Io provo sentimenti" incrocio le braccia al petto "Voglio bene a mio fratello, ai miei amici.. ma se per sentimenti intendi amore.." distolgo lo sguardo dal suo, lasciando la frase a mezz'aria.

Le parole di Madison mi ritornano subito in mente, una parte di me le prende in considerazione, e le analizza.

Quando tutto è iniziato eri piccola, quasi una bambina, fino a tre anni fa lo eri, non era amore Katherine, era.. ossessione, infatuazione.. e soprattutto manipolazione.

Era davvero questo? È stato questo il tipo di rapporto che avevamo?

È difficile accorgersi di cos'è giusto e sbagliato se si è già dentro la bolla, solo chi è fuori ha una visione più chiara e lucida. E adesso, che ne sono fuori.. riesco a vedere come sono andate veramente le cose.

"Se intendi amore.." riprendo a parlare, tornando a guardare Kledy "Non l'ho mai provato. Ero convinta di averlo vissuto, e quindi credevo anche di essere stata amata.." i miei occhi si focalizzano sulla mia tazza, ormai vuota "Ma in realtà era tutto una bugia"

Bugia.. sì.. una bugia dall'inizio fino alla fine. Infatuazione.. manipolazione. È così facile manipolare una ragazzina di tredici anni. Dovevo essere più intelligente.. e invece sono stata in grado solamente di farmi rovinare la concezione di amore, di amare e di essere amata.

"E non mi innamorerò mai" ridacchio "Non riesco a provare amore, e non voglio nemmeno provarlo. L'amore rende deboli, e chi dice il contrario vive dentro le favole, in cui esiste la principessa e il principe azzurro e l'amore perfetto e infinito" mi avvicino di qualche passo al biondo "E una prova.. sei proprio tu, Kledy. Qualche minuto fa hai detto che le mie azioni ti fanno soffrire, questo perché sei innamorato di me.. sei debole"

"Esistono diversi tipi di amore, che fanno ugualmente soffrire" sbotta, intrappolandomi con le braccia nel bancone "Tuo fratello ti ama, e no non nel senso che tutti conoscono.. ti ama perché sei sua sorella, e ti ama al tal punto da sacrificare la sua stessa vita per te. Anche tu moriresti per lui, perché lo ami, ami tuo fratello. E lui soffre a causa tua, da sempre. Questo non è sufficiente per metterti la coscienza apposto? Quante altre volte vuoi vederlo crollare per le tue scelte di merda?"

Le sue urla si attutiscono al silenzio, al solo ticchettio dell'orologio.

Ha lo sguardo gelido, arrabbiato per quello che dico.. per quello che faccio.

"Questa è la verità, Kledy" rido "Sono egoista, sono impulsiva.. e per quanto io voglia bene a mio fratello.. non voglio cambiare, principalmente per gli altri. Io mi piaccio così. Non mi aspetto che tu capisca, o che gli altri capiscano, l'unica cosa che conta per me.." le mie labbra si appoggiano nel suo orecchio, e sussurro "È vivere come meglio credo, e avere finalmente la mia vendetta"

Mi allontano da lui, uscendo dalla cucina.

Ho come l'impressione che, a volte, le persone vogliano cambiare chi gli sta attorno.. se notano alcuni difetti del carattere o modo di comportarsi.

Tutti loro hanno ancora tanto da sapere e capire di me.

Forse.. la solutine è sempre stata la scelta migliore, ma io non volevo accettarla. D'ora in poi la prenderò in considerazione in modo permanente, non solo occasionalmente.

Salgo le scale, con l'intenzione di andare a disturbare qualcuno. La noia è davvero una seccatura.

"Ma chi è che urla di prima mattina?" un Derek assonnato spunta dalla porta della sua stanza, guardandomi con un solo occhio aperto.

Il pericolo nei nostri occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora